Roma, 20 luglio 2015

 

 

Il silenzio sugli innocenti

Editoriale del Segretario Generale

Nella totale indifferenza dei nostri vertici purtroppo si allunga la lista delle vittime di una silente strage di innocenti.

Alcuni giorni orsono l’agente Tommaso Socci, in forza al 7° Reparto Mobile di Bologna, si è suicidato ed il giorno dopo è toccato al collega Massimo Costanzo di Gorizia.

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono, in tal modo, già caduti 23 colleghi in divisa, di cui 14 solamente della Polizia di Stato.

Anni fa, per attirare l’attenzione sulla questione, raccogliemmo le firme in tutte le piazze del nostro paese, ma nessuno, tantomeno la nostra Amministrazione, ha tentato di capire e di arginare il fenomeno Non abbiamo ancora una assistenza psicologica adeguata e tantomeno una normativa di riferimento come gli altri Paesi.

Ci rifiutiamo di pensare che il fenomeno sia "normale" in quanto, secondo alcuni, il mal di vivere investe tutte le categorie e le fasce della nostra società.

Siamo certi, per contro, che il disagio patito dai singoli poliziotti a causa della peculiare natura del loro lavoro abbia un ruolo primario nel determinare queste tragedie.

I particolari urti di stress a cui siamo soggetti di certo non hanno una responsabilità secondaria e, se a questo accomuniamo il disagio patito a causa di una continua persecuzione "poliziotto-fobica", ci rendiamo conto che di normale non c'è proprio nulla.

Il Partito dell’Antipolizia congiuntamente a influenti gruppi presenti nel circuito mediatico e nel mondo istituzionale, armati di lente d’ingrandimento e dito puntato, incessantemente cercano di rappresentare chi indossa una divisa non come il paladino stereotipo della positività e del bene ma come l’orco cattivo reincarnazione di bruta negatività, Si entra in polizia e si viene sbattuti su una strada a migliaia di chilometri dalle proprie famiglie senza sostegni e riferimenti a fronteggiare i mali del mondo e non si è in alcun modo supportati.

Anzi, se qualcuno ci accusa ingiustamente i primi a doverci gettare alle ortiche sono proprio i nostri vertici. Meglio non sporcarsi le mani o rischiare di rovinarsi la carriera fronteggiando gli allergici alle divise intenti a scatenarsi e accanirsi contro i poliziotti di strada.

Poco conta, per quanto confortante sia il sostegno della brava gente di questo paese che ci colloca sempre al primo posto negli indici di gradimento, se poi Governo, Parlamento e il nostro palazzo ci perseguitano con farneticanti progetti di legge sulla tortura o sugli alfanumerici perché nel loro animo aleggia il convincimento che noi siamo delle bestie da utilizzare all’occorrenza ma da tenere alla catena e sotto frusta.

A tutti voi dico: sciacquatevi la bocca quando pensate a noi. Solo nella polizia di stato 6000 colleghi, l’anno scorso, sono finiti all’ospedale per difendere i deboli, salvaguardare la convivenza civile e far rispettare le elementari regole della nostra società.

Quando qualche poliziotto commette un errore è giusto che paghi nella misura in cui ha sbagliato ma è inaccettabile tollerare chi tenta di "sciacallare" sulla nostra pelle promuovendo assurde roboanti campagne mediatiche contro i poliziotti, come accadde per la pedata di un "cretino", soprattutto se si considera che era rivolta contro mascalzoni che per un intero pomeriggio armeggiarono mettendo a ferro e fuoco un quartiere di Roma.

Alla mia Amministrazione e ai nostri capi dico: i colleghi vanno sostenuti rispettati e non perseguitati, troppo facile guadagnare centinaia di migliaia di euro e firmare trasferimenti punitivi per un like o per un avviso di garanzia destinato all’archiviazione.

Troppo facile armarsi di solerzia per preservarsi la carriera tagliando gli organici e facendo diminuire i livelli di sicurezza, chiudere uffici, comprimere le poche possibilità e i diritti dei poliziotti come quello di essere aggregato senza costi per lo stato al fine di allattare il proprio figlio o di assistere un familiare malato o in stato di necessità.

Come vedete, non c’è nulla di "normale" ma troppo di tragico e di irresponsabile. Potrei continuare nella lista fino all’infinito per elencare le fonti del disagio e del malessere ma chi non ha voluto comprendere fino ad ora difficilmente potrà farlo con altre parole e forse l’unico modo per convertire gli scettici è quello di invitarli a salire sulla volante e di vivere da poliziotti per una settimana, anche se sono certo che un giorno sarà più che sufficiente per convincerli a non lasciarci più soli.

Nella nostra autonomia la vostra libertà

CONCORSONE: leggiamo insieme la graduatoria

È stata finalmente pubblicata la graduatoria del concorso da 7.563 posti per Vice Sovrintendenti e la lettura ad una prima occhiata appare piuttosto complessa poiché sono state stilate di fatto ben 18 graduatorie, ovvero 2 per ciascuna annualità dal 2004 al 2012. Proviamo a fare un po' di chiarezza.

I posti sono suddividi per categorie: 4.579 riservati agli Assistenti Capo e 2.984 agli Agenti/Assistenti con più di 4 anni di servizio.

La prima categoria citata ha diritto al rientro in sede, per gli altri dipenderà dai posti disponibili. Poiché ciascun candidato poteva concorrere per ogni annualità e categoria per la quale aveva diritto è stato inserito in ognuna delle graduatorie per le quali poteva concorrere. Ora ciascun candidato idoneo sarà dichiarato vincitore di una sola graduatoria e ciò avverrà al momento della accettazione della sede. La scelta sarà effettuata dal candidato in relazione alla propria massima convenienza in funzione del rientro in sede o della migliore annualità possibile.

Detto tanto oggi possiamo assicurare che chi nella graduatoria riservata agli Assistenti Capo si è classificato entro la 4579 posizione e per gli Agenti/Assistenti entro la 2.984 certamente sarà promosso. Rispettivamente i primi 284 e 122 hanno la certezza che avranno anzianità 2004, mentre gli altri dovranno attendere le relative accettazioni dei vincitori del concorso con posizione migliore. Si deve evidenziare che molti concorrenti risultano vincitori non solo per più annualità ma anche nelle due diverse categorie, pertanto le graduatorie slitteranno certamente.

Ad oggi si può con certezza sostenere che i primi 4.579 e 2.984 saranno promossi e con anzianità non inferiori a quella indicata nella tabella sottostante in relazione alla loro posizione in graduatoria.

Via D'Amelio, il SAP commemora con due giorni d'anticipo

Una delegazione del SAP, guidata dal Segretario Generale Gianni Tonelli e dal segretario provinciale di Palermo, Gaetano Maranzano, ha deposto nella mattinata del 17 Luglio una corona di fiori in Via D'amelio, luogo, 23 anni fa, dell'attentato in cui persero la vita Paolo Borsellino ed i cinque agenti della sua scorta.

L'iniziativa è stata volutamente anticipata di due giorni rispetto alla data effettiva della strage perche', citando lo stesso Tonelli "preferiamo dissociarci dalla commemorazione del 19 e, come dichiarato dai figli di Borsellino, puntiamo alla concretezza e non alle passerelle dell’antimafia di facciata".

Noi non dimentichiamo!

Convenzione TIM e blocco utenze, aggiornamenti

La battaglia del SAP continua a produrre risultati. Infatti, grazie ai nostri solleciti, il Dipartimento della p.s. ha ottenuto dal gestore telefonico la possibilità di far slittare al 25 agosto il termine per il pagamento fino a 200 euro. Entro quella stessa data, per i pagamenti pari o superiori a 200 euro sarà possibile chiedere La battaglia del SAP continua a produrre risultati. Infatti, grazie ai nostri solleciti, il Dipartimento della p.s. ha ottenuto dal gestore telefonico la possibilità di far slittare al 25 agosto il termine per il pagamento fino a 200 euro. Entro quella stessa data, per i pagamenti pari o superiori a 200 euro sarà possibile chiedere