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Numero 48 Roma, 5 dicembre 2016
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CIFRE FARLOCCHE?
Prendiamo
atto di quanto è circolato nel circuito mediatico relativamente all’incontro
tenuto ieri dalla funzione pubblica tra sindacati confederali e il ministro
Madia, a seguito del quale sono stati veicolati dati e cifre che non riusciamo a
riscontrare nella legge di stabilità all’articolo 52.
Non riesco a comprendere come mai si sia utilizzata la formula generica sul circuito mediatico di fonte sindacale per poi veicolare dettagliatamente cifre che, almeno apparentemente, potrebbero avere una sfumatura di positività come gli 85 euro lordi medi che, tradotto, significano 34 euro netti medi.
Ciò vuol dire che per un agente, tenendo conto del finanziamento della nuova parte normativa, della rivalutazione dell’accessorio, notturni, festivi e indennità varie e della forbice tra le qualifiche di agente e vice questore aggiunto, è possibile ipotizzare al massimo una cifra di 25 euro netti per ogni poliziotto.
Cifra che non ci sembra granché.
Comunque sia non riusciamo a comprendere come mai non abbiamo sentito il leader delle confederazioni sindacali esprimersi, ma si è fatto genericamente riferimento a una fonte.
Allora ci chiediamo: possibile che questo governo si voglia sentire ancora una volta al di sopra delle leggi?
La 195/95 prevede, in assenza del diritto di sciopero degli appartenenti del comparto Sicurezza e Difesa, che le rappresentanze civili e militari del personale debbano essere convocate a palazzo Chigi prima della presentazione della legge di stabilità.
Allora mi chiedo: prima ancora di proporre riforme di Costituzione, non sarebbe opportuno che le istituzioni, governo in testa, dessero dimostrazioni di voler rispettare le leggi che questo Paese democraticamente si è dato? Attendiamo, anche se con poca speranza, la convocazione a palazzo Chigi del presidente Renzi che, siamo certi, non arriverà
INIZIATIVE
TERREMOTO: LA POLIZIA PER LA POLIZIA. ECCO IL CALENDARIO
Il Sap scende in campo per i colleghi terremotati e lo fa con due iniziative di solidarietà. E’ già in vendita, sul nostro sito ufficiale (www.sap-nazionale.org), il calendario che riporta le immagini delle operazioni di soccorso, da parte della Polizia di Stato, nei luoghi colpiti dal sisma.
Il calendario si può acquistare in due versioni: da parete e da tavolo. Entrambi hanno un costo di dieci euro (più altri dieci euro, fino a venti pezzi, di spese di spedizione), ma se si preferisse averli entrambi l’offerta prevede una spesa scontata di 16 euro.
I proventi della vendita del calendario andranno alle famiglie di tutti i poliziotti in qualche modo danneggiati dal terremoto.
Il pagamento, come si può leggere sul sito del Sap, può avvenire in diverse forme: con carta di credito, Paypal, bonifico bancario o bollettino postale.
Ma non è finita, perché mercoledì 21 dicembre, alle 14.30 allo stadio Gran Sasso d’Italia Italo Acconcia de L’Aquila, si disputerà una partita di beneficenza che vedrà scontrarsi sul campo da calcio la nazionale attori e una rappresentanza del sindacato Sap e dei sindaci dei comuni terremotati.
In questo caso l’ingresso è a offerta libera. E anche per questo appuntamento i fondi raccolti andranno per la stessa causa. Un modo per aiutare chi ha più bisogno facendosi accompagnare dalla Polizia di Stato per tutti i 365 giorni dell’anno.
Per informazioni si può chiamare la segreteria del Sap al numero 06-4620051. Si invitano pertanto tutti i colleghi a diffondere la notizia per cercare di vendere un numero importante di calendari, vista l’iniziativa di solidarietà.
Può essere un piccolo regalo da fare anche in occasione delle festività natalizie. Un dono che vale doppio, visto lo scopo benefico.
NOVITÀ
SI POTRANNO ISCRIVERE AL SAP ANCHE I COLLEGHI IN PENSIONE
E’ stata messa a punto la procedura burocratica che, d’ora in poi, consentirà anche ai colleghi in quiescenza di poter aderire al nostro sindacato.
Basterà rivolgersi alle Segreterie provinciali del Sap e attivare l’iter per il trattenimento della quota associativa direttamente sulla pensione, così come avviene sullo stipendio per ogni altro aderente al sindacato.
Questa novità, che realizza la nuova norma dello statuto, consentirà un doppio vantaggio: da un lato i tanti colleghi che ci sostengono potranno essere parte attiva dell’organizzazione anche dopo aver terminato la carriera, dall’altro sarà maggiore e più puntuale l’azione del sodalizio nell’ambito dei problemi e di tutte le questioni che interessano questa parte di colleghi.
VERGOGNA DI STATO
IL PREMIER RENZI NASCONDE LA POLIZIA
Il premier Renzi si vergogna della Polizia di Stato, ormai è un dato di fatto. Dopo la presidente della Camera Laura Boldrini, che fa nascondere gli agenti durante le manifestazioni in cui lei è presente, ora è il presidente del Consiglio a umiliare la divisa.
Una
divisa simile a quella che, ricordiamolo, lui sfoggia con orgoglio durante le
sue visite in Afghanistan o nei vari teatri operativi in cui, ad esempio, sono
impegnati i soldati italiani.
"Il disprezzo verso i colori della nostra divisa - spiega il segretario del Sap Gianni Tonelli - sembra sia diventato un ‘must’ di questo governo.
Infatti premier, ministri e presidente della Camera non perdono mai l’occasione per umiliare la Polizia di Stato in occasione delle loro visite in giro per l’Italia.
Sabato scorso, durante il suo giro propagandistico a Genova, ai colleghi in divisa è stato chiesto di non ‘essere visibili’, sottintendendo ovviamente il volere del premier".
Come detto, questo è un atteggiamento che si ripete con questo governo, e che ovviamente lascia l’amaro in bocca ai poliziotti i quali si sentono invisi a chi, di fatto, garantiscono la sicurezza.
L’episodio precedente risale al 24 ottobre a Pisa, quando i colleghi del Reparto Mobile di Genova segnalavano lo stesso atteggiamento da parte del ministro della Difesa Roberta Pinotti.
"Credo - prosegue Tonelli - sia giusto stigmatizzare ancora una volta un atteggiamento assolutamente irriguardoso nei confronti di gente che lavora, anche alle intemperie (sabato scorso anche al freddo), in divisa ordinaria.
Evidentemente - conclude il segretario del Sap - non ama così tanto chi ogni giorno lavora per garantire sia la sua sicurezza che quella dei cittadini italiani.
Se proprio dobbiamo stare nascosti, Renzi chieda ai questori di non impiegarci, o di farci indossare abiti civili e piumini. Oppure si difenda da solo da eventuali rischi. Perché a esser coperti come le statue di Rohani ai musei Capitolini noi non ci stiamo".
APPUNTAMENTI
LA MANNAIA DELLA SPENDING REVIEW STA PER ABBATTERSI SULLA POLIZIA
Dopo essere riusciti per due volte a far il rinviare il piano di chiusura degli uffici con una massiccia campagna di stampa e sfruttando le consultazioni elettorali europee del 2014 e amministrative del 2015, il prossimo 6 dicembre alle 11.30 siamo stati convocati al Dipartimento della Pubblica sicurezza per discutere il piano di taglio dei presidi.
In verità la riunione era stata fissata per
mercoledì 14 novembre ultimo scorso alle 17.30, ma da input governativo è stata rinviata a dopo la consultazione referendaria per non avere un impatto negativo su quest’ultima.
Non ci aspettiamo nulla di buono.
L’ATTIVITÀ SINDACALE
RICONOSCIMENTI PREMIALI, IL CAPO DELLA POLIZIA INTERVENGA
Si è svolto al Dipartimento l’incontro per analizzare la bozza di circolare in materia di
riconoscimenti premiali.
Il Sap, prima di entrare nel merito dell’analisi della bozza, che comunque presenta anche qualche novità apprezzabile, per esempio nella valorizzazione dell’attività di Ordine pubblico esercitata dal personale dei reparti mobili, ha criticato fortemente l’attuale meccanismo normativo che non consente nessuna collaborazione costruttiva con le organizzazioni sindacali, privo di effettivi poteri di controllo, posto che non si riscontra più alcuna forma paritetica di interazione, bensì una mera partecipazione priva di contenuti.
L’esercizio della tutela dei diritti dei colleghi, di fatto, viene annullato. L’attuale funzione consultiva ha prodotto di conseguenza risultati assolutamente negativi. Altra criticità sottolineata dal Sap è il blocco delle convocazioni della commissione centrale per le ricompense che, sommato al ritardo del rinnovo del contratto di lavoro e al mancato riordino delle carriere, rappresenta una vera e propria mazzata alle legittime aspettative delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.
Pertanto, Il Sap ha richiesto un incontro urgente con Il capo della Polizia al fine di ottenere un effettivo contributo del sindacato nell’attribuzione delle premialità per tutto il personale
IN
BREVE
IL FORUM
DEL RIORDINO DELLE CARRIERE
Tutti i colleghi iscritti sono invitati a iscriversi al forum sul riordino delle carriere attualmente attivo sul sito ufficiale del Sap.
E’ un modo per stare in contatto diretto con la segreteria generale, che risponderà a tutti i quesiti in materia.
ASSURDITÀ
DISAGI PER I FORESTALIDELLA POLIZIA
Apprendiamo che, in base alla normativa, il contingente dei forestali che si occupava di ordine pubblico pubblico sarà destinato ai reparti Mobile della Polizia di Stato.
Tra questi ci sono persone, tra le quali, ad esempio, tre colleghi di Campobasso, che saranno mandate al reparto Mobile più vicino, in questo caso specifico Bari, Senigallia o Roma.
Un’assurdità, considerato che anche nelle Questure esistono dei nuclei predisposti per questo tipo di servizio.
Non vediamo, quindi, perché non dovrebbero farlo in sede invece di essere sottoposti a un disagio così enorme per poi accedere, magari, al diritto di trasferimento subito dopo.