Roma, 8 giugno 2015

 

Pensioni, "ombrellata" in arrivo?

Le dichiarazioni dell’INPS nascondono la fregatura

Editoriale del segretario generale

Sulle pensioni e sulla riforma del sistema previdenziale si prepara forse, alla chetichella, l'ennesima fregatura per i poliziotti italiani, forse anche per quelli che oggi si godono una meritata pensione o che sono prossimi ad andarci. 

Nei giorni scorsi, infatti, l'Inps del neo presidente Tito Boeri (tanto per inquadrare il personaggio: economista considerato "radical chic", vicino al Fondo monetario internazionale, renziano, bocconiano e collaboratore di Repubblica), ha fatto trapelare alle agenzie stampa un dossier dal quale emerge che il 90 per cento delle pensioni dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico sarebbe di importo quasi doppio rispetto a quello che si avrebbe avuto ricalcolandole col sistema contributivo. 

Viene fuori, insomma, che i poliziotti italiani sono dei "privilegiati", che godono di benefici e pensioni praticamente d'oro.

Questo pensa l'Inps che, in maniera un pò sospetta, comincia a lanciare sassi nello stagno. L'obiettivo ci pare fin troppo chiaro. 

Penalizzare ancora una volta le donne e gli uomini in divisa, oltre al pubblico impiego, perchè secondo qualche 'scienziato' ben pagato il "dramma" sarebbero le pensioni dei poliziotti e non i vitalizi dei politici e degli altri privilegiati. 

Tutti sappiamo che chi oggi è in pensione ha potuto fruire giustamente del sistema retributivo e che, dopo la riforma Dini del 1995, il vero problema è stato non far partire la previdenza complementare, che costringerà i giovani poliziotti di oggi a diventare i poveri del futuro. 

Per altro, il dossier Inps contiene errori incredibili - voluti? - perchè tiene insieme, nella sua analisi, le pensioni e i privilegi di generali, alti dirigenti, capi della Polizia e delle altre forze dell’ordine, addirittura carriera prefettizia con le "miserie" della truppa, dei poliziotti e dei carabinieri. Abbiamo anche letto dichiarazioni di esponenti del Governo e della maggioranza che, negli ultimi giorni, hanno parlato di "diritti acquisiti" solo in relazione ai contributi effettivamente versati e dell'ipotesi di un risparmio per le casse dell'Inps e dello Stato di decine e decine di miliardi di euro se tutte le pensioni fossero calcolate col sistema contributivo. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci azzecca, diceva qualcuno......

Abbiamo l'impressione che ci si prepari ad una nuova riforma previdenziale che magari, dal prossimo primo gennaio, obblighi tutti - anche chi è già in pensione? - ad un passaggio forzoso al contributivo. 

Un danno doppio per gli appartenenti alle forze dell'ordine che già, con l'ultima legge di stabilità, hanno già subito tagli in materia pensionistica. 

Noi come SAP non lo permetteremo e soprattutto iniziamo da subito a denunciare con forza questo tentativo che molte autorevoli fonti vicine alla maggioranza danno per possibile e concreto con la prossima legge di stabilità, specie se i conti pubblici dovessero continuare a peggiorare, il Pil a scendere e la ripresa economica a tardare. Una cosa è sicura: ci siamo rotti le scatole di prenderla sempre in quel posto. Il famoso ombrello del vignettista Altan che ci siamo permessi di citare come copertina di questo Flash... 

Non erano sufficienti i tagli alle risorse, il blocco retributivo e la chiusura dei presidi. Ora vogliono toglierci pure il diritto ad una pensione dignitosa. 

Chiameremo tutti i parlamentari, di qualsiasi colore politico, alle loro responsabilità.

Ma non ci limiteremo a questo.

C'è bisogno di piazza.... DI TANTA PIAZZA! 

Nella nostra autonomia la vostra libertà

Mensa: la BATTAGLIA del PANE 2 !!!

La BATTAGLIA del PANE condotta e vinta dal SAP in solitaria la scorsa primavera - quando abbiamo impedito lo scellerato aumento del costo della mensa obbligatoria di servizio che è rimasto a 3,10 euro – si arricchisce in questi giorni di un secondo capitolo che ci ha obbligato ad un forte intervento nei confronti del Dipartimento (la nota integrale è disponibile nell'area NEWS). Abbiamo infatti segnalato una evidente anomalia relativa alla stipula degli appalti delle mense non obbligatorie di servizio. 

Risulta, infatti, che questi appalti conterrebbero anche disposizioni per l’estensione degli oneri contrattuali relativi alla manutenzione delle attrezzature della mensa. E’ evidente che contrattualizzare la manutenzione della mensa, senza per altro aver concordato nulla con i sindacati, porta ad avere un importante riverbero sui costi gestionali, con la conseguenza di aumentare in maniera consistente il costo della contribuzione dei pasti a carico dei colleghi

Si vuol forse far rientrare dalle finestra quello che il SAP è riuscito fino ad ora a tenere fuori dalla porta? Per questo abbiamo chiesto un urgente Tavolo di confronto per la definitiva regolamentazione della materia. 

Evitiamo giochetti, furberie e soprattutto nuove fregature a danno dei poliziotti!!!

Criteri di massima scrutini per merito comparativo

Dopo gli interventi dei mesi scorsi, il SAP è tornato alla carica nei confronti del Dipartimento della p.s. per contestare radicalmente i criteri di massima da adottare negli scrutini per merito comparativo. In particolare, con riferimento ai criteri di massima per gli scrutini per merito comparativo a ruolo aperto per la qualifica di Sovrintendente Capo della Polizia di Stato, la V categoria afferente la "qualità delle funzioni, con particolare riferimento alla competenza professionale dimostrata, al grado di responsabilità assunta, all’attitudine ad assumere maggiori responsabilità e ad assolvere le funzioni della qualifica da conferire, alla stima ed al prestigio goduti negli ambienti esterni ed interni" risulta essere legata ad una eccessiva discrezionalità che rasenta l’arbitrio amministrativo con la Commissione competente che può assegnare fino a 24 punti su 100 complessivi disponibili e tenendo conto che i restanti 76 sono ancorati giustamente a parametri oggettivi e vincolati. Sul nostro sito internet, area news, è disponibile l’intervento integrale svolto nei confronti del Ministero. 

Noi non molliamo!

Trasferimenti migranti a bordo di natanti con accompagnamento Forze di Polizia

Il 4 giugno si è svolta al Dipartimento una riunione, alla presenza del Prefetto Panico, alla quale il SAP ha partecipato con il Segretario Nazionale Francesco Pulli. All’ordine del giorno la delicata questione del trasferimento migranti a bordo di natanti con accompagnamento delle Forze di Polizia. Il SAP ha espresso fortissime perplessità circa l’attuazione di questo servizio di "scorta tecnica" da parte dei colleghi che presenta problemi organizzativi, logistici, sanitari e quant’altro. 

La parte ministeriale ha preso atto delle problematiche che abbiamo posto e ha rinviato la questione ad una successiva riunione. Una cosa è sicura: si tratta di un tema delicato ed importante che non lasceremo cadere così facilmente!

Indennità Polfer, Postale e Stradale

Sono diventati intollerabili, ancora una volta, i ritardi relativi al pagamento delle indennità di Specialità della Polizia Ferroviaria, della Stradale e della Postale. Ritardi che si aggiungono ai problemi legati all’avvio, dallo scorso gennaio, del sistema NoiPa per quanto riguarda i pagamenti di stipendi e indennità. Per questo siamo intervenuti con forza nei confronti del Dipartimento. 

La nota integrale è disponibile sul nostro sito, area news.

Riorganizzazione della struttura aerea

Si è svolta il 4 giugno al Dipartimento una riunione con il Direttore delle Specialità, dott. Roberto Sgalla. Per il SAP era presente il Segretario Generale Gianni Tonelli. All’ordine del giorno la questione della riorganizzazione della struttura aerea. 

Una riunione nella quale sono state comunicate valutazioni su decisioni in parte già prese, senza che alle OO.SS. sia stata preventivamente consegnata alcuna documentazione. La discussione proseguirà in altre riunioni. Sperando d’avere in tempo le carte necessarie!

Migranti/terroristi, il SAP replica alle affermazioni di PANSA (lanci ANSA)

Immigrazione: Sap, terroristi coinvolti? Lo diciamo da tempo (ANSA) - ROMA, 4 GIU - "Il prefetto Pansa sostiene oggi quel che noi diciamo da almeno un anno, ricevendo in cambio spesso accuse strumentali di partigianeria politica. Le organizzazioni terroristiche non solo sono coinvolte nel traffico di migranti, ma i terroristi stessi utilizzano i barconi per arrivare in Italia e in Europa. Questo allarme è stato lanciato da tempo dai servizi segreti di mezzo mondo". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap. 

"Crediamo che per ovvie ragioni in passato - rileva Tonelli - il capo della polizia abbia mostrato maggior cautela perché eravamo in piena polemica 'mare nostrum' e bisognava assecondare gli indirizzi governativi. Siamo convinti che le dichiarazioni di Pansa abbiano oggi soprattutto una funzione preventiva perché crediamo che ci saranno presto novità sul fronte immigrazione e terrorismo". (ANSA) 

Pansa, sospetto terroristi coinvolti traffico migranti (ANSA) - ROMA, 4 GIU - "L'anno scorso e nei primi mesi di quest'anno non si avevano segnali, mentre negli ultimi tempi si hanno elementi di sospetto per ritenere che organizzazioni terroristiche operanti in Libia siano coinvolte nella gestione del traffico di migranti". Lo ha detto il capo della polizia, Alessandro Pansa, in audizione alla prima Commissione della Camera. A differenza dei mesi scorsi, ha spiegato successivamente il capo della Polizia, "abbiamo oggi dei sospetti che ci possa essere in Libia il coinvolgimento del terrorismo e, soprattutto, uno sfruttamento economico da parte loro del traffico di migranti". "Non abbiamo però - ha aggiunto - ad oggi alcun elemento per dire che terroristi si imbarcano o vengono mandati in Italia". Pansa ha poi ribadito che "è evidente che non possiamo escluderlo, visto che il flusso è enorme. 

Il rischio dunque esiste ma non esiste alcun riscontro ad oggi". Dall'analisi di intelligence ed investigatori, ha proseguito, "risulta che, per quel che riguarda l'Isis, fa la chiamata a sé, in Siria o in Libia. Non manda i combattenti verso il nostro territorio. 

Questo risulta". E dunque, "il sospetto principale - conclude - è che in questi territori, Libia ma anche Eritrea, i gruppi terroristi possano sfruttare il traffico di migranti a fini economici, per poi finanziare quello che vogliono. Si tratta di un sospetto, di cui non abbiamo riscontri". 

(ANSA)