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Numero 7 Roma, 22 febbraio 2016
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VADO AVANTI
Oggi lunedì 22 febbraio sono ormai arrivato al 33° giorno di sciopero della fame e ho già perso 14 chili.
Questa vicenda è sicuramente un tormento ed è molto difficile
resistere.
Però la determinazione è fortissima e vado avanti.
Sul circuito di Facebook con un post abbiamo già raggiunto oltre 2 milioni e 300
mila visualizzazioni e ho ricevuto decine di migliaia di messaggi.
La censura di Palazzo è sempre meno efficace per quanto sia una presenza ingombrante e avversa.
Il motivo è molto semplice: prestare attenzione al mio sciopero della fame significa prestare attenzione alle responsabilità contenute nella mia denuncia pubblica e a quella alla Procura della Repubblica.
Il Sacro Ordine dei Servi di Palazzo è più nutrito di quanto
si possa pensare. Sulla scia dell’anima della protesta, ho scritto una lettera a
tutti i Questori e ai dirigenti che hanno ruolo di datore di lavoro per chiedere
loro contezza, per mettere l’Amministrazione di fronte alle proprie
responsabilità e per dimostrare la debilitazione dell’apparato di sicurezza.
Tali responsabilità, condivise colpevolmente anche dal movimento sindacale, sono
dovute alla totale inerzia in tema di sicurezza e di salute sul posto di lavoro.
Oggi, a 22 anni dalla promulgazione della legge 626/94, la situazione interna
relativamente a questa materia è disastrosa.
Tutto ciò è colpa anche del movimento sindacale che non ha avuto il coraggio di dare battaglia su una delle sue fondamentali competenze.
Per tale motivo ho inviato questa lettera in cui esorto i Questori e i dirigenti con funzione di datore di lavoro, a verificare lo stato di integrità degli equipaggiamenti in uso alla polizia.
Altrimenti gli stessi sarebbero responsabili non soltanto civilmente o in via amministrativa ai sensi della legge 81 del 2008. Prima di tutto occorre verificare le effettive caratteristiche dei giubbotti antiproiettile.
Il 30 dicembre del 2014 è uscita una circolare del ministero
dell’Interno in cui si spiega che un campione di giubbotti, collaudato al banco
nazionale per i test balistici, poteva essere utilizzato dagli operatori di
polizia nonostante i giubbotti fossero scaduti.
La stessa circolare, però, non specifica se i giubbotti testati erano nuovi
oppure già in uso. Un nostro perito balistico ha documentato come la
funzionalità dei giubbotti sia strettamente correlata non solo alla data di
scadenza, comunque ipotizzata in un utilizzo presunto e medio, ma in particolar
modo alle condizioni di utilizzo degli stessi dispositivi, nonché
all’esposizione a sollecitazioni di natura meccanica, a sbalzi di temperatura,
ad agenti corrosivi contenuti ad esempio nel sudore, a raggi Uva, eccetera. In
sostanza, tale lettera si è resa necessaria a causa dell’atteggiamento del tutto
elusivo con cui i nostri vertici continuano a giustificare l’inadeguatezza dei
dispositivi oramai obsoleti, degradati o comunque scaduti.
I contenuti della circolare non sollevano in alcun modo da
responsabilità il datore di lavoro che con coscienza e volontà metta a rischio
la sicurezza del personale.
In secondo luogo, ho chiesto di certificare le condizioni delle imbottiture
interne dei caschi di protezione, che molto spesso risultano "marce" e
"disgustose". I controlli si rendono necessari per verificare la resistenza agli
stress meccanici a cui i caschi sono sottoposti come il lancio di bottiglie,
sassi, colpi e quant’altro.
Inoltre, occorre verificare la funzionalità delle Beretta PM12, che risalgono
agli anni 70. In riferimento a queste ultime, ho chiesto di ricevere
informazioni relativamente alle modalità di manutenzione ordinaria e
straordinaria a cui le stesse sono state sottoposte nel corso degli anni.
Nella lettera faccio poi riferimento alle recenti segnalazioni che ci sono arrivate circa le numerose cartucce difettose. Mi riferisco in particolare a una partita di munizioni acquistata nel 2013, di cui una circolare ministeriale ne ha stabilito l’utilizzo solo nei poligoni e non in servizio.
Questa limitazione di certo non impedisce che si verifichino incidenti e quindi chiediamo che le cartucce vengano ritirate anche dai poligoni. Infine, bisogna verificare l’efficienza dei dispositivi di videosorveglianza e videoregistrazione più volte segnalati come danneggiati o non operativi per migliorare le misure di sicurezza attive e passive dei presidi di polizia.
Ci stanno perseguitando perché dicono che andiamo a raccontare patacche. Il bue che dà del cornuto all’asino.
Tutti voi ben sapete la disastrosa condizione dei nostri ambienti, delle nostre dotazioni e della nostra formazione.
Eppure cercano sfacciatamente di negare questa verità e
addirittura loro, responsabili di aver provocato questa vergogna, intendono
punire chi la denuncia.
Per questo proseguirò nel mio sciopero della fame. E’ una questione di verità,
di libertà e di interesse per l’intera comunità. I
POLIZIA
TAGLIO DEL 20% AL FONDO PRODUTTIVITA’
SAPinocchio alla riscossa
Ci spiace ancora una volta dover smentire quei sindacati consortieri che, per nascondere la verità, ci hanno affidato il nomignolo di SAPinocchio ma il tempo come sempre è galantuomo e sta facendo emergere sempre più che quanto da noi sostenuto era ed è assolutamente vero e inconfutabile.
Purtroppo SAPinocchio aveva ragione: il fondo produttività per l’anno 2015 sarà inferiore del 20% rispetto a quello del 2014.
In sostanza si tratta di circa 190/200 euro netti in meno rispetto a quelli percepiti nel 2015. Questa è l’unica e cruda realtà!
I dati sono stati forniti dai responsabili del TEP durante la riunione sul fondo efficienza relativamente ai cambi turni e alla reperibilità, che si è svolta giovedì 18 febbraio alla quale il SAP era presente con il Presidente Stefano Paoloni, il Vice Presidente Rosario Indelicato e il Segretario Provinciale di Palermo Gaetano Maranzano.
La riunione sulla verifica degli istituti in argomento è
stata rimandata alla settimana successiva poiché l’Amministrazione ha fornito i
dati in ritardo.
Ad ogni modo nel predetto contesto si è comunque deciso di dar corso alla
circolare per la raccolta dei dati relativi al fondo 2015.
Inoltre è stato stabilito di chiedere ulteriori chiarimenti alla Direzione Centrale Sanità riguardo alle assenze dal servizio per malattia dovute ad infortuni, poiché nella determinazione delle presenze relative alla produttività collettiva si sono verificate delle discrasie sull’interpretazione della norma.
Concorso 1400 Vice Ispettori...posizioni a confronto
NON IDONEI
Sono passati circa due mesi dall’uscita dei risultati della prova scritta, con gli orali partiti a tempo di record e tutt’ora in corso.La protesta da parte dei non idonei, uniti sotto la bandiera dell’associazione "Tutela & Trasparenza" è coraggiosa e determinata.
Da subito abbiamo evidenziato le anomalie statistiche emerse
dai dati dei risultati. Oggi la nostra battaglia continua ed è forte del
materiale raccolto dall’accesso agli atti, dove si evidenziano evidenti
contraddittorietà nell’applicazione dei criteri di valutazione adottati.
La nostra convinzione è che non debba esistere un fronte dei "non idonei"
contrapposto a quello degli "idonei".
Si parla di 6.300 colleghi, lavoratori, padri di famiglia che hanno sacrificato molto tempo perché credono in questa Amministrazione e credono di poter avanzare nella loro carriera grazie al loro sacrificio. Tutti loro confidavano in un esito corretto, che rispecchiasse il reale valore dei loro elaborati.
E’ palese che questo non è avvenuto. Non è logico infatti
questo appiattimento di 1500 idonei al voto minimo (35), e ancora più frustrante
la grave inidoneità di altre migliaia di colleghi, quasi tutti posti al di sotto
della soglia della sufficienza (30).
Soglia che per il concorso da esterno, anch’esso bandito a tempo di record, è
sufficiente per essere "idonei".
Qra ci aspettiamo che il Dipartimento provveda in tempi celeri a sanare i gravi errori commessi, riconoscendo la giusta rivalutazione per tutti coloro che ritengano, a ragione, di essere stati ingiustamente esclusi.
IDONEI Ci auguriamo che, qualora si dovessero reperire le risorse per l’ingresso nel ruolo di tutti gli idonei e non solamente dei primi 1400, i vincitori vengano assegnati tutti alle proprie sedi di appartenenza.
Di fatto, i 2127 idonei alla prova scritta sono già di loro dislocati in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, coprendo quasi totalmente il piano di ripartizione per i vari uffici previsto dal bando.
Inoltre, si potrebbe avere un notevole risparmio economico e si eviterebbe ai neo ispettori lo spostamento del proprio nucleo familiare in una nuova sede, magari distante 700-800 chilometri da casa.
I candidati che si vedrebbero inviati fuori sede, tra l’altro, non raggiungerebbero le 50 unità.
LA NOSTRA ANALISI Condividiamo i termini del documento che c’è stato inviato dall’associazione "Tutela e Trasparenza" dai cui contenuti riscontriamo esattamente quello che anche noi abbiamo rilevato.
Questo concorso si è dimostrato un "pastrocchio".
Gli elaborati di gran parte degli esclusi non sono assolutamente inferiori
rispetto a coloro che hanno superato la prova scritta.
L’Amministrazione ha commesso un errore inescusabile nel
momento in cui ha puntato su un concorso esterno a 320 posti che, pare, avrebbe
intenzione di allargare.
Riteniamo che il comportamento corretto in una logica di buona amministrazione
del personale avrebbe dovuto tendere ad appagare le legittime aspettative e il
diritto di avanzamento di carriera del personale della Polizia di Stato, che per
10 anni è stato totalmente frustrato.
Di poliziotti preparati ce ne sono "un sacco e una sporta" e
se anche hanno qualche anno in più tutto va a favore dell’esperienza e della
professionalità.
Anche perché il ritardo è figlio di una scelta operata con coscienza e volontà
dall’Amministrazione, che per colpa sua non ha bandito i concorsi.
Questa politica di gestione del personale è dissennata e fallimentare e,
scusateci, la licenza a essere incapaci di capire come si gestisce il personale.
In questo modo si tagliano le gambe alla motivazione, all’attaccamento ai doveri
professionali e a chi desidera migliorarsi anche solo e sempre con mezzi propri
e con la propria volontà.
Nei prossimi giorni termineremo uno studio sulla questione concorsi e scriveremo al Ministro e al Capo della Polizia.
Rubrica: H2SO
Ennesima vergognosa prova del Dipartimento sul versante del concorso interno a 1400 posti da Vice Ispettore: dopo i ritardi di bandizione dei posti, dopo le polemiche sulla prova scritta e le stranezze sui voti, dopo le non poche bocciature all’orale ecco arrivare anche la mannaia dell’accertamento attitudinale.
Ma cos’altro devono dimostrare questi colleghi, molti dei
quali già Sovrintendenti, addirittura qualifica apicale? E visto che la norma
subordina tale possibilità in relazione al numero dei candidati, è palese che
intendono irragionevolmente ridurre ancora il numero dei vincitori.
A questo punto proponiamo di sottoporre invece i dirigenti
responsabili di questi pasticci ad opportuni accertamenti di "attitudine alla
buona gestione"!
Chissà come andrebbe a finire…
Rubrica: Parola di massaia
Il Comitato delle Massaie si è riunito intorno al tagliere.
Ha preso atto che il Viminale, al fine di affrontare il pericolo "tagliagole",
ha deciso che con 4 slide "del cavolo" e un’autocertificazione di "grande
scienza" appresa, si è risolto il problema della preparazione di 95 mila
poliziotti a fronteggiare l’emergenza terrorismo.
Senza dibattere il Comitato ha deliberato di acquistare un tir di mattarelli da rompere in testa alle "menti superiori" che hanno partorito una siffatta "baggianata", al solo scopo di "mettere le carte a posto" per sostenere che i colleghi sono super preparati.
Trasferimenti agenti e assistenti: Circolare Telegrafica Urgente
In previsioni dei trasferimenti di maggio, entro il 29 febbraio 2016 gli appartenenti al Ruolo Assistenti ed Agenti potranno presentare domanda di trasferimento in ambito provinciale. Sul nostro sito è disponibile per la consultazione la circolare telegrafica
Convocazione riunione in materia di riconoscimenti premiali
Giovedì 25 febbraio si terrà la riunione per esaminare 65 proposte premiali di competenza dell'ex Commissione Centrale per le Ricompense. Per gli esiti sarà possibile contattare le nostre strutture territoriali.
Borse di studio per master post laurea, istituzione commissione
Il Ministero ha istituito la commissione che valuterà le istanze degli aspiranti alle due borse di studio per il master universitario in "Criminologia e Diritto penale. Analisi criminale e politiche per la sicurezza umana", messe a disposizione dall’Università degli studi di Napoli "Federico II". Ne saranno membri, tra gli altri, il nostro Segretario generale Gianni Tonelli ed il nostro Segretario generale aggiunto Ernesto Morandini. Per maggiori dettagli vi rimandiamo al nostro sito web, dove è disponibile la circolare ministeriale.
#adottaunpoliziotto
Questa mattina l'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di Verona ha contattato il segretario provinciale Sap di Verona Nicola Moscardo, in quanto sono giunte alla stessa Questura richieste di cittadini che volevano sapere come fare per "adottare un poliziotto".
Quest’ultima è la provocazione lanciata dal direttore di
Tgcom24 Paolo Liguori, durante la diretta di mercoledì scorso a cui era ospite
il Segretario generale del Sap Gianni Tonelli. In sostanza, la provocazione
nell'adottare un poliziotto sortisce un effetto positivo circa le nostre
rivendicazioni, che diventano più importante di altre questioni attraverso le
quali si cerca di nascondere la tragedia che avvolge l'apparato della sicurezza.
#adottaunpoliziotto.