Roma, 16 novembre 2015
IndiffeRENZIa
Editoriale del Segretario Generale
La legge di stabilità procede spedita nel suo iter di approvazione parlamentare e la maggioranza di Governo - al di la di tante chiacchiere inutili e vuote promesse -continua ad opporre un muro di gomma alle legittime e sacrosante richieste che come SAP stiamo portando avanti.
Abbiamo già in mente un percorso crescente di nuove mobilitazioni e iniziative che metteranno il premier Renzi e il ministro Alfano di fronte alle proprie responsabilità che sono gravissime, non solo perche si vogliono umiliare i poliziotti con incrementi mensili inferiori addirittura al tasso di inflazione programmata - come ha denunciato recentemente anche la Corte dei Conti -, ma soprattutto perche con coscienza e volontà si persegue l'obiettivo di destrutturare il sistema sicurezza italiano azzerando ope legis le carenze di organico (legge Madia) quando mancano 45.000 operatori tra tutte le forze dell'ordine, chiudendo altri 300/400 presidi e uffici sul territorio, proponendo un riordinicchio delle carriere senza risorse adeguate e finanziato solo coi tagli, dimenticando totalmente la questione della previdenza complementare che, se non affrontata in tempi rapidi, trasformerà le donne e gli uomini in divisa nei nuovi poveri del domani.
Abbiamo più volte inviato lettere al premier Renzi e siamo sempre stati ignorati. Torneremo nuovamente a scrivere al presidente del Consiglio per chiedere di essere ascoltati, di poter esporre direttamente e succintamente le gravissime problematiche ci affliggono.
Lo diciamo a chiare lettere: non vogliamo concertare, ma che ci sia data la possibilità di essere ascoltati!
Nel contempo, chiederemo di essere auditi dai gruppi parlamentari perche saranno deputati e senatori ad approvare la legge di stabilita.
Quello che stiamo registrando è una grandissima irresponsabilità istituzionale. Meglio ancora, possiamo parlare di indifferenza istituzionale che è quanto di più pericoloso e assurdo ci possa essere perche non e possibile continuare a ignorare le necessità dei poliziotti e conseguentemente le esigenze di sicurezza dei cittadini.
Questo sarà il nostro ultimo appello al premier Renzi e al Parlamento. Poi ci saranno scelte e determinazioni conseguenti.
Una cosa e sicura: noi saremo pure SAPpinocchio, ma non ci faremo prendere per il naso!
NELLA NOSTRA AUTONOMIA LA VOSTRA LIBERTA'
Expo, arresti possibili solo grazie a video e foto. Sap:"Giusta nostra battaglia per telecamere ovunque, no ai numeri identificativi".
(Agenparl) - Roma 12 nov 2015 - "Gli arresti degli antagonisti e dei giovani dei centri sociali protagonisti degli scontri del primo maggio a Expo sono stati possibili grazie ai video e alle foto, con un lavoro minuzioso della polizia e della digos di Milano fatto su 600 Gb di materiale durato mesi.
Questa è la prova che avevamo e abbiamo ragione come Sap a sostenere la 'telecamerizzazione' di macchine, mezzi, uffici e di ogni operatore in divisa.
Telecamere ovunque che oggi sarebbero state utili per accelerare la tempistica degli arresti e che hanno un solo difetto: non perdonano nessuno, ne eventuali eccessi delle forze dell'ordine e ne, soprattutto, i comportamenti di mascalzoni e delinquenti. E sono soprattutto questi ultimi a non volerle". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.
"Da due anni — dice Tonelli anche a seguito di alcuni noti fatti di cronaca, abbiamo lanciato una campagna fortissima per le 'spy pen' e per mettere telecamere ovunque. Coloro che si oppongono a queste proposte e che spingono, invece, per introdurre i codici identificativi sono fiancheggiatori del partito dell'antipolizia e degli allergici alle divise, siedono purtroppo anche in Parlamento.
Gli alfanumerici hanno il solo scopo di consentire false denunce per intimidire i miei colleghi, intorbidire le indagini, ottenere impunita. Oggi Ia tecnologia e le telecamere ci permettono di superare il dibattito ormai arcaico sui numeretti e di mettere tutti, soprattutto chi ha cattive intenzioni, sotto l'occhio vigile elettronico".
"Il video che nessuno mostra: la gente (per bene) applaude gli agenti" Intervento del Segretario Generale SAP, Gianni Tonelli, sul TEMPO
Le immagini di due ali di folla, cittadini e manifestanti, che applaudono i miei colleghi dei Reparti Mobili, è una delle scene che mi resteranno in mente a lungo, specialmente perche tutto questo fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile.
(II video è disponibile sul sito del Sap e sulla nostra pagina Facebook nazionale)
A Bologna, domenica scorsa, si è riunito tutto il centrodestra italiano e io ho avuto l'onore di essere invitato per esporre dal palco piazza Maggiore i problemi e le rivendicazioni del poliziotti italiani.
Un anno e mezzo fa, quando sono stato eletto segretario generale del Sap, ho iniziato subito una battaglia impari, temeraria e al limite dell'irragionevolezza contro il partito dell'antipolizia e degli allergici alle divise che è radicato nella pseudo cultura autoreferenziale italiana e soprattutto nel circuito mediatico, in un parte della magistratura e del Parlamento.
Ho chiesto e preteso dai miei colleghi piu trasparenza, portando avanti — grazie anche al Tempo di Gian Marco Chiocci — una fortissima campagna mediatica per telecamerizzare le nostre volanti, i nostri uffici, le nostre divise. Per essere trasparenti e pretendere trasparenza, perche oggi gli operatori in divisa che fanno servizio su strada temono moltissimo un avviso di garanzia che può nascere da una falsa accusa.
Ho schermagliato con i vari Manconi, Saviano, Erri De Luca che non perdono occasione per attaccare poliziotti e carabinieri; ho tentato e cerco ancora di chiedere la verita sulle vicende Cucchi, Uva e Aldrovandi, scatenando reazioni brutali e inaccettabili, come quella sulla vicenda dei famosi "applausi" che si sono poi rivelati un tarocco, un falso colossale!
Sono salito più volte sul palco della Lega a difendere le ragioni dei poliziotti, ma mi sono confrontato spesso anche con esponenti del Pd, a partire dal presidente Chiamparino per la questione legalità in Valdisusa per non parlare dei 5 Stelle e delle dirette streaming a cui ho partecipato. Appena qualche giorno fa ho incontrato Berlusconi a Palazzo Grazioli per discutere dei problemi della sicurezza.
Questo faticoso percorso che ho intrapreso assieme a tanti amici - e senza la benchè minima collaborazione dei vertici del Dipartimento di pubblica sicurezza che spesso sono sembrati appiattiti sulle posizioni del partito dell'antipolizia -ha certamente contribuito a cambiare il clima attorno alle forze dell'ordine e gli applausi di domenica a Bologna rappresentano per me una grandissima soddisfazione.
C'e però ancora tanto da lavorare e spero che presto le ovazioni per i poliziotti arrivino da tutti gli ambienti e i gruppi politici.
Noi come Sap da sempre difendiamo i difensori. E continueremo a farlo con chiunque la pensi come noi.
Avversari e sindacati confederali se ne facciano una ragione.
MONZA 011-MONZA 016 (lettere dei colleghi al Segretario Generale SAP)
Ciao Gianni, due coniugi miei amici, ambedue professori, mi hanno detto di aver ricevuto dallo stato euro 500 a testa per un totale di mille euro.... per aggiornarsi ovvero la moglie di Renzi ha ricevuto euro 500 oltre alla nostra scorta gratuita per tutta la sua famiglia ma siamo impazziti????
E noi della polizia postale che dobbiamo aggiornarci in continuazione visto la materia informatica che trattiamo ed in continua evoluzione...cosa dovremmo avere? Per giunta il contratto dei professori prevede 18 ore settimanali contro le nostre 36, più ora le promesse sulle nuove assunzioni o passaggi di ruolo cx i professori contro lo smantellamento della polizia... ma quale scala di valori hanno le priorita' di Renzi????
Andreina