Numero 37

Roma, 19 settembre 2016

 

AL VIA UNA STAGIONE DI NUOVE BATTAGLIE

Nella tre giorni del Consiglio Generale Nazionale di Rimini, abbiamo affrontato le grandi battaglie che ci attendono in autunno e ripercorso gli straordinari risultati ottenuti con l’azione del SAP 2.0.

Siamo riusciti a contenere l’azione infausta del partito dell’Antipolizia, ad evitare l’approvazione del ddl tortura, quello sugli ‘alfanumerici’ e una errata disciplina sulle regole di ingaggio che, se approvate come avrebbero voluto "alcuni", sarebbero state la rovina di chi opera su strada.

Siamo riusciti ad arginare le lingue taglienti dell’opinione pubblica e l’azione ingiustamente perpetrata dall’Amministrazione per i colleghi che hanno denunciato le carenze dell’apparato.

Adesso abbiamo tre grandi obiettivi, che saranno il leitmotiv della nostra azione futura: "obbligare" il governo, in primis, a stanziare risorse per il contratto di lavoro nella prossima Legge di stabilità.

Non ci interessano più proclami e promesse, adesso pretendiamo l’azione concreta.

La rivendicazione dei fondi per il riordino delle carriere: l’esecutivo deve necessariamente rifinanziare l’intero apparato della sicurezza anche sotto il profilo degli equipaggiamenti, della logistica e della formazione.

Last but not least: far conoscere alla classe dirigente e a tutta la brava gente di questo Paese, le reali condizione lavorative in cui versano gli operatori delle Forze di Polizia.

Senza conoscere la classe di governo non è in grado di assumere le determinazioni necessarie per aiutarci e la politica non conosce per nulla la nostra miseria

ALFANO, GIU’ LA MASCHERA

Abbiamo scardinato una per una le bugie e le mezze verità del ministro Angelino Alfano sulla sicurezza interna e sulla debilitazione delle Forze del’Ordine.

Siamo stufi di sentire i proclami del governo, specialmente alla luce del fatto che quasi tutti i dati e quasi tutti i numeri sciorinati dal ministro sono falsi, parziali o incompleti.

E’ assurdo che il ministro continui a prendere in giro noi, i ‘suoi’ uomini, e tutta la brava gente di questo Paese, anche perché la verità è sotto gli occhi di tutti e non è sufficiente un’intervista raffazzonata per convincerci del contrario.

Basta propaganda!

Basta dichiarazioni costruite solo per fingere che tutto vada bene: non è così.

La sicurezza non si fa con le chiacchiere, men che meno con le bugie.

In seguito alla sua intervista anche noi, con un durissimo intervento su Il Tempo firmato dal segretario generale Gianni Tonelli, abbiamo "alzato la voce". Potete leggere l’intervista ad Alfano e la nostra replica in versione integrale sul sito www.sap-nazionale.org

SPECIALITA’

Sono oltre 300 gli Uffici di Polizia delle Specialità a rischio chiusura in tutta Italia che per seguire i diktat della spending review mirano a ‘recuperare’ uomini a discapito della sicurezza.

La ragione?

Plausibilmente nessuna, se non l’applicazione ‘cieca’ del risparmio, senza preoccuparsi delle ricadute sui cittadini.

Per giungere all’obiettivo prefissato dal governo, infatti, si stanno chiudendo ‘subdolamente’ numerosi uffici: non vi si assegna più il personale e dunque, se ‘sulla carta’ resteranno aperti, in pratica si andranno a impoverire le risorse umane, riducendo ogni sezione a pochissimi operatori.

Si vogliono portare gli Uffici all’asfissia per poi sostenerne l’inutilità e chiuderli definitivamente.

LETTERA PUBBLICATA SU IL MATTINO DEL 16 SETTEMBRE 2016

Carissimo direttore,

all’indomani degli scontri che a Napoli hanno coinvolto agenti di polizia e manifestanti, è tornato prepotente il j’accuse di una parte dell’opinione pubblica che, con la lingua afflata nei pregiudizi, punta il dito contro le Forze dell’Ordine.

Non sarebbe neanche una ‘notizia’, questa, proprio perché siamo abituati ad essere un bersaglio da colpire.

E non sarebbe una ‘notizia’ neppure ribadire che i dissensi in piazza si potrebbero manifestare in maniera pacifica.

Non siamo qui a fare le vittime né vogliamo essere idolatrati come eroi.

E non vogliamo neppure, per dirla con Pasolini, ribadire che "i poliziotti sono figli di poveri" che per pochi spiccioli rischiano la vita: non sarebbe uno scoop neanche questo. Vogliamo solo scrivere a chi, con la puzza sotto il naso e sempre dalla parte di chi difende il "sacro teppismo" è pronto a crocifiggerci.

I militanti del partito dell’Anti-polizia (di cui è pieno il Parlamento purtroppo!) sono sempre in prima linea nel ‘lancio dell’accusa’ contro gli agenti, rei di difendere lo Stato e le istituzioni e di doversi schierare, vista la divisa che indossano, dalla parte dello Stato.

Noi agenti spesso difendiamo gli uomini delle istituzioni dagli attacchi dei manifestanti.

Quegli stessi uomini di quelle stesse istituzioni sorde e cieche di fronte alle richieste d’aiuto o di un trattamento professionale migliore.

I poliziotti, quelli accusati di aver usato la forza contro i manifestati che attaccavano il premier - nonostante siano bistrattati dal governo, nonostante abbiano un contratto bloccato dal 2011, siano costretti a lavorare senza mezzi, senza strutture, senza divise, con i giubbetti antiproiettile scaduti e con i caschi marci - non si sono mai tirati indietro di fronte al servizio anche se, glielo dico fuori dai denti direttore, si sarebbero volentieri schierati dall’altra parte della barricata per manifestare il proprio dissenso.

Il Sap, il sindacato che ho l’onore di guidare, ha una posizione accanitamente critica contro le politiche di questo governo nei confronti del comparto sicurezza, ma non per questo i nostri agenti impegnati negli scontri hanno incrociato le braccia.

Le Forze di Polizia garantiscono l’ordine pubblico e la sicurezza di tutta la brava gente di questo Paese, che ha il pieno diritto ad essere tutelata di fronte agli eccessi.

Questi ennesimi scontri e questa ennesima non-notizia, auspichiamo possa servire a far capire l’importanza delle proposte che avanziamo da anni, tra cui l’introduzione di micro-camere sulle divise di tutti gli agenti al fine di poterci assumere tutte le nostre responsabilità ed evitare che i processi, anche morali, si protraggano per anni.

Ma la proposta a molti non piace.

Chissà, forse perché farebbe crollare tanti teoremi sulla brutalità dei poliziotti e svelerebbe i comportamenti non sempre irreprensibili di chi manifesta...

* Gianni Tonelli

Vorrei SAP-ere...

perché il Ministro Alfano ha predisposto una task force operativa per le condizioni dei migranti nei centri di prima accoglienza e non ha invocato una commissione d’inchiesta per le Caserme Smiraglia di Bologna e Il Magnifco di Firenze...

Vorrei SAP-ere...

perché il Ministro continua a ‘snobbare’ i suoi uomini, quelli che rischiano la pelle ogni giorno per 1300 euro al mese e che sono costretti a lavorare in condizioni indegne...

Vorrei SAP-ere...

perché non ha difeso chi ha ‘osato’ denunciare pubblicamente le carenze dell’amministrazione ed è stato sospeso dal servizio...

ASSEGNAZIONI 195° CORSO AGENTI

ACCETTATA LA PROPOSTA DEL SAP

Vittoria del SAP sulle assegnazioni presso le sedi di servizio dei frequentatori del 195° Corso per allievi agenti. Solo pochi giorni fa abbiamo scritto al Dipartimento invocando la possibilità di valutare l’accoglimento delle destinazioni proposte dagli interessati per un concreto risparmio di risorse dal punto di vista logistico, economico e ambientale. La nostra proposta è stata accolta.

Potete prendere visione della nota ufficiale dal Dipartimento sul nostro sito: www.sap-nazionale.org

MARIJUANA SI O MARIJUANA NO

CONFRONTO SAP - SIULP

Su TeleRomaUno è andato in onda il confronto tra Gianni Tonelli e il Segretario Nazionale del SIULP, Felice Romano sulla legalizzazione delle droghe cosiddette leggere.

Il video è disponibile sul nostro sito: www.sap-nazionale.org

CONCORSO 1400 VICE ISPETTORI

I VINCITORI DEVONO RIENTRARE IN SEDE

Abbiamo scritto al capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli, chiedendo un intervento urgente in merito alle prime assegnazioni delle sedi dei vincitori del concorso per 1400 Vice Ispettori indetto con decreto del 24 settembre del 2013.

Abbiamo apprezzato l’iniziale premura rivolta a tutti i vincitori di questo e degli altri concorsi garantendo loro la opportunità di rientrare nella sede di appartenenza, anche (e soprattutto!) per non far incombere sui colleghi gli oneri conseguenti ai ritardi dell’Amministrazione nel bandire i concorsi pubblici.

Ma attualmente quella volontà sembra essere stata riconsiderata.

I poliziotti hanno necessità di certezze per recuperare la smarrita fiducia nell’Amministrazione.

Ecco perché abbiamo chiesto che quella promessa venga mantenuta e che l’impegno venga onorato, anche al fine di ricostruire quel rapporto fiduciario fra l’Amministrazione e i suoi uomini che negli ultimi anni purtroppo è venuto a mancare.

La versione integrale della lettera è disponibile sul nostro sito: www.sap-nazionale.org

NOTIZIE FLASH DAL SITO WWW.SAP-NAZIONALE.ORG

Per i documenti in area riservata rivolgiti al Segretario Provinciale

Disponibile il documento d’aggiornamento per le procedure contabili attinenti alle indennità per la Polizia Stradale, Ferroviaria e Postale e delle Comunicazioni

Disponibile la nota del Ministero relativa alla revoca delle domande di trasferimento del personale della Polizia di Stato che espletano attività tecnico-scientifica, tecnica e sanitaria (funzionari medici, periti, revisori, collaboratori e operatori tecnici).