Roma, 9 novembre 2015
Lacrime e sangue, ecco cosa ci aspetta
Editoriale del Segretario Generale
Nel 1940, con la seconda guerra mondiale ormai scoppiata,
Churchill forma un governo di unità nazionale e pronuncia un famoso discorso
alla nazione nel quale declama le note parole: "Nulla da offrire, se non sangue,
fatica, lacrime e sudore".
Oggi non siamo in guerra, non c’è un obiettivo nobile da conquistare come quello
di abbattere Adolf Hiter, eppure vogliono far pagare lacrime e sangue ai
poliziotti e ai cittadini con scellerati tagli alla sicurezza che siamo i soli a
denunciare con forza.
Qui si distrugge per distruggere, si parla di 6 euro netti di aumento per un agente che potrebbero diventare anche 3 o 4 euro.
Si parla di un riordinicchio delle carriere che si pensa di finanziare con 119 milioni e pochi altri euro che saranno ricavati per il 50 per cento da tagli agli organici e ai presidi. Mancano 45.000 operatori tra tutte le forze dell’ordine, 18.000/20.000 nella sola Polizia di Stato e chiuderanno anche 300/400 presidi per finanziare un riordinicchio che scontenterà tutti.
Vogliono farci abdicare alla nostra missione, farci passare per ‘mercenari’ promettendoci una riforma dei ruoli e delle qualifiche in cambio di tagli e ridimensionamenti. Avremo certamente i secondi, avremo sicuramente una fregatura per la riforma. Non lo diciamo noi, lo dicono i numeri.
Cifre e dati che le opposizioni parlamentari stanno tirando fuori analizzando la legge di stabilità. Sul proprio profilo Facebook Luigi di Maio del M5S ha fatto un resoconto complessivo dei tagli alle forze dell’ordine che ammontano a oltre 491 milioni di euro.
Ancor più approfondito e dettagliato uno studio della Lega Nord che offre uno spaccato inquietante: nel 2017 e nel 2018, secondo quanto si apprende dal bilancio previsionale dello Stato, i tagli arriveranno rispettivamente a 578 milioni di euro e a 626 milioni di euro, con uno "scarto di cassa" alla fine del triennio di 864 milioni di euro.
Avete capito, cari colleghi?
Questo significa non solo aumenti da fame nel prossimo contratto. Questo significa soprattutto mancate assunzioni, tagli agli organici, agli uffici, agli straordinari, alle indennità e forse ci aspettano anche altre brutte sorprese.
La situazione è drammatica, quello che ci dispiace soprattutto è la responsabilità del "fuoco amico", dei vertici del Viminale, del Dipartimento e dei vertici delle altre forze dell’ordine che sono acquiescenti. Un’acquiescenza colpevole ripagata con la mancata riforma e mancata unificazione dei corpi di polizia (con l’esclusione della Forestale) che ci sta portando al disastro e che ha l’obiettivo di mantenere incarichi e prebende, salvaguardando percorsi di carriera e privilegi. Ci troviamo di fronte a un Governo e un ministro dell’interno irresponsabili nei riguardi della comunità del Paese in materia di sicurezza e non solo. Si tratta di una responsabilità alla quale non possono sottrarsi. E’ già il tempo, infatti, di tirare una riga delle loro azioni e di fare una somma delle cose fatte. La politica della sicurezza non si può fare con le patacche. Un esempio per tutti è quello delle 2.500 assunzioni: nel 2015 i pensionati tra tutte le forze dell’ordine risultano essere 5.000 e così sarà nel 2016. Dunque, non avremo 2.500 poliziotti, carabinieri e finanzieri in più, ma 2.500 in meno!!! Recentemente in audizione parlamentare sia il premier Renzi che il ministro Alfano, oltre al Sottosegretario Minniti, hanno riferito che le cose vanno complessivamente bene, che le politiche della sicurezza sono adeguate alle sfide che ci attendono, che praticamente gli operatori delle forze dell’ordine sono gaudenti e appagati. Un paradiso tutto rosa e fiori, insomma. Ci mancano solo le houri, le vergini promesse ai martiri dell’Islam, così siamo a posto!!! Cari amici della consorteria, che "cazzo" intendete fare? Scusate il francesismo, ci venite a Pontassieve o meno? Scendete in piazza oppure no? Attendiamo risposta!
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA’
Tutti insieme a Pontassieve: lettera SAP-COISP-CONSAP a Siulp, Siap, Silp per la Cgil, Ugl Polizia e Uil
Assieme a COISP e CONSAP abbiamo scritto una lettera ai segretari generali di Siulp, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia e UilPs per chiedere loro, ancora una volta, di mobilitarsi tutti assieme contro la legge di stabilità. Anche i sindacati di polizia confederali sono stati costretti a tornare sulle proprie posizioni e a denunciare i tagli scellerati a cui andremo incontro. Avevamo chiesto loro di scendere in piazza a Roma il 15 ottobre, dove abbiamo portato 10.000 divise, ma ricevemmo una risposta a dir poco sgarbata.
Ora i nostri "amici" della consorteria annunciano la partecipazione alla manifestazione dei loro potentati confederali (Cgil, Cisl e Uil), ma tutto questo sarà utile per ottenere nuove risorse aggiuntive da destinare ai poliziotti, penalizzando il restante pubblico impiego?
Abbiamo moltissime perplessità in tal senso, ma abbiamo deciso di lanciare un ultimo appello. Ci siamo pertanto permessi di suggerire a Siulp, Siap e soci una certa coerenza rispetto alla strategia di quello che fu il "cartello": siccome ci siamo "lasciati" con la manifestazione ad Arcore sotto la casa dell'allora Premier Silvio Berlusconi, sarebbe giusto e opportuno proseguire con la stessa linea di lotta e mobilitazione.
Pertanto, abbiamo scritto loro in una lettera aperta pubblicata sul nostro sito internet, siamo pronti ad "abbracciarvi" di nuovo - esclusivamente nel superiore interesse dei colleghi - in quel di Pontassieve, dove ha la residenza l'attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Attendiamo cortese e urgente risposta, grazie!
Trasferimenti e assegnazioni sul territorio nazionale, tutti i NUMERI (insufficienti) del piano sicurezza legato al Giubileo
Si è svolta al Dipartimento, alla presenza del Vice Capo Vicario della Polizia Alessandro Marangoni, l’attesa e prevista riunione relativa alle problematiche del Giubileo.
Per il SAP hanno preso parte all’incontro, svoltosi nel
pomeriggio del 3 novembre, il Segretario Generale Gianni Tonelli e il Segretario
Provinciale Fabio Conestà.
Un dato è emerso subito, in linea con quanto da sempre denunciato dal nostro
Sindacato: i numeri annunciati in termini di rinforzo degli organici risultano
assolutamente insufficienti.
C’è anche un’altra cifra che salta subito all’occhio: nel 1989 c’erano 7.925 unità di personale a disposizione della Questura di Roma, oggi siamo attestati su 6.061. La parte ministeriale ha annunciato che per le esigenze del Giubileo la Questura della capitale sarà rinforzata con 400 colleghi trasferiti e un centinaio di aggregati, oltre a 140 operatori che saranno destinati alle altre Specialità nel seguente modo: 30 Ispettorato Vaticano (10 fissi + 20 aggregati); 50 per gli aeroporti ( 30 Fiumicino, 15 Ciampino e 5 a Pisa); 20 Stradale; 40 Polfer ( 10 fissi + 30 aggregati negli uffici compartimentali).
Per Roma abbiamo evidenziato anche la questione dei Commissariati, in particolare dei "Poli" che devono garantire turni h24 e hanno carenza di sottufficiali: servirebbe un maggior numero di Sovrintendenti.
Tra tutte le forze dell’ordine gli aggregati per l’intera durata del Giubileo dovrebbero essere circa 2.000.
Cifre che, in ogni caso, confermano l’assoluta insufficienza di un piano sicurezza per l’Anno Santo visto che nel 2000, durante il precedente Giubileo, furono impiegate ben 3.500 persone in più.
E’ stata toccata anche la problematica delle 2.500 assunzioni: come SAP abbiamo fatto notare con forza, numeri alla mano, che si tratta di normale turn over al 55 per cento, che nel 2015 i pensionamenti nelle forze dell’ordine saranno 5.000 (stessa cifra anche nel 2016) e che dunque alla fine della fiera non ci saranno 2.500 poliziotti in più, ma in meno!
Non solo. Questi ragazzi neo assunti saranno a disposizione solo dopo la fine del corso, da giugno 2016, dunque quasi alla fine del Giubileo!!!!
Nel dettaglio, il Dipartimento ci ha informato che sarà implementata la sicurezza nel perimetro Vaticano - anche se l’Ispettorato Vaticano non è stato rinforzato nel modo opportuno – e che, in ambito nazionale, saranno considerate le esigenze di realtà come Assisi, Loreto, Pompei, San Giovanni Rotondo e Padova attraverso trasferimenti e invio di personale aggregato.
Di seguito, uno specchietto relativo ai numeri dei trasferimenti – decorrenza 19 novembre - che ci sono stati comunicati per quel che riguarda l’intero territorio nazionale e agli annunciati rinforzi per quel che concerne gli automezzi.
Trasferimenti e assegnazioni:
4 Osimo (An)
6 Manfredonia (FG)
10 Assisi (PG)
10 Padova
4 Arezzo
2 Ancona
2 Bolzano
9 Casa Pesenna (CE)
2 Como
8 Crotone
8 Firenze
4 Imperia
4 Fondi (Lt)
4 Matera
8 Napoli
2 Novara2 Abbasanta (OR)
2 Pescara
4 Ragusa
4 Ravenna
4 Reggio Emilia
4 Ragusa
1 Polstrada Roma est
4 Vercelli
Rinforzi (aggregati)
15 Genova
20 Torino
10 Reggio Calabria
10 Trieste
10 Udine
15 Taranto
5 Livorno
5 Frosinone
5 Macerata
5 Massa Carrara
5 Cosenza
5 Terni
10 Bari
Nuovi automezzi in tutta Italia
100 volanti Seat Leon entro novembre – Roma
40 volanti Seat Leon entro gennaio – Roma
300 volanti Seat Leon su tutto il territorio nazionale
Previsto anche l’utilizzo di alcuni automezzi di ritorno da Expo e l’arrivo
entro dicembre di 40 nuovo motociclette Bmw
Altri acquisti annunciati dal Dipartimento:
50 metal detector
30 rapiscan tra Questura di Roma e Vaticano
975 nuovi caschi Ubott (su precisa richiesta del SAP)
Nuovi cani per i Cinofili