Roma, 21 settembre 2015
IL TIRCHIO SPRECONE
Concorso esterno per Ispettori: la denuncia del SAP
Editoriale del Segretario Generale
Il quotidiano on line Huffington Post (Gruppo Espresso/Repubblica) ha ospitato nei giorni scorsi una lettera del SAP al Premier Matteo Renzi relativa all'ormai prossimo concorso pubblico esterno per 320 Ispettori.
Non si sono chiusi i bandi interni per Vice Sovrintendente e Vice Ispettore, si parla di Riordino delle carriere (senza soldi) e non si dà attuazione al Ruolo Speciale, i colleghi pagano sulla pelle viva i ritardi e le inefficienze della nostra Amministraziome negli ultimi dieci anni in termini di corsi, concorsi e formazione e questi che cosa si inventano?
Un concorso esterno per Ispettori che costerebbe ben 26 volte in più rispetto ad un analogo bando interno per lo stesso numero di posti!
Dimostri adesso il Presidente del Consiglio di essere attento, come dice e rivendica spesso, ai conti dello Stato!!!
Nella nostra autonomia la vostra libertà.
LA LETTERA DEL SAP AL PREMIER RENZI
Signor Presidente del Consiglio,
con la presente voglio metterLa al corrente di alcune decisioni che riguardano il Ministero dell’Interno, distintamente il Dipartimento della pubblica sicurezza, che incidono non poco sul bilancio dello Stato.
Voci di corridoio, infatti, affermano e confermano che entro fine anno sarà emanato un pubblico concorso per circa 320 Ispettori della Polizia di Stato.
Una notizia, questa, già carpita in ambienti ministeriali da settimane e che oggi rileviamo con maggiore insistenza ed energia.
Ci limitiamo a far notare sommessamente che, in un momento storico così delicato, dove le risorse pubbliche sono sempre meno, dove le politiche di spending review dispongono tagli e sacrifici (che noi Poliziotti viviamo sulla pelle ogni giorno), indire un pubblico concorso - esterno - per Ispettori di Polizia significa spendere inutilmente soldi che già sono limitati e contingentati.
Consapevoli della Sua sensibilità in materia, è appena il caso di ricordare che l’assunzione per pubblico concorso di 320 Ispettori comporterebbe un costo di circa 13 milioni di euro l’anno. In luogo del concorso esterno noi chiediamo un concorso interno che, se fosse sempre per 320 posti, costerebbe appena mezzo milione di euro l’anno. 13 milioni contro mezzo milione, parliamo di una spesa di 26 volte superiore! Se invece, utilizzando tutti i 13 milioni, si volesse bandire un concorso interno per un numero molto più alto di posti, potremmo "sfornare" con la stessa spesa oltre 8.000 Ispettori!
Voglio anche rammentare che è tuttora in svolgimento un concorso interno per 1.400 Ispettori di Polizia.
Pure in questo caso, per accrescere il numero di ufficiali di polizia giudiziaria fondamentali per l’intelligence e le indagini, è opportuno "allargare" la platea a tutti idonei, come abbiamo più volte già chiesto.
Come sa non sono tenero nei confronti dell’azione del Governo da Lei presieduto in materia di sicurezza perché, proseguendo un percorso di tagli e ridimensionamenti avviato dai precedenti Esecutivi, anche nel 2015 abbiamo patito la falce della spending review in materia di riduzione degli organici – le 2.500 assunzioni annunciate non compensano le carenze di organico di 18.000 unità, sono semplicemente in linea col turn over al 55% e soprattutto i nuovi agenti arriveranno solo a fine Giubileo -, il taglio degli uffici e dei presidi, il vestiario di servizio insufficiente che costringe le donne e gli uomini in divisa a comprarsi a proprie spese parti dell’uniforme, la compressione degli aggiornamenti professionali: i nostri migliori uomini non hanno più modo di formarsi alla scuola investigativa (Polgai) di Brescia e solo un operatore su 10 ha svolto il previsto corso di controllo del territorio a Pescara.
Sono esempi, ma potrei proseguire. Dopo l’attentato di Charlie Hebdo, col pericolo terrorismo alle porte e con l’emergenza profughi destinata a crescere, senza contare i consueti, "ordinari" problemi di ordine e sicurezza pubblica, ritengo che esistano motivi di necessità ed urgenza per posticipare i concorsi pubblici nella Polizia di Stato, con l’esclusione di quelli relativi all’accesso nelle qualifiche iniziali che, anzi, vanno incrementati cercando di superare la barriera del turn over al 55%.
Valorizziamo, invece, le professionalità già presenti nella Polizia di Stato, sblocchiamo i concorsi interni fermi da un decennio, diamo ai nostri operatori, molti dei quali diplomati e laureati, la possibilità di poter crescere e servire al meglio il proprio Paese. Tutto questo risparmiando fior di risorse pubbliche, senza buttare via altri soldi.
Sull’altare della spending review abbiamo sacrificato tutto, non sacrifichiamo adesso il buon senso.
Gianni Tonelli
Consiglio Generale SAP e corso di formazione quadri a Rimini
Una tre giorni intensa e altamente qualificata. Circa 300
quadri nazionali e provinciali si sono ritrovati a Rimini nei giorni scorsi per
vivere una full immersion fatta di formazione altamente professionalizzante,
con una particolare attenzione alla preparazione psicologica e all'utilizzo
delle nuove tecnologie.
Il tutto inserito nella cornice di una partecipata e appassionata riunione del
Consiglio Generale Nazionale dove molti colleghi e tanti protagonisti del nostro
Sindacato hanno avuto modo di prendere la parola e di vivere uno straordinario
momento di democrazia interna. Le prossime settimane ci vedranno ancora
protagonisti su importanti battaglie, a partire dal contratto di lavoro.
Questo è uno degli obiettivi primari del SAP che il Consiglio Generale ha
approvato all'unanimità.
Un SIndacato Autonomo di Polizia forte, coeso e determinatissimo, libero oggi più che mai da zavorre e condizionamenti.
Sempre più orgogliosi di essere SAP!!!
5.000 assunzioni… e 10.000 pensionamenti!!!
In risposta alla nota ufficiale del sindacato unitario che parla di 5.000 assunzioni e rivendica addirittura tale risultato, siamo stati costretti a redigere un documento che spiega nei dettagli la "patacca" targata Siulp. Non è la prima e non sarà l’ultima. Il documento è disponibile sul nostro sito e sui social.
Sicurezza urbana, NO ai codici identificati di reparto!
SICUREZZA: SAP, NO A CODICI IDENTIFICATIVI PER POLIZIOTTI =
«Un anno fa - dice Tonelli - abbiamo presentato le nostre proposte per l'ordine pubblico in una conferenza stampa al Senato alla presenza di parlamentari di tutti i partiti, dal Pd alla Lega. Abbiamo poi fatto un tour della legalità in Valdisusa per illustrare il nostro progetto addirittura all'ala più dialogante del movimento No Tav».
«Sanzionare chi va in giro travisato alle manifestazioni è un primo, importante
passo che accoglie le nostre proposte. Il codice identificativo, invece, è
inaccettabile. La strada da percorrere oggi, grazie alle moderne tecnologie, è
quella delle telecamere che vogliamo ovunque: sulle nostre divise, sulle nostre
volanti e nei nostri uffici.
Lo chiediamo con la nostra campagna 'Spy pen' da 3 anni. Noi non abbiamo nulla da temere dalle telecamere, ad avere paura purtroppo sono i violenti e i devastatori di città assieme ai loro sodali del partito dell'antipolizia e degli allergici alle divise che trova, purtroppo, consenso anche nel mondo politico e istituzionale», conclude Tonelli. (Sin/AdnKronos)
Sicurezza: bozza di arresto differito per mascherati a cortei
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Sarà possibile applicare l'arresto differito a chi
partecipa ai cortei con il volto travisato.
Lo prevede il Dl sulla sicurezza urbana nella parte dedicata alle manifestazioni pubbliche. Oltre ad introdurre il codice identificativo di reparto per le forze dell'ordine impegnate in ordine pubblico, il testo dispone la possibilità - come già avviene oggi per i violenti negli stadi - di arrestare nelle 48 ore successive chi si rende responsabile di violenze di piazza e chi partecipa ai cortei con il volto mascherato. (Ansa)
Porto d'armi per difesa personale per tutti i Poliziotti
Si chiude una lunga vicenda che il SAP da anni segue e supporta. Il riferimento è alla licenza di porto d'armi per difesa personale per gli appartenenti alle Forze di Polizia. Infatti, il Consiglio Superiore di Sanità ha finalmente espresso parere favorevole - dopo 17 anni dal D.M 28 aprile 1998! - alla pianificazione del criterio di presunzione del possesso di idoneità psico-fisica per il rilancio di licenze in materia di porto d'armi sia per agenti che per ufficiali di pubblica sicurezza. Una buona notizia che sana una sperequazione da sempre esistente in Polizia coi Funzionari. Il decreto di modifica - ci informa il Dipartimento - è ora alla firma del Ministero della Salute.
Profughi alle porte, ma non abbiamo uomini per controllare le frontiere
Non abbiamo uomini per la frontiera del Brennero, non abbiamo operatori per le frontiere est da cui nei prossimi giorni e nelle prossime settimane rischiamo una vera e propria invasione di profughi a causa della "chiusura" dell'Ungheria e delle limitazioni al trattato di Schengen decise da molti paesi, come la Germania.
Il SAP in questo periodo è in prima linea, su vari media (rassegna stampa completa sul nostro sito), per denunciare questo pericolo soprattutto in relazione alla carenza di uomini e mezzi. Non siamo infatti in grado di garantire il controllo delle frontiere e non ci sono agenti da aggregare se non sottraendoli ad altri importanti servizi.Con 18.000 operatori di Polizia in meno e con appena 1.000
nuove assunzioni a fronte di 2.000 pensionamenti, la situazione rischia di
diventare drammatica e ingestibile per il personale che deve far fronte a questa
emergenza.
La nostra denuncia prosegue e proseguirà senza tregua!