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Numero 30 Roma, 1 agosto 2016
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A.A.A. cercasi confronto democratico. Astenersi radical chic
Il non-compleanno dello sblocco dei contratti: mobilitazione nazionale
Abbiamo festeggiato, nostro malgrado, un non-compleanno: quello del mancato rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Abbiamo scritto al Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, e tutte le nostre segreterie provinciali hanno fatto altrettanto, consegnando al Prefetto di ogni provincia la medesima lettera per l’inoltro al Ministro. Quando? Venerdì 29 luglio, a un anno esatto dalla sentenza della Corte Costituzionale; quella che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti (era il 29 luglio del 2015 quando venne pubblicata in Gazzetta Ufficiale). Il contratto nazionale, lo sappiamo bene, è un elemento centrale di equità sociale redistributiva alla base dell’intero sistema. Ogni lavoratore ha il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, nonché alla dignità professionale. Ed è da irresponsabili invocare una Polizia forte, indipendente e incorruttibile, salvo poi costringere un numero non secondario di agenti e delle loro,famiglie vivere appena al di sopra della soglia di povertà. Sebbene, infatti, la sentenza parli chiaro dichiarando "l’illegittimità costituzionale sopravvenuta", l’esecutivo non ha stanziato nella legge di stabilità dello scorso autunno le risorse necessarie né sembra intenzionato a farlo nella prossima.. Anzi: il Ministro Madia, in un recente incontro con alcuni sindacati, ha sostenuto che il rinnovo dei contratti pubblici si terrà se ci sarà più sviluppo e maggiore crescita economica. E’ assurdo, perché questo, oltre a sconfessare la sentenza della Corte Costituzionale, è un modo per fare ‘melina’ continuando a prendere in giro i dipendenti pubblici, primi tra tutti noi, gli operatori del Comparto sicurezza (siamo oltre 300mila!). Il pilastro di ogni ordinamento democratico deve essere la sicurezza, vista anche la minaccia incombente del terrorismo islamico. Ecco perché non si può lesinare sulla sicurezza interna in quanto rappresenta il presupposto per lo sviluppo e la crescita di ogni Nazione. L’Esecutivo, inoltre, si è addirittura rifiutato di incontrarci, violando così le norme basilari del nostro ordinamento: nessun Governo, negli ultimi venti anni, aveva rifiutato di farlo! Allo stato dell’arte, dunque, nessun contratto di lavoro è stato rinnovato, nessuna trattativa è stata ancora instaurata ufficialmente e il Governo continua a perpetrare la sua condotta di illegittimità nei confronti degli uomini e donne delle Forze dell’Ordine, con un atteggiamento sfacciatamente al di sopra delle regole e del buon senso, calpestando così la dignità di migliaia di professionisti della sicurezza.
Vorrei
SAP-ere … Vorrei Sap-ere... perché i nostri Comandanti di Reparto non hanno alcun riconoscimento per l’incarico di comando...Vorrei Sap-ere... perché, come avviene nell’Arma dei Carabinieri, non sia prevista una ‘Medaglia al Merito’, o anche solo un ‘Nastrino di merito’...
Vorrei Sap-ere... perché con lo scioglimento del Corpo delle Guardie della Polizia di Stato questi riconoscimenti siano stati aboliti...
Vorrei Sap-ere... perché, visto che l’amministrazione butta tanti soldi, non preveda un incentivo motivazionale per i colleghi che, dopo una lunga carriera, ora ricoprono una posizione di comando. Un incentivo, tra l’altro, a costo- zero.
Armatevi e partite. Ma al confine consegnate le armi!
Le dichiarazioni di Alfano rilasciate pochi giorni fa hanno lasciato poco spazio ai dubbi: tutti gli agenti di Polizia, anche al di fuori del proprio orario di servizio, devono avere le armi con sé. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché in occasione della manifestazione ‘Rescue Vlissingen’ sul soccorso pubblico prevista per il 26 e 27 luglio scorso in Olanda, i nostri colleghi in viaggio su due veicoli con i colori d’istituto, sono stati costretti a lasciare l’armamento di dotazione al valico svizzero di Ponte Chiasso, e da lì attraversare Svizzera, Germania, e Belgio, per raggiungere i Paesi Bassi senza armi a difendere se stessi? Tutto ciò ha il sapore del paradosso! Ecco perché abbiamo scritto all’onorevole Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. "Perché - le abbiamo fatto notare - obbligare un obiettivo sensibile, come due autoveicoli con quattro colleghi, ad attraversare mezza Europa senza armi, rappresenta una disposizione gravissima e inammissibile, specie in un momento storico in cui l’allarme terrorismo è ai massimi livelli". La nostra richiesta? Sempre nel rispetto degli accordi internazionali è necessario immediatamente rivedere le attuali politiche europee. Correre un rischio del genere è da pazzi!Siamo in guerra, non facciamoci cogliere impreparati
Nizza, Ansbach, Saint-Etienne-du-Rouvray: tre cittadine legate tra loro dal sangue e dal terrorismo islamico che ancora una volta trova l’Europa impreparata. Siamo in guerra, ormai è evidente. L’Italia sarà il prossimo bersaglio? Probabile. I dati diffusi pochi giorni fa dall’Europol sono agghiaccianti: dei circa 5.000 jihadisti rientrati dai campi di combattimento di Siria e Iraq, tra 1.500 e 1.800 sono tornati in Europa. E sono pronti ad emulare le cellule che hanno colpito a Nizza, ad Ansbach, o Saint-Etienne-du-Rouvray. Ecco perché non possiamo e non dobbiamo farci cogliere impreparati. Siamo in guerra (è bene ribadirlo una volta in più) e la guerra va combattuta mettendo la sicurezza interna al primo posto nella scala delle priorità di uno Stato. Non è pensabile, in questo particolare momento storico, ragionare secondo le logiche della spending review e lesinare sulla sicurezza dei cittadini: Renzi e Alfano devono immediatamente dare mandato a Gabrielli di rivalutare tutte le proposte del Sap in termini di formazione, equipaggiamenti ed organici, stanziando i fondi necessari ai corsi di formazione antiterrorismo per tutte le donne e gli uomini in divisa su strada (15mila solo nella polizia di Stato); equipaggiando i dipendenti con armi e giubbotti antiproiettile per arma lunga; sbloccando il turnover al 100% e invertendo la tendenza per colmare il vuoto di organico (almeno 45mila uomini) in tutte le Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato. Perché non vorremmo ritrovarci, all’indomani di un possibile attentato terroristico in Italia, a dover dire ‘noi ve lo avevamo detto, ma voi non avete voluto ascoltarci’...
Riordino, proseguono i lavori
L’amministrazione ha presentato una nuova bozza sintetica di riordino delle carriere che tiene conto di maggiori risorse teoriche rispetto ai precedenti 119 milioni di euro. Pare, infatti, che si possa ragionare su circa 500 milioni provenienti dai fondi destinati al bonus di 80 euro. Noi, su questo, siamo fortemente contrari: solo in pochi potrebbero beneficare di riconoscimenti economici, mentre gli 80 euro sarebbero sottratti a tutti. Sul riordino, invece, sosteniamo in primis che debbano essere ripianati tutti gli organici e che venga realizzato un riordino completo a prescindere dalle risorse disponibili nell’immediato (anche perché ancora oggi si ragiona su somme del tutto teoriche e assunzione di impegni). Troppe volte, purtroppo, gli impegni presi sono stati disattesi e per tale motivo restiamo guardinghi e diffidenti! La relazione tecnica e le nostre posizioni su tutti i temi affrontati sulla questione sul nostro sito
www.sap-nazionale.orgAuguri di buon lavoro a Luca Spaventi, eletto nuovo Segretario Provinciale del Sap di Grosseto
Forestale, la scelta scellerata del governo
La militarizzazione del Corpo Forestale, accorpato all’Arma dei Carabinieri, è una scelta scellerata del governo. Il Sap, che si si è sempre speso per una razionalizzazione delle Forze di Polizia e ha fatto una battaglia per contrastare la dispersione delle energie dovute a sette Forze Polizia (cinque dello Stato e due degli enti locali) che fanno "settuplicare" un apparato logistico che assorbe oltre il 60% delle risorse in termini umani, economici e materiali. Grande riforma, dunque, quella del governo? Affatto. L’esecutivo ha pensato di far passare l’inglobamento del Corpo Forestale nei Carabinieri come se fosse una grande riforma. Di fatto è la montagna che ha partorito il topolino!
Sim in convenzione fuori uso: abbiamo chiesto spiegazioni
Centinaia di colleghi non possono usare la loro sim TIM in convenzione per effettuare chiamate in uscita. Il motivo? Probabilmente l’amministrazione ha fatto dei pasticci con l’Iban. Questo, è evidente, ci espone a gravissimi disagi e pericoli, specie in considerazione della necessità di comunicare per adempiere ai compiti di istituto, nonché per comunicare coi propri familiari, per chi espleta il servizio lontano dalla propria famiglia. Abbiamo chiesto spiegazioni e risoluzione immediata, onde evitare gravissimi danni ai servizi e alla nostra sfera individuale. I dettagli delle nostre richieste potrete trovarli sul sito
www.sap-nazionale.org
Decurtazioni indebite di C.O.
Abbiamo chiesto spiegazioni al Dipartimento in merito a una questione paradossale in merito al Corso per Vice Sovrintendenti della Polizia di Stato: alcuni Uffici, quelli in cui si applica il regime della “settimana lunga”, viene decurtano indebitamente ai colleghi un giorno di C.O. a settimana (ai vincitori) durante la frequenza della fase di apprendimento con modalità telematiche ed informatiche. Tale fase, come stabilito dal Decreto del Capo della Polizia n. 500C1/C1.S.(26)I. prot. 17604 del 8.10.2015, ha durata di cinque settimane presso le sedi di appartenenza dei frequentatori e si svolge con modalità informatiche e telematiche nelle ore antimeridiane e pomeridiane, dal lunedì al venerdì, per un ammontare complessivo di 36 ore settimanali. Il calendario settimanale delle attività, inoltre, costituisce per i frequentatori orario di servizio a tutti gli effetti (come chiaramente disposto dal Capo della Polizia all’art. 3 del sopra-richiamato decreto). E allora perché alcuni colleghi vengono discriminati? Nessun Ufficio di appartenenza può decurtare i C.O. ai frequentatori solamente perché in precedenza veniva applicata loro la settimana lunga!