Roma, 31 luglio 2015

 

Concorsone: 2.800 Sovrintendenti alle ortiche

Una BOIATA pazzesca, il SAP si batterà per il rientro a casa

Editoriale del Segretario Generale

Sono molti i problemi che stanno fiorendo dalla compostiera del cosiddetto "Concorsone".

Non a caso, dopo la nostra mobilitazione della scorsa settimana assieme a Coisp e Consap, il Dipartimento ha convocato una riunione per il 4 agosto dove sarà trattata una delle questioni più rilevanti che abbiamo posto al centro del nostro pacchetto rivendicativo e che più volte, anche nel recente passato, abbiamo portato all’attenzione dei "superiori" uffici del Viminale.

Ci riferiamo, in particolar modo, alla condizione di 2.800 colleghi che diventeranno Sovrintendenti e per i quali non è previsto il mantenimento della sede, ma anzi il trasferimento in varie parti d’Italia. La cosa vergognosa e assurda è che il vuoto di organico che dovrebbe giustificare questo "sacrificio" si è venuto a determinare per (non) scelte decisive operate con coscienza e volontà dall’Amministrazione.

Come tutti sappiamo, in Polizia mancano 23.000 ufficiali di polizia giudiziaria. Se a questo numero sottraiamo il 60% dei neo promossi con garanzia di sede, portiamo la vacanza a 19.000 unità. È accettabile, secondo voi, che le disfunzioni di scelte scellerate dei vertici debbano essere "scaricate" sui rimanenti 2800 appartenenti alla fascia del 40% residua ??????

Per capirci meglio:

dopo aver impedito per un decennio a colleghe e colleghi di esercitare il diritto ad una ad una progressione di carriera, oggi, si pretenderebbe di consentirla in cambio del sacrificio al trasferimento.

Ancora più chiari:

è accettabile chiedere, a poliziotti che hanno impiegato 18 anni per tornare a Taranto e 20 anni per arrivare a Brindisi, di tirare fuori le valigie e ripartire? Che senso ha entrare in polizia a 25 anni, fare servizio per 20 anni Milano o Torino, arrivare poi finalmente a casa e, dopo 9 anni in sede, in un contesto di inerzia "concorsuale" colpevole e ingiustificata dell'Amministrazione, ritrovarsi a 54 anni nella condizione di scegliere tra esercitare il diritto a migliorare la propria condizione dal punto di vista economico e di carriera tornando a Milano oppure rifiutare il grado?

La questione non ha senso anche sotto un altro delicato profilo, se si considera che oggi ormai, sull'altare della spending review, ci stanno "tagliando" anche l'aria che respiriamo: mancano soldi per le divise, per le macchine, per gli stipendi, per la formazione, ecc. ..... e, nonostante ciò, vorrebbero trasferire fuori casa 2.800 colleghi pagando loro la legge 100, cioè circa 500 euro a testa mensili?

Come è possibile pensare di dover sprecare così impunemente soldi pubblici? Possiamo consentire che gli effetti nefasti dell'inerzia colpevole della nostra Amministrazione si scarichino sui 2800 Poliziotti vincitori di concorso quale ringraziamento per una vita di sacrifici?

Con la stessa determinazione che ci ha portato in piazza del Viminale lo scorso 23 luglio assieme al COISP e alla CONSAP, ci prepariamo ad affrontare la riunione del 4 agosto e, se servirà, porteremo nuovamente la nostra protesta in piazza e in Parlamento. Soprattutto, porteremo la questione alla Corte dei Conti perchè non si gioca così con la vita delle persone e non si possono sprecare impunemente le risorse della comunità.

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'

Delocalizzazione servizi di Polizia Stradale, NO a rigidita' da parte dell'Amministrazione

La Direzione Centrale per le Specialità ha proposto la modifica di alcuni punti della regolamentazione dell’istituto che prevede la possibilità di svolgere vigilanza stradale facendo partire le pattuglie da un ufficio diverso da quello di appartenenza: gli operatori interessati andrebbero gestiti amministrativamente dal Reparto in cui sono in forza, anche per l’inserimento nell’ordine di servizio, l’autorizzazione e ratifica dello straordinario nonché per l’applicazione del trattamento del vitto (gratuità per status di sede disagiata, erogazione di ticket, fruizione di convenzioni, ecc …) Se ne è parlato in una recente riunione al Dipartimento alla quale, per il SAP, hanno preso parte il Segretario Nazionale Michele Dressadore e il Vice Presidente Nazionale Rosario Indelicato.

Il nostro Sindacato ha chiesto buon senso nell'applicazione di questa prassi, trovando inspiegabili rigidità. Soprattuto sul vitto. Ma non solo.

Sul nostro sito www.sap-nazionale.org abbiamo pubblicato (area news) un resoconto integrale. La nostra battaglia non finisce qui!

Milano, SAP: vicenda motociclista dimostra che servono occhi elettronici ovunque (lancio AGENPARL)

(AGENPARL) – Roma, 29 lug – "Se la polizia di New York si è dotata recentemente di 5.000 telecamere di ultima generazione, il motivo è evidente.

Ed è altrettanto chiaro che occorre procedere velocemente e a tappe forzate, come sosteniamo da tempo, verso la telecamerizzazione di operatori, automezzi e uffici per tutelare al meglio sia le forze di polizia e sia i cittadini onesti. E’ emblematico, da questo punto di vista, il caso del motociclista milanese che, nel 2011, aveva accusato due poliziotti di averlo fermato e picchiato senza motivo. I miei colleghi sono ovviamente finiti sotto processo e ovviamente hanno anche avuto problemi disciplinari. Dopo 4 anni, però, la verità è emersa grazie ad alcune telecamere presenti dove sarebbe avvenuto il presunto pestaggio: si è dimostrato senza dubbio alcuno che il motociclista aveva mentito e anche il giudice lo ha riconos-ciuto. I miei colleghi, pertanto, sono stati assolti e l’accusatore è stato denunciato per calunnia".

Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap. "Questo fatto è emblematico, dimostra che il codice identificativo non serve a nulla se non ad intorbidire la verità e che le telecamere possono risolvere in un solo colpo tutti i problemi di trasparenza. E’ da chiedersi, purtroppo, perché qualcuno non le vuole, perché i sostenitori del partito dell’Antipolizia e degli allergici alle divise insistano sui numeretti. La risposta è semplice: si vogliono tutelare delinquenti e violenti. Per questo, da anni, portiamo avanti la battaglia delle Spy Pen che ottenuto come risultato il fatto di smuovere il Viminale e far avviare una telecamerizzazione di alcuni nostri reparti. Ma bisogna accelerare perché siamo stufi di finire ogni giorno sul banco degli imputati: la giustizia si può avere solo con la verità e la verità oggi non può prescindere dagli occhi elettronici che certificano ogni respiro e ogni comportamento".

"In mutande contro l'Isis, non abbiamo neanche i pantaloni" (stralcio intervista a Intelligonews)

30 luglio 2015 - "Andremo a combattere l’Isis in mutande perché non abbiamo più pantaloni".

Il duro j’accuse arriva da Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, il giorno dell’allarme terrorismo su Roma in vista del Giubileo straordinario rilanciato dal sindaco Marino.

Nella conversazione con Intelligonews alza il velo sulla polvere degli armadi semivuoti dei poliziotti e la contrappone a quella di Montecitorio, la cui rimozione costa milioni di euro ai cittadini. Il Giubileo straordinario è alle porte, la minaccia di attentati Isis concreta e il sindaco Marino dice che da solo non può difendere Roma. C’è chi lo considera un atteggiamento un po’ pilatesco.

Da addetto ai lavori, lei che ne pensa?

«Fossi stato il sindaco avrei fatto la stessa cosa.

Mi trovo in disaccordo con Marino nella maggiorparte dei casi, ma stavolta dico che ha ragione perché la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica è delle autorità nazionali e cioè ministro dell’Interno e governo. Una scelta in verità l’hanno già fatta, ovvero quella di non mettere la sicurezza tra le priorità del Paese.

E lo dimostra la bufala dell’arruolamento straordinario di 2500 persone: una emerita patacca».

Perche?

«Subito dopo i fatti di Charlie Hebdo not abbiamo chiesto al governo un piano straordinario the passava dall'arruolamento di 2500 idonei non vincitori di concorso e gia in graduatoria, allo sblocco del turn over al potenziamento dell'attivita di formazione con un corso antiterrorismo focalizzato suile nuove emergenze, vedi

Risultato: it turn over non 6 stato sbloccato, it governo ha fatto campagna elettorale con la promessa dell'inserimento a ruolo di 2500 operatori di polizia, ora dice che lo fare a ottobre ma finora a tutto un bel piano di intend.

In piu faccio notare che quand'anche a ottobre la promessa diventasse realta, i ragazzi devono affrontare un anno di corso formativo e quindi uscirebbero a ottobre 2016, cioe a Giubileo finito.

Mentre tutti sappiano che quelli strategici sono i primi mesi, a meno che quelli dell'Isis non decidano di mettere una bombs sul finire dell'evento».

Leggi l'intervista completa su www.sap-nazionale.org, area news