Roma, 18 maggio 2015
Riordino: il SAP diffida il ministro
Editoriale del Segretario Generale
Abbiamo sempre detto che la macchina del Riordino delle carriere, che si è rimessa in moto, somiglia tanto ad un biglietto della lotteria: realizzare la Riforma sarà come vincere il premio milionario del "Miliardiario" o del "Turista per sempre"...
Venerdì 15 maggio abbiamo partecipato alla nuova riunione del Tavolo tecnico convocato al Dipartimento.
Ci è stata consegnata una documentazione che abbiamo pubblicato sul nostro sito internet e che parla chiaro: il Riordino sarà inserito nella delega al Governo sulla riorganizzazione della p.a. con paletti precisi.
Ecco gli articoli di nostro interesse. All’art. 7 si parla di razionalizzazione e potenziamento dele funzioni di polizia: ad esempio, vuol dire chiudere a Roma 10 commissariati per potenziare i rimanenti 29 oppure chiudere 400 ufFici di polizia, con un primo step di 250, per potenziare le questure. Il giochino dell’Amministrazione per lenire il malessere che serpeggia tra il personale è chiaro, magari con l’assenso delle organizzazioni sindacali compiacenti.
Un "disegno criminoso" di portata devastante per la sicurezza e i cittadini: chiusura di 400 uffici tra commissariati e specialità, riduzione dei nostri organici a 80.000 unità.
Non solo. L’art. 18 della delega sulla p.a., relativo alle disposizioni finanziarie, prevede che dall’attuazione della legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica: quindi il Riordino si autofinanzia e i soldi, come detto, vengo presi da tagli degli uffici e riduzione di personale!!!
Per il momento, la posizione che il SAP ha espresso con forza al Dipartimento è quella di preparare bene il terreno alla possibilità di Riordino, che potrà essere attuato solo quando maturerà una solida ripresa economica - necessaria per avere risorse - e solo quado ci sarà un clima favorevole nei confronti delle Forze dell'Ordine che oggi non registriamo.
Abbiamo 23.000 posti da ufficiale di polizia giudiziaria (carenza di 14.000 Ispettori e 9.000 Sovrintendenti) e oltre 75.000 colleghi che potenzialmente possono concorere per ripianarli: 65.000 appartenenti al Ruolo Agenti - Assistenti con più di 4 anni di servizio e circa 10.000 Sovrintendenti. Tutti questi poliziotti subirebbero un furto di opportunità se non si colmasse il vuoto di ufficiali di p.g. prima del Riordino. Due esempi: l'Assistente Capo destinato a essere Sovrintendente col "concorsone" potrebbe diventare Ispettore col Riordino; analogamente, il Sovrintendente destinato a essere Ispettore con l'ultimo concorso potrebbe diventare Ispettore Superiore.
Occorre quindi, primariamente, tornare alla normalità rispetto agli ultimi 10 anni e fare subito alcune cose indispensabili:
1) Attuazione immediata del Ruolo Speciale già previsto dal Riordino del 2000. Alcune sigle sindacali si oppongono, anche se poi pubblicamente fanno dichiarazioni di bandiera per non essere accusate: sarà nostro compito stanarle e dimostrare la loro malafede.
Per questo motivo abbiamo inviato al ministro dell'Interno Angelino Alfano una DIFFIDA che serve a far sì che possano essere avviate le procedure per l'istituzione del Ruolo Speciale.
Non una diffida fine a se stessa, comunque il presupposto per ulteriori atti giurisdizionali finalizzati ad ottenere l'esecuzione coattiva della Riforma dei ruoli e delle qualifiche.
2) Con le nostre campagne delle cartoline al premier Renzi e con quella provocatoria dei "lavavetri", abbiamo già chiesto che tutti gli idonei al concorso per Ispettore (si ipotizza che possano essere circa 3.500), dopo aver superato prova scritta e orale, abbiano titolo ad essere inseriti nel Ruolo.
3) Accelerazione delle procedure del "concorsone" per Sovrintendenti e slittamento delle graduatorie per i rimanenti posti fino al totale scorrimento delle graduatorie dei concorsi precedenti.
4) Messa a concorso immediata di tutti i posti liberi da Ispettore, aumentando l'aliquota riservata agli interni dal 20 ad almeno il 50 per cento.
Questo è il terreno su cui si puo discutere per un successivo Riordino delle carriere che parta subito col Ruolo unico e aperto per Agenti, Assistenti e Sovrintendenti e il transito dei Direttivi che diventano Dirigenti, oltre alle nostre storiche posizioni per gli attuali Sovrinendenti, Ispettori e Ispettori Superiori.
Questa è la nostra idea di Riforma che difenderemo con energia!
Smascheremo tutti i tentativi finalizzati a dispensare quella che ho già avuto modo di definire "speranzina"....... Essenza inebriante e truffaldina! Ne siamo certi: i colleghi non sono dei ciucci e non si faranno prendere in giro!
Fondo produttività, sottoscritta l’intesa
E’ stata sottoscritta l’intesa relativa al Fondo efficienza servizi istituzionali, anno 2014. Una buona notizia per i colleghi che entro giugno vedranno corrispondersi il dovuto.
Le fattispecie sono quelle dello scorso anno (17,50 euro per ciascun turno di reperibilità – 8,70 euro per ogni cambio turno che per il personale dei Reparti Mobili ammonta a 610 euro lordi – 6,40 euro per ciascun servizio reso in alta montagna), salvo il compenso giornaliero per l’effettiva presenza che passa a 5,40 euro. Quest’anno quindi ci ritroveremo qualcosina in più rispetto allo scorso anno, ma occhio ai facili trionfalismi come già abbiamo avuto modo di dire: i 25 milioni di euro in più previsti per la produttività non sono frutto dell’ultima legge di stabilità lacrime e sangue per il comparto sicurezza, ma di alcuni stanziamenti speciali ottenuti nella Finanziaria 2013. Naturalmente, si tratta di un "regalo" che pagheremo nel 2016 perché con la prossima Produttività avremo un nuovo taglio…… "Godiamoci" dunque il presente, ma non facciamoci prendere in giro dalla "consorteria" e da chi spaccia il fumo per arrosto!
Reato di tortura, audizione del CAPO della POLIZIA
Tortura, Sap: reato inutile e pericoloso. Importante segnale da parte di Pansa (AGENPARL) – Roma, 13 mag – "I dubbi e le critiche esposti dal capo della polizia sul reato di tortura, durante la sua audizione parlamentare al Senato, rappresentano un segnale importante da parte dei vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza che finalmente, dopo mesi di silenzi mentre l’iter della legge correva e corre veloce in Parlamento, hanno tenuto in considerazione almeno parte dei documentati rilievi che come Sap abbiamo da tempo già trasmesso a deputati e senatori.
Il capo della polizia ha dunque confermato le perplessità della stessa commissione, che ora dovrà tenerne conto". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap. Le maggiori criticità – sostiene Tonelli – sono legate al richiamo alla condotta di chi ‘cagiona acute sofferenze psichiche’, alla previsione stessa del delitto di tortura strutturato come reato comune e all’istigazione a commettere tortura, attagliata solo per i pubblici ufficiali. I rischi di false denunce soprattutto in ordine pubblico, in analogia a quanto potrebbe accadere con l’introduzione dei numeri identifica tivi, e di un forte rallentamento di tutte le principali attività di polizia, comprese quelle investigative, proprio per il timore di essere messi sotto accusa da qualsiasi delinquente che varca le soglie di un nostro ufficio o reparto come fermato o arrestato, sarebbero la prima, gravissima conseguenza di questa legge". "Piuttosto – conclude il leader del Sap – spiace notare come i rappresentanti della magistratura, esprimendo in audizione parlamentare un sostanziale via libera al reato di tortura, abbiano fatto prevalere le proprie componenti ideologizzate e vicine a settori politici e culturali che alimentano il partito dell’anti-polizia e degli allergici alle divise.
Per essere chiari e non equivocati: da Gabriele Cagliari a Bruno Contrada, allora anche i magistrati che hanno disposto custodie cautelari per persone prosciolte con formula piena, che hanno patito ‘sofferenze psicologiche’ nel tentativo di ottenere confessioni, devono rispondere direato di tortura. L’ho sempre detto e continuerò a ripeterlo: non chiediamo impunità, nel nostro ordinamento esistono già tutte fattispecie di reato che si attagliano alla problematica della tortura".
Indennità di comando, sarà ora di svegliarsi
Il caso Tortosa ci insegna che quando vuole la nostra Amministrazione sa essere molto rapida. Soprattutto se c’è da punire........... Ci chiediamo perchè tanta solerzia non sia stata adoperata per l’indennità di comando attraverso l’emanazione del decreto interministeriale che attendiamo (sic!) dal giugno 2014!!!
Ne deriva anche un ulteriore danno per gli interessati per i quali abbiamo chiesto la corresponsione degli interessi... Mamma Amministrazione, sveglia!!!
Sedi disagiate, altra beffa per i colleghi
Si comincia a parlare di sedi disagiate e di criteri per il 2016, iniziano le relative riunioni al Dipartimento ma.......
I criteri riproposti son sempre quelli del 2015, con l’Amministrazione che sostiene in ogni caso che l’imponente taglio delle sedi ha prodotto poco risparmio economico...
Ci prendono in giro!!! Anzichè passare da 400 a 180 sedi disagiate, non potevano lasciare tutto come prima? Il SAP ha chiesto di azzerare tutti i criteri e la riapertura del procedimento di individuazione degli stesi!!
Memorial Day SAP 2015, il 21/5 all’Altare della Patria
Come sempre da 23 anni, anche quest’anno il SAP commemora le vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità, a partire dai nostri Eroi - Poliziotti, con una serie di appuntamenti e iniziative che si svolgono in tutta Italia grazie all’impegno e all’organizzazione delle nostre Segreterie Regionali e Provinciali.
Non semplici commemorazioni, ma momenti intensi di ricordo di chi non sta più con noi e di condivisione con i parenti delle vittime. Il 21 maggio, antivigilia della strage di Capaci, si terrà a Roma il momento clou del Memorial Day SAP 2015 con la solenne commemorazione all’Altare della Patria, alle ore 11, dove è prevista la partecipazione delle massime autorità cittadine e di esponenti istituzionali. Tutti i colleghi sono invitati a partecipare.