Roma, 28 settembre 2015

 

CONTRATTO,
TUTTI IN PIAZZA

Manifestazione a Roma il 15 ottobre, in Piazza Montecitorio

Editoriale del Segretario Generale

E’ ora di scendere in piazza. Stavolta dovremo essere tanti. E dovremo essere arrabbiati.
Manifesteremo per il nostro Contratto di lavoro, per chiedere al Governo un parziale rimborso degli anni di blocco contrattuale e un aumento netto mensile degno di questo nome. La manifestazione è stata indetta SAP, COISP, CONSAP, SAPPE, SAPAF, CONAPO, COTIPOL, Gruppo Facebook "Siamo tutti cretini" e Gruppo Facebook "Blocco stipendiale e assegno di funzione". La manifestazione è soprattutto aperta: attendiamo infatti l’adesione di tutti i colleghi, di tutti i sindacati e le associazioni del Comparto Sicurezza e dei Vigili del Fuoco, oltre a quella di tutti gli organismi di rappresentanza civili e militari.

Le questioni sono note, ma è bene riepilogarle. La Corte Costituzionale in maniera lapidaria ha dichiarato che il blocco dei trattamenti economici del pubblico è illegittimo, significando che indebitamente sono stati sottratti alle famiglie dei dipendenti pubblici ingenti somme di denaro attraverso il blocco dei contratti.

Dal 29 luglio il Governo dovrà iniziare a corrisponderci ciò che è stato illegittimamente sottratto!!!

Comprendiamo, anche se non condividiamo, le motivazioni per le quali la Corte Costituzionale non abbia disposto la restituzione del maltolto al fine di non far saltare il banco della finanza pubblica. Ciò non significa che come scelta politica non sia doveroso provvedere a indennizzare questo danno ingiustamente cagionato.
Ciò che le donne e gli uomini in divisa del Comparto Sicurezza e dei Vigili del Fuoco chiedono è che si provveda a stanziare nella Legge di Stabilità, attualmente in elaborazione, le somme necessarie per corrispondere una "una tantum" che possa risarcire almeno il 25% di quello che è stato scippato illegittimamente, partendo dalla qualifica di Agente con la cifra netta di 1.500 euro netti.

Parimenti chiediamo che il Governo posti nella stessa Legge di Stabilità le risorse necessarie per un contratto dignitoso per i Servitori dello Stato. Comprendiamo le difficoltà dovute alla crisi economica e le esigenze di risanamento della finanza pubblica e pertanto non intendiamo presentare proposte demagogiche, ma riteniamo non sia possibile scendere al di sotto del minimo storico dei nostri contratti di lavoro. Ipotizzare poco più di 60 euro netti per un agente in relazione ad un contratto biennale è forse troppo? Col medesimo rapporto economico, in un contratto triennale come previsto, si dovrà partire dalla cifra di 100 euro netti.

Chiediamo 100 euro netti al mesi a partire dall’Agente, chiaramente a salire secondo la proporzione parametrale.

Non ci si venga a dire che si tratta di una richiesta esosa o non compatibile con lo stato delle pubbliche finanze perché il Governo se vuole – sottolineiamo: se vuole! – ha la possibilità di provvedere al recupero di gran parte delle somme necessarie procedendo con una operazione di giustizia sociale.

Sono state corrisposte negli ultimi anni somme di 80 euro al mese non alla famiglie, ma a singoli dipendenti pubblici o privati con un livello salariale fino 1.500 euro netti, senza sottoporre la fruizione di tale beneficio ad un quoziente familiare.

Questo ha determinato che una persona con lo stipendio di 1499 euro netti al mese percepirà gli 80 euro anche se coniuge di un alto funzionario, dirigente, libero professionista o affermato imprenditore che guadagna 5.000 euro al mese, mentre per converso un nostro collega sposato e con figli appena uscito dal corso e sbattuto a 1.000 km di distanza dalle proprie zone di origine, senza alcun sostegno della propria rete familiare, non percepirà tale benefit perché impiegato in servizi esterni continuativi che lo porteranno a sforare di pochi euro il limite anzidetto.

Ci chiediamo: sotto le false spoglie di un sostegno ai meno facoltosi, questa operazione degli 80 euro nasconde forse una manovra propagandistica – elettorale?
Chiediamo l’introduzione del quoziente familiare come paradigma per la fruizione degli 80 euro. Si recupereranno risorse importanti nella considerazione che l’intera manovra costi 8 miliardi di euro l’anno e soprattutto, ripetiamo, si realizzerà una fondamentale operazione di giustizia sociale.

I motivi di malessere dei nostri comparti sono infiniti e tra questi intendiamo segnalare all’opinione pubblica e al Governo che manifestiamo:

- contro la militarizzazione del Corpo Forestale che annulla esperienze e professionalità, spacciando per riforma una "riformicchia" che non porterà alcuna utilità al sistema sicurezza.

- contro i tagli alla Polizia Penitenziaria, al sistema giustizia e delle carceri per promuovere, in primis, l’istituzione di una Direzione Generale che riconduca a sé tutte le competenze del Corpo, ad oggi frammentate e spezzate in più articolazioni

- contro lo spreco continuo di denaro e gli ipotizzati tagli ad autopompe dei vigili del fuoco e volanti, salvaguardando invece poltrone e prebende. E’ necessario provvedere all’unificazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza con quello dei Vigili del Fuoco e all’unificazione dei comparti di contrattazione inserendo i Vigili del Fuoco nel "Comparto Sicurezza" con lo stesso trattamento delle forze di polizia ad ordinamento civile.

- contro gli inaccettabili i tagli agli uffici, al personale, alle divise, ai mezzi e alle strutture che hanno debilitato e ridotto al collasso la Polizia ed i Vigili del Fuoco e contro la inaccettabile inerzia del Dipartimento della p.s. che ancora non ha attuato la riforma del 2000 sulle carriere, con la quale era necessario istituire il Ruolo Speciale, e contro la mancata copertura delle vacanze organiche degli Ispettori e dei Sovrintendenti che contano oggi un vuoto di organico pari a 23.000 ufficiali di polizia giudiziaria.

Sono tanti i motivi per manifestare.
Il 15 ottobre scendi in piazza anche tu !!!

NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA’

CONCORSONE MINESTRONE

Si è svolto al Dipartimento nei giorni scorsi l’atteso incontro dedicato al concorso per 7.563 Vice Sovrintendenti. Per l’Amministrazione erano presenti il Direttore Centrale delle Risorse Umane Mazza, il Direttore del Servizio Agenti, Assistenti e Sovrintendenti Pagano, il Direttore dell’Ufficio Concorsi Dionisi e il Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Ricciardi.

La delegazione SAP era composta dal Segretario Generale Gianni Tonelli, dal Vice Presidente Nazionale Saro Indelicato e dal Segretario Provinciale di Palermo Gaetano Maranzano.

Sono state numerose le argomentazioni trattate e le questioni poste dal SAP. Le elenchiamo per punti:

1) il 28 settembre l’Amministrazione annuncerà l’avvio ufficiale della fase on line con una circolare dedicata che verrà ripetuta per tutti i 9 bandi relativi alle annualità. Nella stessa circolare saranno indicate le vacanze sui singoli territori.

2) Il 5 ottobre inizierà la valutazione per l’assegnazione alle sedi richieste. Per quel che riguarda l’assegnazione negli stessi Uffici per la medesima sede, la precedenza sarà attribuita al personale in servizio che già riveste la qualifica di Sovrintendente.
Un discorso che vale sia per i perdenti sede, come i colleghi del 25 Corso, sia per chi presta già servizio nella sede. Su questo il SAP ha insistito particolarmente, ottenendo rassicurazioni. Ovviamente non tutto il personale appartenente ai vecchi corsi per Sovrintendente potrà essere preso in considerazione nello stesso momento e le assegnazioni avverranno gradualmente, entro la quarta annualità.

3) Sempre per quel che riguarda le assegnazioni nei vari Uffici della provincia, ci sarà comunque una spalmatura a prescindere dalle disponibilità. Ad esempio, se a Firenze vi fossero 30 posti disponibili al Reparto Mobile e fossero 20 i vincitori di concorso, non tutti comunque finirebbero al predetto Reparto.
4) Come SAP abbiamo comunque chiesto e ribadito che le assegnazioni tengano conto delle specializzazioni, delle professionalità e delle competenze maturate. Questo ovviamente per non disperdere professionalità acquisite, per venire incontro alle esigenze dei colleghi e soprattutto per una questione di buona amministrazione. All’interno della stessa sede eventuali richieste relative allo stesso Ufficio saranno valutate con attenzione, anche se l’ultima parola spetterà al Dipartimento. Il SAP comunque vigilerà e controllerà ogni cosa.

5) Il 15 ottobre saranno pubblicate le destinazioni e gli uffici. Entro il 21 ottobre sarà possibile rinunciare.

6) Il 21 ottobre per coloro che accetteranno la sede inizierà la fase on line, sarà avviato al corso e verrà eliminato da tutte le altre graduatorie.

7) Le assenze relative al corso – che si svolgerà on line, in Istituto e in sede – non potranno essere superiori a 20 giorni. Chi supera questo limite partirà col primo corso successivo utile.

8) Il SAP ha chiesto di verificare la consistenza e il numero degli errori materiali. L’Amministrazione ha riferito che ci sono state 214 domande di riesame relative a titoli e riconoscimenti non inseriti e che ad oggi una cinquantina hanno avuto un riscontro positivo.

9) Altra questione che abbiamo sottolineato come SAP è quella del patentino di bilinguismo. Come è noto alcune in un primo tempo alcune Questure avevano sostenuto che si potesse presentare come titolo solo il patentino di categoria "C"

10) Per ovviare al problema delle password e delle mail non accessibili, per quel che riguarda la scelta delle destinazioni, saranno forniti strumenti alternativi alla procedura on line come email e fax. Su richiesta del SAP l’Amministrazione si è anche impegnata ad accelerare la procedura di settaggio e recupero password che oggi richiede almeno due mesi di tempo. Per converso, l’Amministrazione ha segnalato i frequentatori del primo corso relativo al 2004 affinché possa essere avviata da subito la fase di formazione on line (e-learning).

11) Queste le date di partenza dei corsi:

2004 - 21 ottobre 2015

2005 - 21 gennaio 2016

2006 - 26 febbraio 2016

2007 - 30 marzo 2016

2008 - 4 maggio 2016

2009 - 8 giugno 2016

2010 - 17 agosto 2016

2011 - 21 settembre 2016

2012 - 27 ottobre 2016

12) I colleghi promossi al Ruolo Sovrintendenti per merito straordinario successivamente all’anno per il quale hanno vinto il concorso non frequenteranno il relativo corso di formazione e sarà loro ricostruita la carriera.

13) Dopo 4 settimane nella sede di tirocinio ci sarà la nomina a Sovrintendente per decreto. La decorrenza giuridica dei 9 corsi farà capo alle annualità di riferimento. Per tutti invece la decorrenza economica corrisponderà alla fine del primo corso.

14) La fase in Istituto del primo e secondo corso si svolgerà a Spoleto.

Il SAP ha comunque sottolineato che questo concorsone minestrone, pieno di vizi, errori, ingiustizie e irragionevolezze, è stato concepito in uno stato di necessità causato unicamente dalla nostra Amministrazione che, per sua colpa, diversamente dalle altre Forze di Polizia, non ha provveduto a bandire concorsi annuali, maturando un enorme, ultradecennale ritardo.

Il personale così si è trovato nella condizione di non poter soddisfare le proprie legittime aspirazioni economiche e di carriera, compromettendo tra l’altro la funzionalità dell’Amministrazione perché, mai dimenticarlo, oggi contiamo una carenza di 23.000 ufficiali di polizia giudiziaria.

Qualsiasi aspetto o conseguenza negativa che verrà fuori da questo concorsone non potrà ricadere sul personale e l’Amministrazione ha l’obbligo e non solo morale di assecondare il più possibile le esigenze dei colleghi.

Concludiamo dicendo che nel corso della riunione abbiamo valutato come SAP alcuni aspetti relativi al concorsone che non possiamo non definire "inquietanti" e dei quali parleremo presto e in seguito dopo un’attenta e ponderata analisi.