Roma, 20 aprile 2015

 

Caso Diaz/Tortosa: lettera aperta al Ministro Alfano e al Prefetto Pansa

Editoriale della Segreteria Generale

Cari Alfano e Pansa

ancora una volta sono costretto a scrivervi pubblicamente per denunciare alla comunità interna dei poliziotti, ma anche ai cittadini tutti, la assoluta contrarietà del SAP al Vostro gesto. Un collega, in maniera assolutamente inopportuna e ingenua (gli stirerei le orecchie), ha pubblicato un post su Facebook dove ha espresso concetti e pensieri non condivisibili, soprattutto nella forma, sulla nota vicenda della Caserma Diaz - parliamo del G8 di Genova del 2001 - e sul caso Giuliani, un ragazzo a cui non serve indirizzare offese perchè non è più tra noi, anche se questo non deve farci dimenticare che la Corte di Strasburgo ha certificato che si trovava in piazza armato di estintore per colpire e tentare di attentare alla incolumità - direi alla vita - di un carabiniere.

Il putiferio mediatico che si è scatenato è a tutti noto. Il partito dell'anti-polizia e degli allergici alle divise ha strumentalizzato l'intera vicenda tornando alla carica al solo scopo di promuovere due dissennati progetti di legge: il primo, sotto la falsa bandiera della censura alla tortura, nasconde in realtà un manifesto ideologico contro chi indossa una divisa con aberrazioni indicibili; il secondo, finalizzato a far collocare sulle divise dei poliziotti i numeri identificativi che ci esporrebbero al rischio di false denunce e a problemi di incolumità personale e familiare.

Il solito senatore Manconi, capofila degli "odiatori" delle forze dell'ordine, non ha perso l'occasione per sputare fango sulle donne e sugli uomini in divisa. Alla fine della fiera, cari Alfano e Pansa, avete deciso di sospendere l'autore dell'infelice post violando palesemente, alla faccia dello Stato di Diritto, le norme del nostro Regolamento di disciplina che, fino a prova contraria, non conosce - escludendo i casi di condanna penale - una sospensione comminabile prima dell’apertura di un procedimento disciplinare.
Ci sono delle garanzie difensive che, ai sensi del DPR 737/81, debbono essere rispettate anche per i poliziotti e che prevedono un iter ben preciso e normativamente scandito: apertura del procedimento disciplinare con contestazione addebiti, memorie difensive dell’incolpato, valutazione delle giustificazioni addotte, decisione e notifica della sanzione all’interessato.

Ciò avviene per le sanzioni più "soft" (richiamo scritto, pena pecuniaria, ecc.). Per comportamenti particolarmente gravi, quale è stato valutato quello del collega, può essere irrogata la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio ex art. 6 DPR 737/81, ma il tutto dopo in iter procedimentale complesso e, anche se con poche, garanzie difensive, in adesione al diritto di difesa radicato nella nostra Carta costituzionale. In tali casi, difatti, sono previsti ulteriori step oltre a quelli già indicati, come la predisposizione di un’inchiesta disciplinare da parte di un funzionario istruttore che sfocia in un procedimento dinanzi al Consiglio provinciale di disciplina, al quale prende parte anche l’incolpato e il suo difensore.

C'è di più: per punire pesantemente e preventivamente il mio collega avete rispolverato un'aberrazione del passato, l'art. 92 del T.U. degli impiegati civili (DPR 3/1957), che è stato "pattumato" dal nostro DPR 737/81 e che soprattutto è stato utilizzato senza scrupoli al fine di non consentire il ricorso e l'opposizione al provvedimento in quanto non previsto da quella arcaica normativa.

Non risultano in tal senso precedenti dal 1981 ad oggi, questa è la dimostrazione che abbiamo ragione noi perchè tale norma non è stata applicata neppure per le peggiori nefandezze. Una vigliaccata!

Mi chiedo se lei, caro Alfano, prima di twittare gioiosamente sulle decisioni del prefetto Pansa, abbia riflettuto su questi aspetti procedurali e normativi.
Caro Capo della Polizia, questo le voglio dire: anticipare e annunciare la sanzione della sospensione dal servizio è illegittimo in quanto condiziona il giudizio degli appartenenti al Consiglio di Disciplina competente a formulare la proposta punitiva che lei stesso dovrà comminare. Il Consiglio di Disciplina non è organo terzo, ma interno alla Polizia ed è composto da subalterni a Lei.

Può un giudice, prima del processo, anticipare la pena? L'impressione, purtroppo, è che Voi - nel ruolo di vertici del Viminale - abbiate agito su input di quel vasto, variegato e variopinto mondo che è sempre pronto a mettere sulla graticola i servitori dello Stato, un pò come avvenne un anno fa a danno del SAP con la famigerata vicenda degli "applausi" che si è poi rilevata un tarocco. Ci dovete ancora le scuse (sic!)... Non solo, in nome di un "mi piace" su Facebook, che non equivale necessariamente ad una condivisione ma spesso ad un semplice "ciao" (basta chiedere a qualsiasi esperto di social media), è stato addirittura imposto un trasferimento d’ufficio punitivo per un valido dirigente di Polizia.

Cari Alfano e Pansa, da che parte state? Qual è la vostra priorità? Forse tutelare cadreghe e prebende prima ancora dei poliziotti che rischiano la vita ogni giorno?

Lo capite che in questo modo sviluppate un' attività, di fatto, da fiancheggiatori del partito dell'antipolizia? Lo capite che avete assecondato la vena giacobina anti-servitori dello Stato con una inaccettabile condanna senza processo?

Siate consapevoli che non non avete scelto il male minore per il bene della Polizia.
Se anche questa fosse l'intenzione, Voi state propinando un analgesico ad uno soggetto malato di tumore con la pretesa di curarlo.
Il partito dell'anti-polizia va combattuto e non assecondato, in questo modo non si fa il bene del Paese e della brava gente.

In questo modo si distrugge una delle parti più sane dell'Italia: le Forze dell'Ordine.
In un Paese in cui imperversano le peggiori nefandezze a danno della brava gente, il male assoluto diventa un post su facebook, per quanto improvvido?.....
Ma per favore !!!!

In una famiglia che si possa definire tale, un figlio può anche sbagliare. Un buon padre lo riprende in separata sede, gli fa capire come deve comportarsi, ma non lo sbatte fuori di casa. Un buon padre sta soprattutto sempre dalla parte del figlio. Un buon padre, appunto. Proprio quello che manca a noi.

Caro Capo, come pensa che verrà ricordato dai suoi uomini? Caro Ministro Alfano, si rende conto che in questo modo Lei si sta politicamente condannando all'estinzione?

Gianni Tonelli

Terrorismo: SAP; in decreto non un euro per sicurezza (ANSA)

(ANSA) - ROMA, 15 APR - «Il decreto anti terrorismo è legge, ma nessun provvedimento serio e concreto per la sicurezza è stato preso».
Lo afferma il segretario del Sap Gianni Tonelli sottolineando che «non un euro è stato messo per garantire la sicurezza dei cittadini» e così facendo il governo «si assume una grande responsabilità». «Oggi il Governo - prosegue il Sap - ha certificato di non avere la sicurezza tra le sue priorità.

Si sono spesi 8 miliardi all'anno per un provvedimento, quello degli 80 euro, che assomiglia tanto alle scarpe di Lauro.

Ora è venuto fuori un 'tesorettò che sarà ben utilizzato per comprare lucido e laccetti alle citate scarpe, in vista delle prossime elezioni».

«Ma non un euro è stato messo per la sicurezza - dice ancora Tonelli - bastavano 6 milioni per fare un corso anti-terrorismo serio oppure con poca spesa si potevano assumere gli idonei dei precedenti concorsi. Invece si fa finta che la polizia non abbia un sotto organico di 18.000 unità ed è già iniziata l'operazione drenaggio per Expo, con 3.000 operatori impiegati che verranno tolti da uffici e reparti già in carenza di personale. Il Governo ci ha preso in giro».(ANSA). COM-GUI 15-APR-15 18:58 NNN

Aggregazioni EXPO e lavoro straordinario

A circa 10 giorni dall’inizio dei servizi di o.p. a cui e? chiamato il personale aggregato all’EXPO di Milano, risulta che il nostro Dipartimento ancora non abbia comunicato agli Uffici periferici interessati dall’evento l’eventuale capitolo ministeriale dal quale attingere i fondi necessari a far fronte alla liquidazione del compenso per lavoro straordinario che verra? effettuato dalle migliaia di operatori inviati nel capoluogo lombardo.
Tale situazione appare ancora piu? anomala alla luce delle recenti disposizioni di codesto Ufficio che dispongono che, nel caso di "aggregazioni massive", gli esborsi relativi al pagamento delle relative indennita?

accessorie (straordinario) siano a carico degli Uffici di P.S. di appartenenza "fino alla capienza del monte ore mensile".

Pertanto, il SAP è intervenuto con forza col Ministero affinchè ci faccia sapere con urgenza come intenda procedere alla liquidazione delle prestazioni straordinarie rese dal personale aggregato all’EXPO di Milano.

Assegnazioni 191 Corso

Il prossimo 15 maggio terminerà il periodo di attività didattica presso i relativi Istituti di Istruzione del 191 Corso di formazione Allievi Agenti della Polizia di Stato con contestuale assegnazione finale dei frequentatori. Lo afferma una nota dell'Ufficio per le Relazioni sindacali inviata al SAP e pubblicata sul nostro sito, area news. Come avvenuto in occasione della conclusione degli ultimi corsi, verranno comunicats ai relativi Istituti di Istruzione le province disponibili per l'assegnazione finale, dando agli allievi la possibilità di indicarne dieci in ordine di preferenza.

In tal modo gli allievo, compatibilmente con le disponibilità, avranno maggiori possibilità di essere assegnati in una sede di loro gradimento, evitando nel contempo che vengano indicate province indisponibili.

Naturalmente non è possibile essere assegnati nelle province di nascite, residenza e in quelle limitrofe e le assegnazioni terranno ovviamente conto della graduatoria di fine corso. Queste le province disponibili: Alessandria, Aosta, Bergamo, Bologna, Brescia, Bolzano, Como, Firenze, Genova, Imperia, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Nuoro, Prato, Parma, Pavia, Rovigo, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Venezia.