Roma, 6 aprile 2015
Cambiamenti o topolini?
Editoriale del Segretario Generale
Siamo in un momento di grandi cambiamenti, annunciati o reali che siano. E proprio in un siffatto momento le Istituzioni, il Governo e la maggioranza che lo sostiene ci hanno abbandonato, lasciandoci con 18.000 unità in meno di personale nella sola Polizia di Stato, 40.000 tra tutte le Forze dell’Ordine.
Lasciandoci senza 23.000 ufficiali di polizia giudiziaria, 14.000 Ispettori e 9.000 Sovrintendenti in meno: bisogna assumere tutti gli idonei al concorso interno da Ispettori, accelerare le procedure del concorsone per Sovrintendenti e successivamente aprire un ragionamento sullo scorrimento delle graduatorie. La Camera nei giorni scorsi ha licenziato il testo di conversione in legge del decreto "anti-terrorismo", bocciando vergognosamente gli emendamenti da noi proposti, partendo dalla necessità di assumere i 1.000 ragazzi idonei non vincitori dei concorsi per Agenti.
Ma di che cosa stiamo parlando? Di combattere il terrorismo con un corso "antiterrorismo" che è una pagliacciata oppure inviando tre giorni a Roma gli Istruttori che poi dovrebbero addestrare altri colleghi? Pensano che siamo scemi o che mangiamo i sassi? Per questo, subito dopo Pasqua, quando il provvedimento anti-terrorismo arriverà in Senato, torneremo a mobilitarci.
In questo contesto si continua a tramare per la chiusura degli uffici di polizia e soprattutto per l’accorpamento alla Polizia di Stato del Corpo Forestale . Serve una vera riforma dell’apparato della sicurezza, abbiamo 7 Forze di Polizia – 5 nazionali e 2 locali - e qui invece la montagna vuol partotire il topolino. Anzichè modulare l’operato di oltre 350.000 operatori delle Forze dell’Ordine, ci si concentra su 7.000 Forestali. Ridicolo.
Noi possiamo sperare che questo accopramento sia solo il primo gradino della grande riforma. Qualcuno lo pensa e sta cercando di osteggiare anche questo mini cambiamento, sia a livello politico che nelle miserie quotidiane. Qualcuno dei "nostri" pensa che arriveranno in Questura Ispettori della Forestale a "comandare", alcuni di questi ultimi pensano di perdere le loro funzioni e specificità. La verità vera è che la Stradale farà la Stradale, la Postale farà la Postale e il Corpo Forestale diventerà una Polizia ambientale e forestale, forse addirirttura con una Direzione Centrale separata dalle altre Specialità.
Noi su questa battaglia non ci fermiamo, siamo in campo da oltre un anno con migliaia di firme, milioni di volantini e un grande rilievo mediatico. Non ci accontenteremo del topolino, vogliamo la riforma.
Dobbiamo spendere meno e far guadagnare di più i colleghi. Dobbiamo difendere i presidi di polizia, non chiuderli.
Questi i nostri obiettivi. E non ci fermeremo.
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Fondo Produttita', quesito SAP e risposta ministeriale
Il SAP è intervenuto nei confronti del Dipartimento per chiedere se, nei casi di riconoscimento di causa di servizio per patologia contratta a seguito di infortunio occorso in servizio, iscitta o non iscritta a tabella, le relative assenze per malattia a quella patologia collegata siano da considerarsi presenza ai fini della produttività collettiva.
La risposta del Ministero, che abbiamo reso integralemente disponibile sul nostro sito internet (area news), ricorda che l'accordo per il Fondo unico per l'efficienza dei servizi istituzionali, con riferimento al compenso per la produttività collettiva, ha previsto tra le assenze che sono da equiparare ai giorni di effettiva presenza quelle dovute ad infermità conseguenti a infortuni occorsi in servizio, per i quali si prescinde dall'anno in cui l'infortunio si è verificato. A tale riguardo - dice ancora il Dipartimento -, si sottolinea che rientrano nella fartispecie in esame unicamente le assenze conseguenti ad infortuni verificatisi in servizio, anche se non ancora riconosciuti dipendenti da causa di servizio.
Non rientrano, invece, ai predetti fini, le assenze dovute a patologie che, pur riconosciute dipendenti da causa di servizio, non siano conseguenti da infortunio in servizio, a nulla rilevando quindi l'iscrizione o meno a tabella della relativa causa di servizio. Il Ministero conclude: resta fermo che le assenze in argomeno possono equipararsi a giorni di effettiva presenza quando la correlazione con l'infortunio in servizio, occorso in anni precedenti a quello di riferimento, sia debitamente certificata.
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Proseguendo l'interminabile iter di applicazione nei nostri ambienti della normativa che mira a tutelare l'integrita' e della dignita' degli individui cosi' come accade in ogni altro settore del lavoro e delle professioni, lunedi' 30 marzo le sigle sindacali hanno incontrato il Dirigente della Segreteria del Dipartimento Pref. Panico, assieme al Pref. Valentini dell'Ufficio per l'Amministrazione Generale e al Dr. Ricciardi delle Relazioni Sindacali. Il SAP era rappresentato dal Segretario Nazionale Michele Dressadore.
In attesa di vagliare l'articolato del Regolamento di applicazione del Decreto Legislativo n.81/2008, la cui bozza non ha peraltro soddisfatto nessuno dei rappresentanti del personale, la delegazione dipartimentale ha intavolato un tentativo di dialogo sulle richieste avanzate dai sindacati e giudicate non inseribili nel predetto regolamento. Solo di tentativo si può parlare visto che il canovaccio sciorinato si risolve in una lista di "non si può" e/o "faremo più avanti".
Dalla questione delle aree riservate al tema delle
autovetture, dalla formazione specifica delle varie figure fino alla richiesta
di istituzione di un Servizio interno al Dipartimento, sono stati pochi i passi
avanti. In particolare sulla questione nodale della capacità di spesa dei Datori
di Lavoro, ostacolo che rappresenta il primo e piu' importante problema da
risolvere.
Unica nota tutta positiva e' stata la comunicazione dell'avvenuta firma delle
Linee Guida per la Valutazione e gestione del rischio stress da lavoro
correlato. Il resoconto integrale è disponibile sul nostro sito internet, area
news.
Riordino delle carriere, convocazione Tavolo tecnico
Nella giornata del 9 aprile è stato convocato al Viminale il Tavolo tecnico di lavoro per le attività inerenti il riordino del personale nel più vasto ambito - sostiene il Dipartimento - del processo di riorganizzazione dell'Amministrazione della pubblica sicurezza.
Il SAP ovviamente parteciperà e ne daremo conto attraverso i nostri consueti canali di informazione.
Due cose sono sicure: non accetteremo scambi "inconfessabili" (come ad esempio sulla chiusura dei presidi di polizia) e soprattutto non accetteremo prese in giro a danno dei colleghi!
Concorso Vice Ispettori: le chiacchiere da lavandaie
Recentemente sono circolate alcune informazioni circa il concorso interno a 1400 posti di Vice Ispettore, una serie di dati stranamente molto, troppo precisi circa la situazione della correzione degli elaborati della prova scritta, con tanto di percentuali di quelli finora giudicati sufficienti.
Si tratta di notizie che non risultano avere alcun fondamento, tantomeno la previsione di un termine anticipato rispetto a quello già dato per la fine delle correzioni: i tempi minimi richiesti per la valutazione dei temi portano a fissare la fine dei lavori non prima della fine dell'anno.
Probabilmente a qualcuno preme accreditarsi come 'fonte privilegiata di notizie' e in funzione di ciò è disposto anche a spararle grosse...
Corso teorico-pratico in materia di indagini informatiche, a pensar male...
A pensar male si fa peccato, però spesso ci si azzecca. Nello scorso numero del Flash avevamo dato la notizia di personale della Squadra Mobile e della Digos della Questura di Rimini e altre "spedito" a Cesena per frequentare, presso il C.A.P.S., un corso teorico-pratico in materia di indagini informatiche.
E avevamo anche manifestato un certo "sospetto" sul fatto che questi corsi fossero stati avviati in città dove è prevista la soppressione della Polizia Postale.
Ebbene, abbiamo ora appreso che quel corso otterrà un riconoscimento ufficiale e sarà trascritto a matricola. Noi non siamo contro l'aggiornamento professionale - ci mancherebbe!!! - e conveniamo pure sul fatto che la cosa era partita bene e genuinamente.
Ma si rafforza, purtroppo, il "cattivo pensiero" che si voglia associare questo corso alla manovra di chiusura dei presidi della Postale. Pertanto, invitiamo da subito e con forza tutti i colleghi che svolgono servizio presso la Polizia Postale — in particolare coloro che operano in uffici a rischio chiusura — a presentare istanza per la partecipazione al corso in questione... Come dicono a Napoli, 'cca nisciun è fess!