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Numero 12 Roma, 28 marzo 2016
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E’ iniziato il tour in tutta Italia
Editoriale del Segretario Generale
Lunedì 21 marzo è iniziata la fase 2, il momento del rilancio della nostra battaglia.
Siamo arrivati al 61°+7 giorni di sciopero della fame dei poliziotti del SAP.
Una settimana fa, infatti, ho ripreso a mangiare su consiglio
dei medici e ho iniziato un tour in tutta Italia per incontrare i cittadini e i
colleghi e spiegare loro che l’apparato della sicurezza è fortemente debilitato,
a maggior ragione dopo quello che è successo a Bruxelles martedì scorso. Ho
iniziato il giro da Bologna e poi sono andato a Pescara, Campobasso, Ancona e
Ascoli Piceno. E’ un percorso che proseguirà nei prossimi mesi. Ho incontrato i
movimenti e le rappresentanze della società civile, che hanno preso ulteriore
consapevolezza delle nostre denunce.
Allo stesso tempo i miei colleghi stanno continuando la staffetta dello sciopero
della fame presso il gazebo del sindacato davanti a Montecitorio. La scorsa
settimana è stata la volta di Giuseppe Gaccione, Segretario provinciale SAP di
Vibo Valentia, di Francesco Zannino, Vicesegretario provinciale aggiunto SAP di
Crotone e del collega di Roma, Mauro Di Ceglie. Si tratta dell’ennesima
testimonianza concreta di quanto i colleghi siano vicini e solidali a questa
battaglia.
Come dicevo, dopo 61 giorni ho finito il mio sciopero della fame e ho ripreso a
mangiare. I medici mi hanno consigliato di smettere perché avrei compromesso
seriamente la mia integrità fisica. Finora è stato un problema di sofferenza e
di questa mi sono fatto carico volentieri.
E’ stato disumano e quasi quasi sono contento di non essere stato convocato da
queste istituzioni che non condividono la mia protesta, perché altrimenti sarei
stato obbligato a dargli la patente di umanità, di disponibilità o di
avvedutezza umana e politica che non hanno.
Quello che mi interessava era far capire agli italiani che non avevo nessuna
speranza nelle istituzioni.
E devo dire che ci sono riuscito. Basti pensare alle 50 milioni di bacheche
raggiunte su Facebook e alle centinaia di migliaia di commenti ricevute.
Inoltre, numerosi colleghi e tanti cittadini mi hanno portato la loro
solidarietà. Senza dimenticare la vicinanza del mondo politico: il Parlamento si
è fermato per discutere del mio sciopero della fame e nelle scorse settimane i
Consigli comunali di Genova, Catania, Arezzo e Venezia hanno approvato
all’unanimità, compresi i partiti di maggioranza, mozioni a sostegno della mia
battaglia.
Mi auguro che tutti noi iniziamo a prendere consapevolezza che non basta dire
stupidaggini a raffica nella tv di Stato, come quella che quest’anno sono state
assunte 2.500 persone in più nelle Forze dell’Ordine per il Giubileo.
In realtà non c’è stato nessun arruolamento straordinario, sono 2.500 uomini in meno e non sono per il Giubileo perché finiranno il corso quando quest’evento sarà terminato. E’ la stessa cosa per il corso antiterrorismo. Per combattere questo fenomeno bisogna imparare delle tecniche operative e non apprenderle da quattro slide sul computer. La verità è che occorre investire sulla sicurezza e serve che la politica si assuma la responsabilità di certe decisioni e non le lasci alla dittatura dei ragionieri di Stato.
Ieri a Parigi, oggi a Bruxelles e domani?
Da 68 giorni il SAP sta facendo uno sciopero della fame contro la debilitazione dell’apparato della sicurezza.
Dopo i fatti di Bruxelles, le nostre denunce sono diventate
ancora più evidenti ovvero che i poliziotti sono impreparati a contrastare
eventuali attacchi terroristici. Proprio per questo il Segretario Generale
Gianni Tonelli e i suoi colleghi hanno intrapreso questo gesto estremo per dare
un segnale forte al Dipartimento e al Governo e per metterli di fronte alle loro
responsabilità.
Inoltre, lo stesso Tonelli ha iniziato un tour in varie città italiane per far
comprendere ancora meglio ai poliziotti e ai cittadini le ragioni della sua
battaglia.
Il Governo e il Dipartimento hanno cercato di nascondere le nostre denunce con la censura di palazzo e di negare i tagli lineari alla sicurezza operati in questi anni. Oggi noi li invitiamo a darci i numeri riguardanti il nostro comparto e gli regaliamo la possibilità di poterci sbugiardare. Vogliamo le cifre esatte e li preghiamo di non fare i furbi mettendo nel capitolo sicurezza anche le spese per l’emergenza immigrazione, per l’Expo e per il Giubileo, quando in realtà il sistema non viene potenziato e rafforzato al suo interno. Non possiamo truffare l’opinione pubblica e prenderla in giro.
Siccome abbiamo piena consapevolezza dei dati oggettivi alla base della nostra denuncia, invitiamo il Governo e il Dipartimento a riempire la tabella sottostante, che ci permetterà di fare un confronto tra le spese dell’apparato della sicurezza a consuntivo.
Tralasciando artifizi di bilancio e farloccherie contabili, quanto in concreto nel passato si spendeva dieci anni fa e quanto si spende oggi nelle voci indicate prendendo come riferimenti gli anni 2004 e 2014? Lo scopo della tabella, bontà loro se ci daranno i dati, è quello di fare valutazioni su dati reali e non di propaganda, altrimenti faremo passare per investimenti sulla sicurezza le somme per la logistica relative all'emergenza sbarchi, EXPO e Giubileo quando per contro neppure un euro è stato impiegato per il miglioramento dell'apparato.
In particolare, in questi due anni vogliamo sapere:
Quanto personale era in servizio nelle forze dell'ordine negli anni 2004 e 2014?
Quanto personale era in servizio nella Polizia di Stato nel 2004 e nel 2014?
Quanto si è speso per le divise?
Quanti giubbetti anti proiettile erano in uso nella Polizia?
Quante auto erano in servizio?
Quanto è stato speso per le auto?
Quanto è stato speso per la manutenzione delle strutture?
Quanto è stato speso per le pulizie delle strutture?
La superficie complessiva delle strutture da pulire
Quanto è stato speso per la cancelleria?
Quanto è stato speso per le armi?
Quanto è stato speso per i caschi?
Quanto è stato speso per la formazione?
Quanto è stato speso per i computer?
Per quanto riguarda il personale, sempre in questi due anni vorremmo sapere:
quanti sono i Dirigenti?
quanti i Direttivi?
quanti gli Ispettori?
quanti i Sovrintendenti?
quanti gli Agenti Assistenti?
La tabella non ha la capacità di essere esaustiva di tutte le voci dell’apparato della sicurezza ma vuole essere uno spaccato della situazione riguardante il nostro settore.
Sciopero della fame - FASE 2 (Il tour italiano di Gianni Tonelli)
Il
Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli ha iniziato il tour italiano per
incontrare cittadini e colleghi e spiegare loro le motivazioni del suo sciopero
della fame. Ha iniziato da Pordenone e poi ha proseguito a Padova, Ferrara e
Parma. Poi è andato a Bologna, Campobasso, Pescara, Ascoli Piceno e Ancona.
Questa settimana continuerà a Trieste,
Cda personale Polizia di Stato
Il 23 marzo si è svolta la seduta del Consiglio di Amministrazione per il personale della Polizia di Stato.
Durante la riunione sono state deliberate le promozioni a
Dirigente Superiore e Vice Questore Aggiunto.
Inoltre, sono state decise le promozioni delle corrispondenti qualifiche di
Dirigente Superiore Tecnico Fisico, Dirigente Superiore Medico, Direttore
Tecnico Capo Ingegnere, Direttore Tecnico Capo Fisico e Medico Capo.
Nell'area riservata del nostro sito sono disponibili gli esiti della seduta.
Parola di massaia
Le nostre Massaie si sono autoconvocate intorno al tagliere e stanno valutando una questione che è stata loro sottoposta, cioè quella dei costi e benefici tra un concorso esterno e un concorso interno per Ispettori. Attualmente ne mancano 15 mila.
Le Massaie hanno verificato che per avere 320 Ispettori dall’esterno si spende la stessa cifra che si spenderebbe per averne 8.000 dall’interno, perché per gli interni bisogna pagare solo la differenza stipendiale con il nuovo grado.
E allora le Massaie hanno pensato di dare 4 "mattarellate" alle Direzioni del Dipartimento perché hanno frustrato le aspettative del personale, sprecando dei soldi inutilmente, e hanno compresso per 15 anni il diritto a una progressione di carriera per gli appartenenti alla Polizia di Stato, che si sono intanto laureati e preparati. Quindi il vantaggio è forse quello di prendere qualcuno più giovane ma i grandissimi svantaggi sono di spendere molto di più e di demotivare totalmente il personale.
La bilancia pende a favore del concorso interno. Se lo capiscono, bene. Ma comunque, viste le cape toste che gestiscono questa cosa, anche le massaie si dichiarano poco fiduciose e non hanno grandi speranze che riusciranno a comprenderlo