Numero 24

Roma, 20 giugno 2016

 

Fulmini e saette "consortiere" sul Riordino

Amici carissimi, stiamo assistendo ad una sceneggiata tragicomica sul riordino relativamente all’atteggiamento che gli ambienti consortieri stanno manifestando. Per capire cosa sta succedendo è indispensabile fare qualche piccolo passo indietro e poi scegliere se riderci sopra o piangerci. Due anni fa iniziava la battaglia del SAP per lo sblocco del tetto salariale con la manifestazione pubblica assieme ai Sindacati della Consulta Sicurezza – SAPPE (Penitenziaria) SAPAF (Forestale) CONAPO (Vigili del Fuoco) - con la protesta del sangue, a Piazza del Popolo e in tutta Italia oltre al presidio permanente a piazza Montecitorio. Per recuperare terreno gli ambienti consortieri minacciarono lo sciopero dicendosi pronti a finire in carcere, salvo poi, rimangiarselo subito dopo la tirata d’orecchie di Palazzo Chigi. Finì con la non nostra soddisfazione perché, oggi è chiaro a tutti, che in una tasca ci mettevano 10 e dall’altra ci "fregavano" 15. Approfittando del fatto che la presa di consapevolezza da parte della comunità interna non poteva essere immediata e avrebbe richiesto parecchio tempo, gli ambienti consortieri inneggiarono al grande risultato che in realtà era una grande fregatura. Per controbattere alla verità da noi svelata si inventarono la campagna contro il SAP PINOCCHIO. L’anno scorso, i consortieri non vollero manifestare assieme alla Consulta Sicurezza, al Coisp, al Consap, al Cotipol, ai gruppi Siamo Tutti Cretini e Assegno di Funzione Blocco Stipendiale il 15 ottobre a Montecitorio, perché sostennero che prima era necessario verificare dalla presentazione della Legge stabilità se vi fossero meno i presupposti per dissentire . Peccato che dopo la presentazione della Legge di stabilità che congiuntamente veniva inviata a Bruxelles per l’approvazione e al Presidente della Repubblica per il vaglio della costituzionalità ai fini dell’invio alle Camere per la discussione parlamentare, oramai i giochi erano definitivamente fatti. A seguito della doccia fredda, gli ambienti consortieri sostennero che ciò che non veniva dato per il Contratto di lavoro sarebbe stato dato per il Riordino delle Carriere, salvo plaudire, alla una tantum che altro non rappresenta se non una mancia elargita con il metodo della legalizzazione del lavoro nero. Oggi, che purtroppo, per gli ambienti consortieri siamo alla resa dei conti non si sa come dover imbrogliare la questione per nascondere le gravissime responsabilità del recente passato di cui sopra abbiamo fatto menzione. Per fare questo ci si inventa di tutto strali, fulmini, saette, strilli, chi abbandona il tavolo sputando sul piatto in cui ha mangiato fino ad oggi e per chiudere c’è chi minaccia manifestazioni e mobilitazioni che, statene certi, non verranno mai fatte prima delle votazioni per il referendum Costituzionale. Su quest’ultimo punto sono pronto a giocarmi un caffè con tutti. La verità storica degli eventi sopra succintamente descritta non può essere controvertita ed è chiarissima. Non posso pensare cari colleghi che di tutto ciò non riusciate a prenderne atto perchè altrimenti dovrei ipotizzare, che quando uscite per strada per arrestare i malviventi vi facciate, per contro rubare le caramelle dalla tasca .

Avanti per i caffè.

Riordino, sempre peggio! Nulla di nuovo sul fronte, anzi ..

Martedì 14 giugno si è svolto il secondo incontro di natura "tecnica" sul riordino delle carriere. Le novità sono poche per non dire pochissime ma ciò che più conta è che man mano si comprendono sempre più le fregature che si celano in questa manovra. Di poco conto che sia stato tolto in fase transitoria la quota riservata per l’accesso al ruolo dei sovrintendenti con meno di 40 anni di età, oppure che per la promozione a Sostituto Commissario non si debba aver riportato nell’ultimo quinquennio una sanzione più grave della pena pecuniaria anziché del richiamo scritto. Oppure ancora che siano stati aumentati di 200 posti le unità previste per ruolo direttivo speciale anche se per contro suddivise in 6 annualità. Invariata la pessima invenzione del surrogato "cinese" degli incarichi speciali attribuibili alle qualifiche apicali di ciascun ruolo. Le nostre valutazioni, pertanto, restano sempre le stesse: questo non è un vero riordino ma un parziale ripianamento delle carenze organiche di ciascun ruolo con in aggiunta l’attribuzione di un assegno alquanto misero per l’incarico speciale. Invero qualcosa in più sembra esserci e riguarda la quota economica del personale che sarà destinatario della dirigenzializzazione. Proviamo a fare due conti. Circa 31,5 milioni sono destinati al personale non direttivo e non dirigente e circa 4,5 milioni all’attuale personale direttivo, ciò significa che il personale non direttivo si vedrebbe riconosciuti all’anno mediamente euro 321,00 mentre il personal direttivo euro 1.956,00. Altra questione di cui si è discusso riguarda l’eventuale possibilità che gli 80,00 euro una tantum diventino strutturali e riversati sul riordino per il corrispondente di 32,00 euro netti in quanto il 62% costituisce prelievi e tassazioni. Al riguardo SAP, COISP e CONSAP hanno posto una pregiudiziale in quanto la sottrazione di questi emolumenti dalla retribuzione per essere riversati sul riordino coinvolgerebbero una sola parte del personale diversamente da quanto accadrebbe se venissero destinate al contratto di lavoro. Si pensi che la proposta di riordino prevede per i ruoli di base un primo riconoscimento economico (con l’assegno di responsabilità) dopo 25 anni di carriera. Questo significa che a tutto il personale con meno di 25 anni di servizio saranno tolti gli 80,00 senza vedersi riconosciuto alcunché. Ora che nessuno ci venga a dire che il riordino premia i giovani e che non è solo per i funzionari. Per quanto riguarda gli 80,00, invece, riteniamo debbano essere stabilizzati con un contratto di lavoro in modo che possano riguardare tutto il personale. Si potrebbero evidenziare infinite illogicità ma per concludere ci permettiamo di porre l’attenzione solamente su una questione. Si pensi all’Assistente Capo con più di 25 anni di servizi, al Sovrintendete Capo e al Sostituto Commissario nel momento in cui si accingeranno ad un concorso per il transito nella qualifica superiore, vincendolo riceveranno in premio la perdita dell’assegno di incarico speciale rischiando addirittura di regredire in termini di trattamento economico. Lo ribadiamo, siamo ancora lontani da un vero riordino delle carriere che consenta al personale un percorso di carriera aperto dalla base. Si proceda immediatamente attivando le norme già esistenti ripianando le carenze organiche per ciascun ruolo e si dia attuazione al Ruolo Speciale, dopodiché con le poche risorse si proceda ad un riordino a step cominciando dai ruoli di base. Senza il ripianamento chi non ha avuto la possibilità di progredire in carriera per la colpevole inerzia dell’amministrazione nel bandire i concorsi, da questo riordino rischia di essere danneggiato due volte, prima perché non ha potuto accedere ai concorsi e poi perché rischia di essere tagliato fuori dal riordinamento o comunque di partire da un punto più basso rispetto a quello che gli spetterebbe di diritto. Sul nostro sito è reperibile la bozza di sintesi fornita dall’amministrazione. Prossimo incontro mercoledì 22 giugno p.v.. Vi terremo informati.

Servizi Expo e Giubileo

Per lo straordinario due pesi e due misure

Siamo ben felici che l’amministrazione abbia accolto favorevolmente la nostra richiesta di riconoscere lo straordinario al personale aggregato per i servizi Expo relativamente al tempo destinato agli spostamenti dall’alloggio in strutture convenzionate al luogo del servizio. Infatti abbiamo sempre ritenuto del tutto illogico che tale periodo non facesse parte del turno di lavoro. Se l’amministrazione non ci può alloggiare vicino luogo ove si deve prestare servizio oppure non non esistono strutture convenienti in tal senso il periodo necessario agli spostamenti, a volte anche più di un’ora, deve essere retribuito. Tale logico principio siamo riusciti a farlo valere, dopo una moltitudine di interventi, per i servizi Expo. Il medesimo problema è sorto anche a Roma per i servizi Giubileo. E indovinate un pò? L’amministrazione si rifiuta di pagare lo straordinario. E’ inaccettabile che nella nostra amministrazione ogni provincia faccia Repubblica a se, questo è ancora un effetto negativo della passata gestione. Il servizio svolto a Milano, deve essere uguale al servizio svolto a Roma, se a Milano spetta lo straordinario deve spettare obbligatoriamente anche a Roma.

Saldi e ribassi nei VECA di tutt’Italia

Quest’anno la stagione dei saldi e ribassi estivi pare essere iniziata anzitempo. Infatti, tantissimi colleghi ci segnalano che presentandosi nei vari magazzini VECA di tutti Italia, purtroppo trovano la brutta sorpresa degli scafali vuoti e con la disponibilità solo di tagli piccole o molto grandi. Proprio come avviene con i classici Saldi di fine stagione. Purtroppo chi ha una corporatura nella media, e ovviamente si tratta della maggioranza, non trova più nulla. Finite le polo estive della divisa operativa e finite pure le camice della divisa atlantica poiché in dismissione per tutti reparti operativi che dal prossimo anno indosseranno la polo. Ancora una volta gli effetti negativi della passata gestione si riflettono sui colleghi. È vergognoso che, per pure ragioni ci bilancio, chi vuole vestire la divisa con decoro e provvedere ai necessari cambi degli indumenti soprattutto nel periodo estivo non lo possa fare. Per indossare la divisa con decoro non si può essere costretti ad acquistare i capi della divisa sul mercato libero. Il SAP per venire incontro ai nostri associati, per il secondo anno consecutivo, ha pensato di stipulato una convenzione per l’acquisto della polo operativa a prezzi vantaggiosi (www.operazionispeciali.it). Si pensi che l’anno passato sono state circa 10.000 le polo ordinate e quest’anno già numerose sono le richieste. Il SAP come sempre si mette a disposizione dei colleghi per consentirgli di ottenere maggiori servizi e minori costi ma non è accettabile che l’amministrazione tratti così i suoi uomini

Sostituite le manette difettose ai colleghi del 186°corso

Ci è voluto un pò ma finalmente le manette difettose dei colleghi del 186° corso sono state sostituite con quelle classiche e ben funzionanti. Pubblichiamo una mail di un collega che dà riscontro al successo conseguito dall’attività del SAP:

Buonasera, volevo segnalare una battaglia portata avanti da una mia segnalazione dove evidenziavo il malfunzionamento delle manette di tipo americano in dotazione al 186 corso agenti. Dopo la mia segnalazione, la segreteria nazionale in data 06 novembre 2013 pubblicava la lettera di richiesta di chiarimento al ministero, pubblicando inoltre tale intervento su sap flash avente come titolo : Agenti 186° corso e manette "americane". Avevo già segnalato il tutto alla segreteria provinciale di Milano in modo da poter inoltrare a voi a notizia. Segnalo anche a voi la vittoria di questa battaglia targata Sap poiché finalmente si è provveduto a sostituire le manette con quelle classiche in uso a tutto il personale, quindi sarebbe secondo me opportuno evidenziare questa vittoria. Cordiali saluti.

Esecutivo Nazionale e Consiglio Nazionale

Il 20 e il 21 giugno si riuniranno a Rimini l’Esecutivo Nazionale e il Consiglio Nazionale del SAP. L’importante occasione di incontro dei quadri e dirigenti SAP costituirà un importante momento di confronto per decidere insieme quali saranno le prossime sfide e valutare il modo migliore per continuare le nostre battaglie e ridare a tutti gli operatori dotazioni efficienti e sicure ma soprattutto la giusta dignità. Sarà anche l’occasione per discutere di riordino delle carriere e contratto.

Reparti Prevenzione Crimine, dubbi sulla salubrità del sistema Mercurio

Il SAP chiede chiarimenti al Dipartimento Sono ormai sempre più numerosi gli equipaggi di Reparti Prevenzioni Crimine che vengono dotati del cd sistema Mercurio. Si tratta di apparecchiature che certamente rendono più efficace e più efficiente il nostro servizio e vanno nella logica dell’ammodernamento. Tra l’altro nel sistema Mercurio è compresa anche l’installazione di una telecamera sulla autovettura di servizio e questo, lo vogliamo ricordare, è una delle grandi battaglie del SAP che finalmente si sta diventando realtà. Resta però sempre prioritaria la tutela nei confronti del personale e poiché alcuni colleghi dei Reparti Prevenzione Crimine hanno manifestato dei dubbi riguardo alle possibili ripercussioni negative sulla salute degli operatori che stiano particolarmente a contatto con le predette attrezzature il SAP ha ritenuto di dover scrivere al Dipartimento. Infatti, è stato chiesto di fornire spiegazioni in merito ai campi elettromagnetici sprigionati dalle apparecchiature e le eventuali ripercussioni sulla salute. È importante che il Dipartimento fornisco indicazioni chiare il prima possibile in modo tale che gli operatori possono operare serenamente. Di seguito uno stralcio inviato dal SAP in data 13 giugno u.s. al Dipartimento della P.S.: … del tutto ignote risultano le eventuali analisi predisposte ed effettuate sulla salubrità del sistema "Mercurio", posto che esporrebbe ipoteticamente i colleghi a campi elettromagnetici, i quali necessariamente interagiscono sul sistema biologico. Sul punto appare utile rammentare altresì gli obblighi incombenti sull’Amministrazione ex D.Lgs 81 del 2011, in materia di sicurezza e tutela dei luoghi di lavoro, nonché la operatività del principio di precauzione, di matrice europea, che consente di inibire la distribuzione dei prodotti che possano essere pericolosi ovvero di ritirarli, nel caso in cui i dati scientifici non consentano una valutazione completa del rischio. Per quanto sopra, questa O.S. richiede un urgente intervento …