Roma, 26 gennaio 2015

 

Terrorismo e formazione: la parola agli Istruttori

Editoriale del Segretario Generale

Cari amici e colleghi, ho deciso di "cedere" lo spazio dedicato al mio editoriale ad un gruppo di colleghi che mi ha scritto una lettera davvero bella. La strumentalizzazione sindacale dell'organizzazione capofila della consorteria ha raggiunto in questi mesi livelli parossistici. Non intendiamo prestarci al "giochino" di rispondere ad accuse false e strumentali sullo sblocco del tetto stipendiale, perchè la nostra posizione è chiara da tempo.
Ma sulla pelle dei poliziotti non si gioca. E i primi a saperlo sono proprio gli straordinari colleghi impegnati nella formazione degli agenti. La loro lettera, che pubblichiamo di seguito, è la migliore risposta possibile a certi "colleghi" sindacalisti che forse si sono dimenticati cosa voglia dire fare il poliziotto. Gianni Tonelli

Egregio Segretario Generale del SIULP, chi le scrive è un nutrito gruppo d’istruttori della Polizia di Stato di ogni ambito professionale con esperienza ventennale, dal tiro alle tecniche operative, dalla difesa NBCR (nucleare-biologico-chimico-radiologico) alla difesa personale e Scuola guida.
Leggendo le sue dichiarazioni fatte nell’ultimo SIULP Flash, nel quale si afferma che oggi i poliziotti italiani hanno la preparazione di base per poter fronteggiare le moderne aggressioni terroristiche (vedasi ,Parigi, Londra, Tokio etc), ci viene semplicemente da sorridere....

Come può fare simili dichiarazioni…… Un sindacalista dovrebbe sindacare l’operato dell’amministrazione e non assecondare.....

Se si prendesse la briga di "sindacare" i programmi ministeriali della Direzione Centrale degli Istituti d’Istruzione, per quanto attiene la preparazione dei giovani Agenti (poi impiegati subito in Volante) e presenziare un tipico aggiornamento professionale operativo di una Questura, si noterebbe che ad esempio:

Nessuna traccia vi è di lezioni di NBCR;

Nessuna traccia vi è di lezioni di Guida operativa......"che non è quella di saper condurre un autoveicolo...!"

Nel tiro si è fermi a lezioni di tiro lento mirato e tiro rapido mirato su un bersaglio immobile su sagoma (UITS o Francese) e in nove mesi un Allievo spara, fra pistola beretta 92fS cal. 9 e PM12s cal. 9, 500 cartucce...!!!!

Non c’è traccia di tecniche in movimento, di tiro sotto stress, di tiro notturno con uso di torce etc, etc.....

Nella difesa personale - potenziamento fisico, alla quale sono dedicati 50/60 periodi da 50 minuti in nove mesi, alla voce "difesa da coltello" al massimo vengono dedicati dai 4 agli 8 periodi.....Semplicemente irrisorio...

Per quanto attiene l'aggiornamento professionale .....

Al massimo, ad un "ESPERTO" operatore delle volanti vengono proposte semplicemente, come qualificazione operativa, solo lezioni di tiro quando i poligoni ci sono, oltre ai tradizionali esercizi di consolidamento del I° livello di tiro con pistola e PM12s, che prevedono le solite lezioni di tiro rapido mirato su bersaglio immobile con un massimo di circa 50 cartucce a testa......

Nulla di difesa personale, di tecniche operative o di difesa NBCR....

Un problema che vale anche per le altre Forze dell'Ordine e non solo in Italia.
I fatti di Parigi e del Belgio hanno innescato queste riflessioni in tutta Europa!
Infine anche noi Istruttori, per poter approfondire determinate professionalità, abbiamo dovuto investire di propria tasca in corsi professionali esterni in guida operativa e guida sicura, nelle moderne tecniche di tiro dinamico e in corsi di aggiornamento di difesa personale.

Alla luce di queste poche righe speriamo, caro Felice Romano, che lei si ponga dei dubbi sulle sue affermazioni, visto che la sua funzione sarebbe quella di difendere i colleghi..... E non di dare in testa a chi almeno ci prova !!!!!!

Roma 20 gennaio 2015

Un gruppo di Istruttori della Polizia di Stato

Scrutini, basta arbitrio!

Il SAP è intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento della pubblica sicurezza per sollecitare l’attivazione della procedura prevista dagli artt. 68 e 69 del dPR 335/82 tesa alla rideterminazione dei criteri di massima per la promozione mediante scrutinio per merito comparativo degli Ispettori Capo alla qualifica di Ispettore Superiore.

Criteri che non condividiamo e che spesso riconoscono alla competente Commissione per il personale del Ruolo degli Ispettori, chiamata a valutare tale progressione in carriera, una discrezionalità che rasenta l’arbitrio amministrativo.
In particolare abbiamo rilevato che sono assegnati 24 punti per la cosiddetta V categoria afferente "la qualità delle funzioni, con particolare riferimento alla competenza professionale dimostrata, al grado di responsabilità assunta, all’attitudine ad assumere maggiori responsabilità e ad assolvere le funzioni della qualifica da conferire, alla stima ed al prestigio goduti negli ambienti esterni ed interni.

Si terrà conto anche della sede di servizio sotto il profilo dell’impegno professionale". Ebbene a nostro avviso questi punteggi non possono essere assegnati senza una giustificazione che faccia seguito ad una valutazione attenta e specifica della personalità del candidato, della qualità delle funzioni svolte dallo stesso nel corso degli anni di lavoro presi a riferimento, della competenza professionale dimostrata, del grado di responsabilità assunte e di tante altre cose.

Omettere la motivazione potrebbe indurre a pensare a una graduatoria predeterminata!
Non è possibile, per altro, che a fronte dei 76 punti previsti dalla circolare ministeriale che disciplina questi scrutini, ancorati giustamente a parametri oggettivi e vincolati, ben 24 siano quelli "spendibili" dalla nostro Amministrazione in maniera praticamente insindacabile e determinante sul punteggio finale (24/100).

Tutto questo lo abbiamo ulteriormente argomentato in una lettera al Dipartimento, per il tramite dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, pubblicata nell'Area News.

E’ una battaglia di giustizia e soprattutto di onestà sulla quale, sia chiaro, non molleremo!

Parola di Edward

Tagliano tagliano, anche sulle gomme termiche delle nostre macchine! Il nuovo anno è iniziato peggio di come è finito il 2014, la legge di stabilità - zac zac! - ha come al solito tagliato, razionalizzato, ridotto... Ormai siamo all'osso! Come nella ridente città toscana di Pistoia, dove l'unica auto a disposizione della Squadra Mobile è costretta a viaggiare con tre gomme termiche e lo pneumatico estivo perché non ci sono soldi per acquistare un "treno" completo.

E da quelle parti, dove c'è il ben noto Appennino pistoiese, non fa certo molto caldo in queste settimane...

Benedettiddio, dobbiamo comprarcele noi le gomme termiche? Dobbiamo fare una colletta come ormai si fa in molti uffici per garantirsi un buon caffè?
Oppure serve una cessione del quinto di stipendio per i colleghi autisti!!? Siamo alla follia. Buon taglio a tutti!

Il consiglio delle massaie

Il comitato delle massaie ogni giorno di più resta "sconvolto" nel vedere tanta schizofrenia politica sulla testa e sulla pelle di cittadini e poliziotti.
A volte ci pare d'essere tornati ai tempi della "buonanima" con i generali che illudevano il Duce facendogli vedere armi e militari che non c'erano, magari con qualche buona scenografia. Noi massaie abbiamo l'impressione che al Viminale facciano oggi più o meno la stessa cosa nei confronti del premier Renzi, quando gli fanno credere che abbiamo mezzi e organici per presidiare obiettivi sensibili, che abbiamo uomini e donne in divisa preparati per l'emergenza terrorismo, che tutti i poliziotti hanno giubbotti antiproiettile, dotazioni adeguate e soprattutto stipendi da nababbi... Ma questi son fuori di testa! Peccato che hanno fatto i conti senza l'oste, le massaie ci esortano a non disperare e a non subire supinamente questo fare irresponsabile.
Avanti SAP 2.0!

Anche perché i colleghi non sono idioti e neppure "cretini".....

Sapranno scegliere!

Occhio al mattarello!