Roma, 14 settembre 2015
Giù la maschera!
Riordino e Ruolo Direttivo Speciale
Editoriale del Segretario Generale
Sul Riordino delle Carriere e sull’attuazione del Ruolo Direttivo Speciale è ora di gettare la maschera.
La deve gettare soprattutto il Siulp e ciò che resta della
consorteria perché i colleghi devono capire da che parte stanno questi sindacati.
La questione è semplice.
Prima di qualsiasi Riordino delle Carriere occorre provvedere, soprattutto per una parità di trattamento con le altre Forze dell’Ordine ad abrogare l’art. 1, comma 261, della legge 266/2005 e quindi a dare concretizzazione al Ruolo Direttivo Speciale previsto dall’art. 14 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334 oltre a coprire totalmente il vuoto di quattordicimila Ispettori e tremila Sovrintendenti.
SAP, COISP e CONSAP lo hanno ribadito con una lettera al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia, pubblicata tra le news del nostro sito internet.
Si tratta di una questione sostanziale perché da quindici
anni viene negato a migliaia di appartenenti alla Polizia di Stato, che
rivestono la qualifica apicale del Ruolo degli Ispettori, di proseguire il
percorso di carriera in un Ruolo, quello Direttivo Speciale, che avrebbe
loro garantito quel giusto riconoscimento della professionalità espressa in anni
di servizio sovente spesi a sostituire, egregiamente, quei Direttivi di cui sono
i più diretti collaboratori.
L’attuazione del Ruolo Direttivo Speciale è un primo, ineludibile tassello
per aprire finalmente la carriera alla base e dalla base, come previsto
dallo spirito originario della proposta SAP del 1988. Non è una questione che
interessa solo i Sostituti Commissari e il loro accesso al Ruolo Direttivo, ma
tutti i colleghi perché – una volta stappato il contenitore – si creeranno i
presupposti per il Ruolo unico Agenti – Assistenti – Sovrintendenti e per il
transito dei Sovrintendenti nel Ruolo Ispettori, senza contare la
dirigenzializzazione dei Funzionari e la possibilità di elevarli al pari
della carriera prefettizia e diplomatica: ciò che non abbiamo mai ottenuto
neppure tirandolo per i capelli possiamo riusciamo ad averlo spingendo per i
piedi realizzando la questione coi Sostituti Commissari!
Per questo chiediamo a quel che resta della consorteria di gettare la maschera,
di sostenerci in questa battaglia, di far capire ai colleghi da che parte
stanno. State sereni, non lo faranno.
Si limiteranno a comunicati di facciata per poi, nelle sedi
ministeriali, spingere per fermare l’attuazione del Ruolo Direttivo Speciale,
come hanno sempre fatto. Del resto, in questi mesi di "caccia alle tessere",
la loro campagna sarà quella di dare per "fatto" un Riordino delle carriere che
in questo momento è un tratto di penna in una legge delega, una magnifica
idea che per essere attuata ha bisogno di risorse e non di chiacchiere mentre
per contro la stessa legge in cui è inserita la delega dispone che la riforma
debba essere fatta senza oneri ulteriori per la finanza pubblica (?????????).
Nessuno però dimentica che nel passato recente (2006) è stato bocciato un
Riordino finanziato – e voluto dal SAP – per intervento oppositivo della odierna
consorteria, con 960 milioni di euro; come si fa oggi a far credere che sia
possibile una Riforma dei ruoli e della qualifiche, in un momento in cui le
risorse pubbliche sono quello che sono e dove, soprattutto, i decreti attuativi
non devono produrre nuove spese. Lo dice chiaramente l’articolo 18 della delega
a cui fa riferimento il comma 1, lettera A, punto 3 dell’articolo 7:
"Dall’attuazione della presente legge e dei decreti legislativi da essa previsti
non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".
Con che cosa riordiniamo, con nuovi tagli ai presidi, agli organici, agli straordinari, ai mezzi e alle divise? Chiudendo 400 uffici di polizia e diminuendo l'organico operativo ad ottantamila uomini?
Il Riordino delle carriere targato consorteria ci appare una "patacca" che si deve autofinanziare, un biglietto della lotteria per chi è ancora convinto che i colleghi siano degli sprovveduti!
Meditate colleghi e tenete gli occhi aperti.
Giù la maschera!
Nella nostra autonomia la vostra libertà
Consiglio Generale SAP a Rimini
Si svolgerà a Rimini, dal 16 al 18 settembre, una intensa tre giorni di riunione del Consiglio Generale del Sindacato Autonomo di Polizia.
Tutti i nostri quadri si ritroveranno per confrontarsi sulle sfide che attendono il comparto sicurezza nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, decidendo assieme le strade e le battaglie da intraprendere.
Nelle giornate del 16 e 17 settembre, inoltre, si svolgerà un
corso/seminario di formazione professionale con esperti e docenti qualificati.
Ne riferiremo sul nostro sito e sui prossimi Flash.
Chiusura 23 questure e prefetture, il sap (e solo il sap!) non ci sta
Si è tenuta nei giorni scorsi presso il Dipartimento della P.S. una riunione presieduta dal Vice Capo della Polizia, Dr. Matteo Piantedosi, in merito alla riorganizzazione del Ministero dell'Interno; per il SAP era presente il Presidente Nazionale Stefano Paoloni.
Il progetto presentato è stato fortemente criticato dal SAP poiché ciò che più lo caratterizza riguarda la chiusura di circa 23 Questure e Prefetture, mentre per contro sarà prevista semplicemente una timida rivisitazione delle Direzioni Centrali dove le funzioni dell'attuale Ufficio Centrale Interforze per la sicurezza personale dovrebbe confluire nell'Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia.
Ancora una volta si intende tagliare sui presidi territoriali e non sulla elefantiaca macchina burocratica centrale.
Nulla è stato detto su quale sarà il modello di sicurezza che verrà attuato nelle 23 province che non avranno più la Questura.
Le timide assicurazioni che non vi saranno riduzioni organiche ne taglio di posti di funzione non ci convincono e non appaiono coerenti con il nuovo modello proposto dal Regolamento in discussione. Oltre a tutto ciò abbiamo evidenziato che questo progetto di riorganizzazione, se non rivisto radicalmente, sarà ancora una volta una occasione persa per una riforma seria e concreta del sistema sicurezza. La nostra proposta è stata quella di provvedere alla unificazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con il Dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e della difesa civile.
Attinenza di competenza e responsabilità sono evidenti e pertanto ci appare insensato non provvedere ad un accorpamento che porti ad una maggiore efficienza e ad importanti risparmi di spesa. Inoltre, in considerazione del fatto che nei Decreti attuativi di riforma della P.A. e' previsto anche l'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con altra Forza di Polizia, il non avere previsto nel Regolamento la possibilità che le funzioni attualmente svolte dal Corpo Forestale siano contemplate tra le prerogative del Dipartimento della P.S. diminuisca le possibilità di un reale accorpamento con la Polizia di Stato. La nostra richiesta è stata quella di rivedere in tal senso i regolamento in modo che il Corpo Forestale non segua un percorso di militarizzazione ma trovi la sua naturale collocazione in una amministrazione civile che delle Specialità e delle specializzazioni ne ha sempre fatto vanto e lustro.
Elenco delle citta' dove saranno accorpate Questure e Prefetture (tra parentesi le sedi accorpate)
L'Aquila (Teramo)
Pescara (Chieti)
Catanzaro (Vibo Valentia)
Avellino (Benevento)
Parma (Piacenza)
Udine (Pordenone)
Viterbo (Rieti)
Imperia (Savona)
Bergamo (Sondrio)
Mantova (Cremona)
Como (Lecco)
Pavia (Lodi)
Ascoli Piceno (Fermo)
Campobasso (Isernia)
Alessandria (Asti)
Novara (Verbano Cusio Ossola)
Vercelli (Biella)
Nuoro (Oristano)
Caltanissetta (Enna)
Lucca (Massa Carrara)
Pistoia (Prato)
Padova (Rovigo)
Treviso (Belluno)
Assegnazione sedi Concorsone Sovrintendenti: nessun allarmismo
La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha diffuso un "avviso urgente" relativo alle procedure di assegnazione dei vincitori del Concorso per 7.563 Sovrintendenti e all’istituzione di un portale informatico dedicato che consente di comunicare – si legge nella circolare pubblicata sul nostro sito internet, area news – "le preferenze di sede ai fini delle assegnazioni". Naturalmente la notizia, veicolata con asettica partigianeria dai sindacati della consorteria, ha scatenato tra i colleghi interessati un po’ di preoccupazione. Vogliamo ribadirlo: NESSUN ALLARMISMO. La posizione del Dipartimento non cambia e, pertanto, invitiamo tutti i vincitori a indicare come preferenze nelle assegnazioni la propria sede di servizio. Qualcuno sta cercando di oscurare la vittoria del SAP sul mantenimento della sede, ma si tratta di tentativi puerili che non andranno da nessuna parte!!!
Formazione allievi, il governo "taglia" i corsi e manda i neo agenti allo sbaraglio
Il 195 Corso di formazione Allievi Agenti che partirà il prossimo primo ottobre – ne abbiamo data notizia in tempo rale sul nostro sito internet - prevede un primo periodo di formazione di appena 8 mesi e uno pseudo periodo di applicazione pratica che, nei fatti, renderà operativi i neo colleghi già dal primo giugno 2016. Un tema delicatissimo quello della formazione e infatti abbiamo immediatamente chiesto un esame congiunto. In buona sostanza, i giovani Poliziotti vengono mandati allo sbaraglio per essere impiegati, forse, soltanto negli ultimi mesi del Giubileo.
Il corso di formazione, come previsto, deve durare un anno e non ci si venga a dire che il "periodo di applicazione pratica" fa parte della formazione perche' i colleghi saranno impiegati, come gia' avvenuto in passato, per veri compiti di polizia, in volante come nei posti fissi o in ordine pubblico. Di che cosa parliamo? Non prendiamoci per i fondelli! Serve un corso di formazione serio, come quello proposto da nostri formatori e istruttori per contrastare il terrorismo (C.A.T.), che abbiamo lanciato con forza nei mesi scorsi - all'indomani dell'attentato di Charlie Hebdo - e che torniamo a proporre: spesso ai nostri Allievi non viene fornita un’adeguata formazione nell'utilizzo delle armi e non svolgono corsi di guida operativa, non si prova neppure una frenata su terreno bagnato!
Il Governo e il nostro Ministero dovevano pensarci prima, noi già dallo scorso fine anno abbiamo invaso la Presidenza del Consiglio con le nostre cartoline contenenti i 6 punti per garantire maggior sicurezza proprio in vista di Expo e del Giubileo. Si continua dunque con una politica per la sicurezza che appare schizofrenica e improvvisata.
Sulla formazione non intendiamo fare sconti.
Perché i gap formativi incidono direttamente sulla sicurezza dei colleghi e del loro operatori!!!