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Numero 34 Roma, 29 agosto 2016
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Il cuore di un Soccorritore
Sono
da poco ritornato a casa e devo dire che è stata una delle giornate più
impegnative e tristi che mai ho avuto nella mia vita professionale. essere in
piedi dalle 03.36 fino ad ora è dura, ma tu ci devi essere, tu devi essere
vicino a chi ha bisogno, tu devi essere colui che ti conforta, che ti rassicura
che non ci saranno ulteriori scosse così forti, sapendo in cuor tuo che non è
come vorresti fargli credere. Poi improvvisamente questa immagine che è
l’emblema di tutti quelli che oggi hanno lavorato, scavato a mani nude con la
speranza di trovare più persone in vita possibili. E quando pensi che tutto
sia finito, ecco che viene estratta una piccola bimba ancora in vita (non è
quella della foto). Mi resta in mente il soccorritore che definendola
"PRINCIPESSA" gli domanda: come stai? adesso prendiamo i giochini. Da quel
momento in poi mentre la stiamo trasportando in ospedale, io non faccio altro
che pregare per questa "PRINCIPESSA", il tempo non passa mai, l’ospedale sembra
un miraggio, poi finalmente l’arrivo. PRINCIPESSA, ne sono sicuro ce la farai
sei una bimba forte che mi hai commosso. Concludo con il dire di essere fiero di
aver lavorato con persone che oggi hanno dato tutto quello che avevano dentro,
Forze dell’Ordine, Volontari, Protezione Civile scusatemi se mi dimentico
qualcuno. E’ stata dura e lo sarà anche per i prossimi giorni, ma noi ci saremo
sempre e comunque. Questi siamo noi. Buona serata, soprattutto a tutti quelli
che hanno perso tutto ma non la forza di andare avanti.
Massimiliano D'Eramo Segretario Provinciale SAP Ascoli Piceno
Autunno e nuove sfide: scaldiamo i motori
Sarà un autunno caldo, il prossimo. Fatto di vecchie battaglie, da vincere definitivamente, e di nuove proposte che porteremo avanti, come abbiamo sempre fatto, per difendere tutti i colleghi vittime della mala-gestione e di questo governo che troppo spesso mette all’ultimo posto, nel gradino delle priorità, la sicurezza interna. Sono tante le sfide che saremo chiamati ad affrontare a partire dalle prossime settimane e che si protrarranno per tutto l’anno. Prima tra tutti il RINNOVO DEL CONTRATTO: batteremo i pugni sui tavoli del governo, ove necessario, se il Presidente Renzi non si deciderà a convocare i sindacati del Comparto sicurezza (nessun governo, finora, ci aveva bypassato) prima della presentazione della legge di stabilitá. Il RIORDINO DELLE CARRIERE: abbiamo partecipato a numerosi tavoli tecnici, con il Ministero e il Dipartimento, al fine di ga-rantire maggiori risorse rispetto ai precedenti 119 milioni di euro stanziati. Il Parlamento è impegnato da quindici anni, senza essere mai riuscito a a dare una soluzione a questa problematica. Continueremo a lottare per lo SBLOCCO DEL TURNOVER al 100%: la morte del nostro collega Diego Turra, a Ventimiglia, deve far da monito. Gli agenti sono anziani; l’età media, lo abbiamo ribadito in più occasioni, è di 47 anni. Troppo alta: questa situazione, giorno dopo giorno, sta portando all’invecchiamento di tutte le Forze di Polizia. La sicurezza interna di uno Stato, continueremo a ripeterlo fino allo sfinimento, non si fa con le chiacchiere ma con la volontà di rendere effettivi ed efficienti gli apparati, FINANZIANDOLI adeguatamente e mettendo tutti gli agenti in condizioni di operare. Perché portare un operatore alla demotivazione o al mancato adeguamento economico è da irresponsabili, da propagandisti, da speculatori politici. E compromette l’indipendenza della funzione! Per non parlare del disegno di legge sul reato di TORTURA: solo gli ipocriti e i finti buonisti sono convinti che l’introduzione di que-sta riforma nell’ordinamento italiano possa portare al miglioramento della democrazia. Al contrario: il reato di tortura comporterebbe lo stallo nelle operazioni di Polizia. Con tanti saluti alla sicurezza per i cittadini! Last but not least, nelle sfide future, le battaglie sulle DOTAZIONI e STRUTTURE: le nostre strutture sono fatiscenti e luride. Non ci sono neppure i fondi per le pulizie o per la cancelleria. Le DIVISE degli agenti non ci sono e spesso i colleghi sono costretti ad acqui-starle di tasca propria. I fondi per i corsi di formazione sono insufficienti: un agente non è addestrato neppure a sparare contro un bersaglio in movimento. Una follia, vero? Ecco perché stiamo scaldando i motori e... siamo già pronti a partire!
Che terribile prova sei costretta ad affrontare, Giovanna
Che terribile prova sei costretta ad affrontare, Giovanna. Che terribile sacrificio il destino ti sta riservando. Hai perso tutta la tua famiglia in pochissimi secondi, 40 per la precisione, durante i quali il terremoto ti ha strappato all’affetto dei tuoi cari: tuo marito, Ezio Tulli e i tuoi piccoli, Leonardo e Ludovica. Non ci sono parole per alleviare il tuo dolore: l’affetto che i colleghi di tutta Italia ti stanno riservano in queste ore e la vicinanza del Capo Franco Gabrielli, purtroppo non potranno mai colmare il calore che provavi per l’abbraccio dei tuoi figli o per un bacio di tuo marito. Questo lo sappiamo e non cambierà mai. La tua ferita, purtroppo, non potrà mai essere rimarginata. Noi silenziosamente ti saremo vicini per sempre, nel nostro piccolo saremo con te. Non ti abbandoneremo, non lasceremo cadere nell’oblio la tua famiglia e il nostro collega Ezio, un uomo che ha servito il suo Paese nella Polizia di Stato per anni e in maniera irreprensibile. Ci proveremo, Giovanna. Proveremo almeno in parte a sopperire, con il nostro affetto, a tutto l’amore che hai appena perso per sempre.
Terremoto: piangiamo i "nostri" morti
Il nostro pensiero in questi giorni va alle popolazioni colpite dal terremoto, che nella notte del 24 agosto ha raso al suolo alcune cittadine dell’Italia centrale, e ai tanti che le stanno aiutando: Poliziotti, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, militari e volontari, in campo per salvare vite e portare soccorsi. Esprimiamo dolore per la famiglia e gli amici di Ezio Tulli: 42 anni, collega della stradale di Aprilia, che si trovava ad Amatrice con i due figli di 12 e 8 anni e la moglie. Purtroppo la casa dove si trovava la famiglia Tulli è crollata e a perdere la vita, oltre ad Ezio, sono stati i due figlioletti e il suocero. Ritrovata viva, seppur in gravi condizioni e ora ricoverata in codice rosso, assieme alla madre del collega, la moglie Giovanna Gagliardi, anche lei poliziotta in servizio a Cisterna, che ha perso in pochi secondi tutta la famiglia e alla quale adesso auguriamo una pronta guarigione. Profondo dolore anche per il questore di Frosinone, Filippo Santarelli, che ha perso il figlio maggiore, Marco, di 26 anni, in vacanza nella casa dei nonni insieme a quattro amici
Chiediamo l’aggregazione temporanea dei colleghi delle zone coinvolte dal sisma. E insistiamo!
Lo sciame sismico che nei giorni scorsi si è abbattuto
sull’Italia centrale comporterà non pochi problemi nelle settimane a venire a
tutte le persone che sono rimaste coinvolte, direttamente o indirettamente. Tra
loro moltissimi colleghi che si sono impegnati, pur essendo fuori dal servizio,
per prestare un primo e immediato soccorso nella ricerca di superstiti. Ecco
perché, nello stesso giorno del disastro, abbiamo scritto al Dipartimento
chiedendo di accordare la possibilità ai dipendenti ori-ginari delle zone
coinvolte nel disastro, o che in esse hanno interessi familiari o personali, di
richiedere l’aggregazione temporanea (secondo l’art.7 D.P.R. 254/99) per
poter prestare servizio con maggiore serenità e concorrere ad alleviare le
sofferenze e i disagi dei conterranei, parenti e congiunti. Ma a oltre 24
ore dalla richiesta non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro e, pertanto,
abbiamo manifestato il nostro disappunto per iscritto alla Direzione delle
Risorse Umane e alla Direzione dell’Ufficio Relazioni Sindacali, alla luce del
fatto che i nostri ‘cugini’ Carabinieri, già nello stesso giorno del sisma,
hanno disposto la possibilità di "trasferimento tempora-neo" (l’equivalente
della nostra aggregazione) per i propri dipendenti. Forse è inutile, secondo
l’Amministrazione, riservare una simile sensibilità e premura nei riguardi dei
poliziotti? O forse è più importante promuovere procedimenti disciplinari nei
confronti di coloro i quali vanno in video a difendere la Nostra Bandiera con
una maglietta recante la scritta
?
O ancora: forse è più importante sospendere dal servizio chi va in televisione a
dire la verità sul fatto che i caschi sono marci, i giubbetti antiproiettile
sono scaduti o inidonei, gli M12 vecchi del ‘77, ‘78 o ‘79, e che nessun
poliziotto è mai stato addestrato a sparare su un bersaglio in movimento (sic!)?
Bando alle "miserie interne": oggi è di gran lunga più apprezzabile occuparsi
della tragedia del sisma abbattutasi sull’intera Comunità e desideriamo
nuovamente sollecitare un doveroso e tempestivo intervento dell’
Amministrazione, analogo a quello dei più sensibili e solerti "cugini".
Ancora sfregi al collega di Ventimiglia dal partito dell’Antipolizia
Insulti con vernice rossa sono comparsi su un muro vicino alla dogana di Genova per sfregiare la memoria di Diego Turra, il collega del Reparto Mobile di Genova, deceduto per infarto durante una manifestazione di "No borders"a Ventimiglia il 6 agosto scorso. Si trovava sul posto, con i suoi colleghi, per mantenere l’ordine pubblico nella città presa d’assalto da centinaia di disperati in attesa di attraversare il confine francese per tentare la fortuna aizzati dai finti ribelli, radical chic, che alimentano i malumori per il solo gusto di farlo. Fin da subito, nel sottobosco del web, erano circolati motteggi e insulti nei confronti del poliziotto, ai quali abbiamo prontamente fatto seguire querele nei confronti di un paio di utenti che avevano scritto sulla propria bacheca frasi denigratorie e ingiurie (e non le abbiamo ritirate neppure quando questi ‘personaggi’ hanno scritto frasi di finto pentimento, probabilmente sotto dettatura dei propri legali). L’altro ieri, però, un nuovo episodio: nel capoluogo ligure sono comparse due scritte: «Diego Turra solita merda» e «Meno arresti, più arresti cardiaci». Si tratta di scritte vergognose, realizzate dai simpatizzanti e dai militanti del partito dell’Antipolizia. Noi andiamo avanti per la nostra strada considerando anche che il Capo è dalla nostra e ci ha dato mandato per intraprendere qualsiasi atto al fine di tutelare l’Amministrazione e il nostro collega Diego.
Abolizione
requisito dei 4 anni per i trasferimenti: si va nella giusta direzione
La
conclusione del Giubileo, prevista per il 20 novembre prossimo, fa venir meno le
esigenze straordinarie che sono state invocate dal Dipartimento in occasione dei
rinforzi. Dovendo infatti immettere negli organici di alcuni uffici e reparti
della Capitale un consi-stente numero di operatori, i vertici
dell’Amministrazione hanno chiesto ed ottenuto una deroga al vincolo dei 4 anni
di permanenza minima nella sede di provenienza per la presentazione delle
istanze di movimentazione. Nell’ambito di questo confronto il Sap aveva
chiaramente espresso la propria contrarietà alla natura solo transitoria di
questa innovazione, chiedendo un impegno concreto per il superamento definitivo
della regola ed ottenendo esplicita promessa dell’avvio di procedure per la
necessaria revisione normativa. Quella famosa ‘promessa’ si sta trasformando: il
Ministero ci ha appena comunicato di aver valutato in maniera positiva le
nostre richie-ste, considerando desueta e non più rispondente alle esigenze
dell’Amministrazione la disposizione dell’art. 55 del DPR 335/82. Si va
nella giusta direzione, dunque! E’ necessario, ora più che mai, continuare ad
insistere su questa strada. Con l’auspicio che queste ‘valutazioni’
dell’Amministrazione non si trasformino in ulteriori lungaggini, ma portino alla
immediata realizzazione di una normativa concreta e operante ... La versione
integrale della nota ricevuta dal Ministero è consultabile sul nostro sito:
www.sap-nazionale.org
Convenzione Tim, abbiamo ottenuto la proroga
Grazie ai nostri interventi e alle nostre segnalazioni in merito alle convenzioni Telecom, il Ministero ci ha assicurato che fino al prossimo 10 settembre il servizio non sarà sospeso. Fino a tale data, infatti, sarà possibile effettuare la migrazione o sanare le eventuali morosità che finora hanno impedito l’effettivo passaggio. La versione integrale della nota ricevuta dal Ministero è consultabile sul nostro sito: www.sap-nazionale.org