Roma, 9 febbraio 2015
Agenti di P.G. e ricezione denunce:
anche i magistrati non ci stanno!
Editoriale del Segretario Generale
I magistrati, nella fattispecie molti Procuratori Capo dei Tribunali, ritengono che la ricezione delle denunce/querela debba essere effettuata esclusivamente dall'Ufficiale di P.G. e non dall'Agente di P.G., dissentendo quindi dall'interpretazione ministeriale.
E' arrivato un assist formidabile alla battaglia che il SAP sta conducendo contro le disposizioni del Dipartimento della pubblica sicurezza che nei mesi scorsi, con due circolari, ha inteso fornire una interpretazione forzata, fantasiosa ed eccessivamente estensiva delle disposizioni di riferimento (art. 333, 2° comma, e 337, 1° comma, c.p.p.)
Una scelta devastante e penalizzante soprattutto per il Ruolo Agenti - Assistenti a cui l'Amministrazione vorrebbe scaricare in toto l'inerzia degli ultimi 10 anni in materia di concorsi interni, che ha frustrato pesantemente le legittime aspirazioni di carriera del personale, determinando un buco di organico di circa 23.000 Ufficiali di polizia giudiziaria tra Ispettori (14.000) e Sovrintendenti (9.000).
Il Questore di Sassari, in una recente nota trasmessa agli uffici interessati, ha scritto nero su bianco che i Procuratori capo dei Tribunali di Sassari, Tempio Pausania e Nuoro dissentono dall'interpretazione del nostro Dipartimento.
Una conclusione a cui l'Ufficio Studi del SAP era giunto subito.
Sappiamo che anche in altre parti d'Italia i Questori si stanno muovendo in questa direzione su input delle Procure della Repubblica di riferimento.
Questo vuol dire che una denuncia ricevuta da un Agente di polizia giudiziaria può addirittura essere invalidata. Oltre al danno, dunque, anche la beffa.
Sia per i colleghi che per i cittadini. Nell'ultimo decennio si è tagliato su corsi, concorsi e stipendi, massacrando la professionalità, ma in primo luogo la dignità dei professionisti della sicurezza.
Finché il Dipartimento sarà "appecoronato" alla politica e finchè la politica sarà serva dei "ragionieri", capaci solo di tagliare indiscriminatamente risorse per la sicurezza (e non solo) senza distinguere il loglio dal grano, non andremo da nessuna parte.
La politica deve riappropriarsi prima possibile del proprio primato e i "tecnici" devono limitarsi a eseguire disposizioni, non a imporre scelte di natura economica che rispondono ai "poteri forti" e non alle scelte del popolo.
Purtroppo i vertici del Dipartimento non sempre hanno dimostrato di stare dalla parte dei colleghi, per non parlare dei vertici del Viminale.
Incontreremo presto il Ministro Alfano (9 febbraio) e ne riferiremo sul prossimo numero del Flash.
L'emergenza terrorismo impone la necessità di scelte tampone immediate, come quelle che abbiamo proposto in 6 punti al premier Renzi: sblocco totale del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei non vincitori, ripianare il gap dei 9.000 Sovrintendenti in meno, recuperare il sotto organico di 14.000 unità nel Ruolo Ispettori, avviare un Corso Anti Terrorismo per i colleghi che svolgono servizi di controllo del territorio.
Sul tappeto, come è noto, ci sono varie tematiche: dal Contratto al Riordino, dalle pensioni alla questione importantissima delle regole di ingaggio.
Solo per citare le principali.
Non ci accontenteremo delle solite chiacchiere, anche sulla questione della ricezione denunce da parte degli Agenti di polizia giudiziaria.
Una battaglia che per noi è assolutamente irrinunciabile.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Presidi di Polizia, battage mediatico SAP in tutta Italia
La battaglia che il SAP sta conducendo a livello nazionale e in tutta Italia – da mesi!!! – per contrastare la chiusura dei presidi di Polizia sta portando buone notizie e lo conferma l'apertura di un tavolo ministeriale per ridiscutere l'intero piano di soppressioni.
Da un anno il battage mediatico è fortissimo su questo tema e come Sindacato Autonomo di Polizia non abbiamo mollato un minuto, neppure in questi ultimi giorni. Gli spiragli che si sono aperti sono importanti, ma dobbiamo continuare a vigilare.
Soprattutto, dovrà essere il ministro Alfano a chiarire i termini di una questione che ora è squisitamente politica: tagliare 251 presidi di fondamentale importanza come quello all'aeroporto di Pescara o la sezione postale di Crotone, tanto per fare degli esempi, significa abbandonare i cittadini ai criminali. E' impensabile chiudere gli uffici di polizia di frontiera in un momento in cui le esigenze di sicurezza passano anche attraverso un maggior controllo dei nostri confini e non possiamo azzerare la postale con la chiusura di oltre 70 presidi quando la rete internet è uno strumento fondamentale usato dai terroristi per lo scambio di notizie e informazioni.La battaglia continua!
Cambi turno e reperibilità, il tavolo ministeriale rischia di essere inutile
Proseguono al Viminale i lavori del tavolo relativo agli istituti del cambio turno e della reperibilità. Il SAP, presenti agli ultimi incontri con il Segretario Generale Aggiunto Francesco Quattrocchi e con il Segretario Nazionale Michele Dressadore, ha continuato a porre con determinazione una fondamentale questione preliminare, oggetto già di numerosi nostri interventi nei confronti del Dipartimento: quali sono, concretamente, gli effetti delle norme previste dall'ultima legge di stabilità che azzerano - nei fatti - l'efficacia dell'Accordo Nazionale Quadro che dev'essere riformulato alla luce dei provvedimenti di spending review? Per gli uffici e soprattutto per i colleghi che cosa vuol dire concretamente?
Domande dirimenti sulle quali continuiamo a non ricevere risposte.
Nel corso dell'ultimo incontro, svoltosi nella giornata del 3 febbraio, si è in ogni caso proceduto ad un approfondimento della situazione dei Gabinetti di Polizia Scientifica in relazione ad alcuni fenomeni di sforamento delle dotazioni assegnate, anche ripetute negli anni.
Il Direttore dell'Ufficio Relazioni Sindacali Dr. Ricciardi e la Dr. ssa Colonna del Servizio competente hanno illustrato le difficoltà gestionali delle strutture periferiche legate ai carichi dell'ordine pubblico e del fotosegnalamento profughi.
Incassate le perplessità dei presenti circa la reale incidenza delle emergenze, il Dipartimento ha proposto una più attenta verifica dei singoli casi di eccessivo ricorso al cambio turno in relazione ad eventuali carenze dell'organizzazione del lavoro: tale aspetto dovrà comunque trovare sensibili miglioramenti in seno all'azione di certificazione Iso 9001 dei processi operativi della Polizia Scientifica.
Di seguito sono state respinte le richieste di revisione delle assegnazioni per i Reparti Prevenzione Crimine e accolte quelle per la Questura e la Zona TLC di Milano, impegnate nei servizi per Expo 2015.
Ciò detto, vogliamo ripeterlo: tutte queste discussioni e l'intero "tavolo" rischiano di essere inutili se, come riteniamo, la mannaia della legge di stabilità si abbatterà presto sull'efficacia dell'ANQ comprimendo inesorabilmente gli istituti del cambio turno e della reperibilità. Una questione che solo il SAP sta ponendo e continuerà a porre con forza. Dal Dipartimento, fino ad oggi, nessuna risposta. E il silenzio, in molti casi, vale più di mille parole!
SAP, Agenti italiani umiliati in Svizzera: Alfano intervenga
Roma, 4 feb. (AdnKronos) - «L'episodio dello sconfinamento di una pattuglia della Polizia di Stato in territorio elvetico, con relativa 'umiliazione' dei nostri agenti da parte degli operatori svizzeri che hanno bloccato i colleghi italiani, facendosi consegnare le armi in dotazione e sottoponendoli addirittura ad alcol test, dimostra ancora una volta lo scarso peso del nostro Paese a livello internazionale».
Lo afferma Gianni Tonelli, segretario del sindacato di Polizia Sap. Il 30 gennaio scorso il segretario del Sap aveva inviato una lettera al Viminale per chiedere spiegazioni sulla vicenda e un intervento urgente. «Lettera rimasta senza risposta», fanno sapere dal sindacato.
Oggi, prosegue Tonelli, «abbiamo chiesto al ministero dell'Interno e al Dipartimento della pubblica sicurezza un chiarimento urgente e non possiamo accettare che il caso sia chiuso, come sostengono oggi le autorità svizzere».
«È un pò quello che accade con la Polizia francese a Bardonecchia - dice Tonelli - o con quella austriaca per il riaccompagna mento degli stranieri.
È una situazione imbarazzante: spesso alcune polizie estere 'mangiano il riso in testa' a quella italiana e le conseguenze ricadono sugli operatori coinvolti in quella che dovrebbe essere una cooperazione tra paesi diversi.
Chiediamo al nostro Ministero un sussulto d'orgoglio, almeno su questo». (Lag/AdnKronos)
Quirinale, Tonelli (Sap): plauso per Presidente con profilo antimafia
(AGENPARL) – Roma, 31 gen – "Al nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro. Un uomo il cui profilo personale e politico è strettamente legato alla lotta contro la mafia. Ci auguriamo che la sua elezione possa dare all'azione di Governo nuovi stimoli per assicurare alle donne e agli uomini in divisa, che ogni giorno sono in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata e alla delinquenza comune, il necessario supporto normativo, economico e soprattutto morale che purtroppo è carente da molti anni".
Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, uno dei maggiori.