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Numero 6 Roma, 15 febbraio 2016
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Lo sciopero della fame sta dando i primi risultati
Oggi lunedì 15 febbraio sono arrivato al 26° giorno dello sciopero della fame che ho iniziato il 21 gennaio.
Fisicamente sto resistendo perché la motivazione è tanta. Mi ammazza solo il freddo e la fame.
Stiamo cominciando ad abbattere il muro dell’omertà di Palazzo.
Sui social network abbiamo avuto un riscontro eccezionale se
pensiamo che un post di Facebook, pubblicato mercoledì scorso, ha raggiunto
oltre 1 milione di visualizzazioni.
Si tratta di un risultato assolutamente inimmaginabile, a dimostrazione del
fatto che la nazione Italia ci è vicina, è solidale e si ribella essa stessa al
tentativo di reprimere il nostro dissenso verso la debilitazione dell’apparato
di sicurezza.
Non è accettabile che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, tutore della legalità e guardiano dei valori democratici, con lo strumento del falso sottoponga a procedimento disciplinare contestando la destituzione a coloro che, da bravi cittadini e facendo onore al loro giuramento di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione, hanno denunciato ciò che inibisce l’efficienza del sistema. Era loro dovere farlo come rappresentanti sindacali, cioè quello di evidenziare le carenze del sistema dovute all’inadeguatezza degli equipaggiamenti e al gap formativo. Non abbandonerò in alcun modo questi colleghi e fino a quando il fisico mi sorreggerà, proseguirò in questo mio gesto. E per quanto sia una sofferenza, spero di resistere fisicamente per molti giorni. Carissimi colleghi questa è una battaglia che riguarda tutti, anche se i consortieri del Sacro Ordine dei Servi di Palazzo stanno profondendo le loro migliori energie per vanificare il mio sacrificio.
Invito tutti a visionare il filmato della conferenza stampa nella quale ho illustrato le ragioni della denuncia alla Procura della Repubblica contro il Questore e il Capo della Polizia. Quello che è successo è grave e vi dovete ribellare tutti.
Affranchiamoci dall’individualismo a cui siamo stati educati da un sistema perverso.
Questa è una battaglia non solo per la Polizia ma per tutto il Paese e per salvare i valori fondanti della democrazia.
SAP, COISP e CONSAP manifestano in piazza del viminale
Le tre sigle sindacali chiedono diritto alla legalità e rispetto della dignità degli operatori
Ristabilire il diritto alla legalità e a una gestione del personale più umana e rispettosa della dignità degli operatori della Polizia. E’ questa in estrema sintesi la motivazione che ha portato i sindacati di polizia Sap, Coisp e Consap a manifestare venerdì 12 febbraio in piazza del Viminale a Roma guidati dai segretari generali Gianni Tonelli (Sap), Franco Maccari (Coisp) e Giorgio Innocenzi (Consap).
Tonelli ha sottolineato che "c’è un malessere fortissimo
interno alle Forze dell’Ordine e c’è una parte della rappresentanza sindacale
che tende a nascondere questo malessere.
Vi è poi un problema di risorse e di una cattiva gestione del personale unita ad
una carenza di formazione". Le tre sigle sindacali sono infatti contrarie alle
misure repressive del Dipartimento di pubblica sicurezza, che si sono
concretizzate in una serie di provvedimenti disciplinari culminati con la
sospensione dal servizio di un dirigente sindacale e tre poliziotti sottoposti a
procedimenti disciplinari per destituzione, per aver mostrato durante alcune
trasmissioni televisive l’inadeguatezza degli armamenti in dotazione alla
polizia.
Inoltre Sap, Coisp e Consap non possono più accettare che il
Capo della Polizia e il ministro dell’Interno siano indifferenti verso i diritti
dei poliziotti, ovvero quelli di svolgere il proprio servizio con mezzi
efficienti e con una formazione adeguata e di avere uno stipendio che tenga
conto dei pericoli e dei doveri di questo lavoro.
Infine, i segretari Maccari e Innocenzi hanno voluto esprimere la loro vicinanza
non solo ai diritti dei sindacati ma anche al significativo gesto di Tonelli,
giunto al 23° giorno di sciopero della fame, iniziato lo scorso 21 gennaio.
"Siamo qui oggi a manifestare per un’amministrazione della pubblica sicurezza che sia imparziale, trasparente e corretta – ha precisato Maccari - ma anche per esprimere la nostra vicinanza al segretario del Sap Tonelli, che è impegnato in questa importante battaglia di legalità e di civiltà".
Innocenzi ha concluso ribadendo "che il nostro settore deve essere caratterizzato da logiche di equità e di buona amministrazione per garantire al personale di polizia di svolgere al meglio il proprio ruolo nell’interesse della collettività e degli stessi operatori".
Concorso Vice Revisori: altre inefficienze scaricate sui poliziotti
Stamani si è svolto presso il Dipartimento il secondo incontro relativo al concorso per 361 Vice Revisori Tecnici. Per l’Amministrazione era presente il Dr. Giancarlo Dionisi Direttore dell’Ufficio Concorsi, Il Dr. Tommaso Ricciardi Direttore dell’Ufficio Rapporti Sindacali, il Dr. Marco Mazzi delle Direzione Centrale degli Istituti di Istruzione e la D.ssa Paola Corrias della Direzione Risorse Umane. Per il Sap era presente il Vice Presidente Rosario Indelicato. Diciamo subito che l’esito della riunione è stato assolutamente insoddisfacente perché le lamentele ribadite dal Sap non hanno avuto risposte esaustive.
Le doglianze segnalate vanno dalla mancata pubblicazione dei
quiz, al pastrocchio dei Proprio sui quest'ultimo aspetto il Sap è stato
irremovibile: "I colleghi devono rientrare tutti nelle loro sedi! Non possono
"pagare" il colpevole ritardo dell’Amministrazione ed è giusto e sacrosanto che
debbano avere un trattamento uguale ai colleghi del cd."Concorsone".
Sul punto l’Amministrazione si è riservata di rispondere con una nota scritta o
con apposito incontro.
Infine ci è stato comunicato che entro l’estate saranno completate le procedure relative alla valutazione dei titoli e di seguito si partirà con il corso di formazione.
Convenzione fra INPS e SAP per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485
Finalmente è stata formalizzata la convenzione tra il Sap e l’Inps per permettere a tutto il personale in quiescenza di mantenere la propria iscrizione sindacale. Il sap ha sempre fermamente creduto, che il patrimonio di esperienza maturato da tanti colleghi nel corso della loro carriera in Polizia non vada disperso dopo il sopraggiungere della pensione, ma che vada conservato preziosamente all’interno della propria struttura. Tutte le istruzioni operative per l’applicazione della convenzione saranno disponibili a breve sul nostro sito internet.
Santa Messa nella Patriarcale Basilica di S. Maria Maggiore
Mercoledì 10 Febbraio, Monsignor Vittorio Formenti, del Clero della Diocesi di Brescia, presso la Cappella Paolina della Basilica di S. Maria Maggiore, dove il Santo Padre si è recato per ben trenta volte, ha celebrato la Santa Messa per sostenere, nel giorno delle Sante Ceneri, il sacrificio del nostro Segretario Generale Gianni Tonelli, che da settimane si astiene dal mangiare. Lo stesso Monsignore è ispiratore della seguente preghiera
Il Giorno del Ricordo » FOIBE
Ogni anno il Sap onora questo a giornata ricordando il sacrificio di migliaia di uomini, donne, bambini, che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani o, come nel caso dei Poliziotti e degli appartenenti ad altre Forze dell'Ordine, di rappresentare con la divisa i valori dello Stato italiano. Colleghi che subirono persecuzioni torture e "infoibamenti" ad opera dei partigiani jugoslavi. Di questi coraggiosi e sfortunati eroi, non tutti purtroppo, vi è traccia indelebile nel Famedio della Questura di Trieste e nella lapide apposta presso la Questura di Gorizia, proprio per iniziativa del Sap che già nel giugno 1998, sei anni prima dell'istituzione della ricorrenza e perció quando poco ancora si parlava di questa orribile pagina della recente storia europea, ne ha promosso la posa.
Emblematica la vicenda del Questore isontino Vito Genchi, prima deportato e poi morto nel 1947? in Jugoslavia, pressoché dimenticato dalle istituzioni Italiane come gli altri appartenenti alla Polizia scomparsi per mano delle bande "titine" e cui non è mai stato adeguatamente reso onore.
L'OSCURA E GRAVE VICENDA DELLE MUNIZIONI DIFETTOSE -
LETTERA DEL SAP AL CAPO DELLA POLIZIANel 2013 il Dipartimento ha disposto con circolare ministeriale l'utilizzo esclusivo in poligoni di tiro e con la sola pistola, di partita di munizionamento difettoso.
Sono giunte a questa Segreteria segnalazioni di recenti esercitazioni di tiro durante le quali le pistola Beretta 92 FS hanno esploso proiettili "fallati", riportando la rottura della canna, a seguito di deformazione della camera di cartuccia, e la distruzione di altre parti essenziali, accadimenti che hanno seriamente attentato all’incolumità sia degli utilizzatori sia degli istruttori. Il SAP ha scritto al Capo della Polizia e resta in attesa di chiarimenti.