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Numero 46 Roma, 21 novembre 2016
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LEGGE DI STABILITA’, IL BLUFF DEGLI 80 EURO
La
nostra attenzione in questo momento è chiaramente indirizzata verso la legge di
stabilità.
Girano tante voci: c’è chi si vende un poker d’assi, noi che sosteniamo che è un due di bastoni, c’è chi va a dire in giro che i soldi ci sono.
Per qualcuno i consortieri sono bellissimi, perché da una parte il Siulp dice che ci sono 133 euro netti per un agente e poi, contestualmente, alla conferenza stampa di Forza Italia, il vice segretario Pisaniello viene lì e dice: "In questa legge di stabilità ci sono pochi soldi, vi ringraziamo se voi farete qualcosa per farcene dare degli altri".
Il problema è che, allo stato dell’arte, di soldi ce ne sono pochi.
Ci sono questi ottanta euro, che in realtà sono 32 netti di lavoro nero legalizzato, come amiamo chiamarli noi.
O vengono dati come bonus per il 2017 o vanno nel riordino.
Se vanno nel riordino sono 32 e, comunque, gli 80 euro saranno solo per il 2017.
Questa è la cifra.
Per il contratto invece, alla fine, a regime, al netto, in due anni ci sono circa 14-15 euro.
Questi sono i soldi e le cifre che ci sono nell’articolo 52.
Gli emendamenti in campo sono tanti. Ne riportiamo anche sul sito: quelli di Forza Italia, quelli della Lega Nord e altri movimenti politici.
Ci auguriamo di poter integrare con tutti gli altri partiti di opposizione che sicuramente saranno prodighi nelle richieste, ma quello che ci interessa è vedere, alla fine, se ci sarà una possibilità di soddisfazione perché i chiari di luna non sono poi così sereni.
POLITICI E FAVORI
ALFANO USA L’ELICOTTERO DI FRONTEX PER SCOPI PERSONALI?
Nei giorni scorsi Il Giornale, quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, pubblica due notizie: il ministro dell’Interno Angelino Alfano che fa partire da Pratica di mare un elicottero della Polizia, pagato coi soldi di Frontex e adibito all’emergenza immigrazione, solo per farsi portare da Trapani a Porto Empedocle e il premier Renzi che usa l’elicottero di Stato per la propaganda al "Sì".
"Se Renzi e Alfano avessero il mio concetto di dignità si sarebbero già dimessi": scrive il Segretario Generale del Sap Gianni Tonelli.
"Sono rimasto disgustato - prosegue - perché in altri Paesi ci sono cariche dello Stato che si sono dimesse per molto meno.
Per questo mi chiedo se non sia il caso che l’autorità giudiziaria interessi le Procure di Roma, Trapani e Palermo per verificare i fatti affinché i due interessati si assumano le loro responsabilità".
Spiega poi: "Sto combattendo ogni giorno contro i tagli lineari, perché i miei colleghi devono lavorare con i giubbotti antiproiettile scaduti o inidonei, con i caschi marci, perché devono acquistare di tasca loro le divise e qui si continua a sperperare".
Ma c’è di più: "Viviamo in ambienti fatiscenti, - tiene a dire ancora - pensate che abbiamo strutture di 800 metri quadri che devono essere pulite e sanificate in 2 ore a settimana, una questura come Ferrara che ha 546 euro all’anno di cancelleria, una come Ventimiglia che è senza uomini addetti alle indagini.
Ecco perché davanti a questi sprechi non possiamo rimanere in silenzio".
Il comitato delle massaie appena riunitosi intorno al tagliere è sconvolto: a Bologna, insieme alle lenticchie, si servono sassolini.
E’ successo a un poliziotto in servizio alla Polfer che stava cenando alla mensa del VII reparto mobile, all’interno della caserma Smiraglia.
L’agente, al primo boccone, ha subito sentito dei frammenti di roccia (probabilmente un residuo di qualche calcinaccio caduto dalle pareti) tra i denti e ha avvertito il personale della mensa. La pietanza è stata ritirata per evitare che altri colleghi potessero incappare del cibo indigesto, mentre il poliziotto dovrà sottoporsi a visita dentistica. Possibile che il questore Coccia non si renda conto che una mensa ristrutturata sette anni fa per una spesa di 380mila euro già cade a pezzi e manca la manutenzione?
Occhio al matterello!
Due mazzate ci starebbero pure.
IN BREVE
ESERCITO A MILANO
Il sindaco di Milano chiede l’Esercito a Milano per difendere i cittadini dalla minaccia terrorismo.
"Oggi, è chiara la carenza degli organici - spiega Tonelli - , visto che mancano 45mila uomini nelle forze dell’ordine, di cui 1.200 solo a Milano.
E con un turnover al 55 per cento, voglio vedere come sia possibile un incremento.
Serve che il governo riporti la sicurezza al centro della sua politica".
TAGLI
SFORBICIATA AI POLIZIOTTI SULLE PISTE DA SCI
Non solo tagli ai commissariati, ma anche al numero degli operatori da inviare nei comprensori sciistici d’Italia
La stagione vedrà sulle piste milioni di turisti, tanti quanto i visitatori dell’Expo dello scorso anno o le presenze al Giubileo e la sicurezza sulle piste non sarà più garantita come in passato.
La presenza delle forze dell’ordine in questo settore, infatti, è fondamentale per l’efficacia della legge 363 del 2003 che prescrive una serie di obblighi a tutela degli utenti: in Europa, l’Italia e la Slovenia sono gli unici Stati in possesso di una legge specifica che regolamenta gli obblighi e le responsabilità sia dei gestori di impianti che degli sciatori.
Il Dipartimento, calpestando il Decreto del Capo della Polizia che regolamenta il servizio emesso solo un anno fa, ha stravolto il piano stagionale tagliando di un terzo il contingente da inviare sulle aree sciabili.
A contrasto di questa decisione il SAP ha portato motivazioni e prove documentali, spiegando la delicatezza e l’importanza di un servizio che garantisce sicurezza, soccorso, prevenzione e repressione in un contesto che registra anche 19 milioni di presenze in soli 4 mesi, 150 milioni di passaggi su pista e circa 15 mila interventi.
Sguarnire i comprensori di montagna per lasciarli agli altri corpi significa mortificare quella che da 60 anni è una riconosciuta eccellenza della Polizia a livello internazionale e derogare al ruolo centrale dell’Autorità di P.S. nel sistema Sicurezza.
La nota ritrosia del Servizio Polizia Stradale al concorso in questa mansione, l’esclusione dei colleghi dei territori interessati dal terremoto e le limitazioni numeriche poste in funzione degli organici dei reparti di provenienza per noi non trovano giustificazione.
Tanto meno l’idea di mettere pattuglie da 2 o nuclei risicatissimi per comprensori molto vasti. Aspettiamo una proposta diversa perché così non può andare.
APPUNTAMENTI
Torna l’appuntamento con "Una luce per la sicurezza", la fiaccolata organizzata dal SAP per dire "NO" a una politica che rottama le Forze dell’Ordine.
A Trieste, in piazza della Borsa, alle ore 20. Colleghi e cittadini sono invitati a partecipare.
RINVIO
STRATEGICO
Avrebbe dovuto tenersi mercoledì 16 novembre alle 17.30 la riunione tra le rappresentanze sindacali e il Dipartimento per parlare della chiusura degli uffici di Polizia.
Ma l’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi. Che sia una mossa strategica in vista della consultazione elettorale per il referendum?
TV DI STATO
LA FICTION DELLA VERGOGNA
Fiction, ma quanto mi costi!
Soprattutto se a farne le spese è l’immagine della Polizia di Stato.
Già il senatore Maurizio Gasparri aveva presentato un’interrogazione, firmata da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliarello, con la quale si chiede alla Rai di bloccare la messa in onda della serie tv che vede protagonista "l’eroe per imbecilli" Rocco Schiavone, un poliziotto che fuma le canne e, solo nella prima puntata ha commesso reati per oltre 28 anni di carcere.
Ora è il segretario del Sap a intervenire, definendo "inaccettabile che la tv di Stato possa anche solo pensare di far vedere ai cittadini questa buffonata che non è che l’ennesimo attacco ai difensori da parte del partito dell’antipolizia".
"L’associazione 100 autori - spiega Tonelli - parla di fiction di grande qualità.
Io qui di qualità vedo ben poco.
Semmai noto l’intendimento che tutto ruoti attorno al denaro e alla capacità di poter eventualmente attirare l’attenzione, cavalcando una tigre che è quella della fomentazione dei pregiudizi e dell’odio, oltre che di una distanza, verso e nei confronti degli appartenenti alla polizia.
Questo ha ben poco di costruttivo". Tonelli specifica anche che il protagonista "dice che anche fare delle fiction dove di cento poliziotti non ne fuma neanche uno sembrerebbe un po’ assurdo.
Insomma, come dire che in uno studio cinematografico di 100 attori almeno uno deve essere per forza un pedofilo.
Perché - continua - allora, non fanno fiction sul mondo degli artisti dove i protagonisti saranno oggetto di ogni tipo di depravazione, trasgressione e devianza?
Va bene la libertà di espressione, ma far passare il messaggio che esiste anche un solo poliziotto che vive nell’habitat del crimine rasenta l’assurdo, soprattutto se questo messaggio passa per quella tv di Stato che dovrebbe difendere le forze dell’ordine ed educare chi la guarda alla legalità".
Altra cosa inaccettabile per i poliziotti che rischiano su strada, secondo il segretario, è che "la fiction è stata realizzata con la collaborazione dell’ufficio relazioni esterne della gestione Pansa, che ha avallato i desideri del partito dell’antipolizia.
Non ci bastano banali soffiate e smentite, ma serve una smentita ufficiale.
Se vogliono dimostrare, però, che non vi è stata firma, allora devono provvedere a denunciare per uso illecito dei simboli e dei mezzi ufficiali della Polizia.
Ritengo impossibile che una fiction del genere sia stata realizzata senza la consulenza tecnica di chi non conosce certi ambienti".
RIORDINO DELLE CARRIERE
SI ARRABBIANO ANCHE I MILITARI
Il premier Matteo Renzi è riuscito a far arrabbiare anche militari e addetti delle forze di polizia. "Il premier e i suoi ministri dicono bugie, la misura è colma": i rappresentanti sindacali e dei Cocer dei comparti Sicurezza e Difesa.
A scriverlo è Il Giornale, che riprende anche l’intervento del segretario del Sap Gianni Tonelli.
Il problema - spiega - riguarda un comparto che ha un bacino di circa 400mila addetti.
A gennaio si avranno brutte sorprese in busta paga: ogni agente avrà appena 14 euro netti a regime".