Numero 4

Roma, 30 gennaio 2017

 

Lettera aperta al Ministro Minniti

Illustrissimo signor ministro,

come credo Le sia noto, non siamo mai stati molto d'accordo con la gestione del Dipartimento, e in particolar modo con le scelte fatte durante la gestione Alfano - Pansa, e anche oggi, in verità, non sempre ci sentiamo perfettamente in linea, come potrà constatare anche dai contenuti dei nostri interventi sul circuito mediatico, perche pensiamo e crediamo che serva un cambio radicale.

Premesso ciò, la lettera che Le è stata inviata da alcune organizzazioni sindacali, mi impone di parteciparLe il pensiero del Sindacato autonomo di Polizia.

Non Le sarà certo sfuggito che in quest'ultima missiva mancano le motivazioni per le quali si intendono rompere le relazioni sindacali con I'Amministrazione, e ciò non è un caso.

Successivamente è stato inviato un comunicato agli iscritti per tentare di giustificare questo atteggiamento utilizzando quelli che sono stati negli ultimi tre anni i cavalli di battaglia del Sap, a partire dalla chiusura degli uffici e proseguendo con molti altri temi, nonostante in questo periodo tutti hanno potuto riscontrare la totale acquiescenza dei rappresentanti sindacali che oggi La interpellano.

Le scrivo perchè voglio evidenziare che gli argomenti menzionati nella lettera sono soltanto dei palliativi, poichè è giusto fare un distinzione tra i motivi formali e i motivi sostanziali e tra le cause ufficiali e le cause assolutamente inconfessabili. Ed è su queste ultime che vorrei richiamare la Sua attenzione.

Il principio da cui si origina I'attuale situazione è che II movimento sindacale, in Polizia, ha subito negli ultimi anni una deriva degenerativa, anche etico morale, che ha trasformato completamente la sua natura.

Da soggetto progressista, finalizzato alla tutela degli interessi collettivi della categoria, si è trasformato in un soggetto di amministrazione del potere per il potere, e, molto spesso, in un'attività di predazione sulle opportunità che la funzione di rappresentanza fornisce ai singoli.

Il problema vero di qualcuno è il timore di vedersi sfuggire dalle mani la greppia clientelare consociativa consortiera nella quale si è sempre nutrito.

Poicheè non credo che ciò vada nella direzione di una moralizzazione interna, nè persegua i principi del buon andamento e dell'imparzialità previsti dall'art. 97 della nostra Costituzione, La prego di fare le sue valutazioni in funzione anche di questo nostro libero pensiero.

Noi crediamo che, se anche la fine della prima repubblica è arrivata con 20 anni di ritardo nella nostra Amministrazione, questo processo di rinnovamento debba essere irreversibile, e pertanto non avversato e non bloccato.

Certi di aver fatto cosa giusta nel trasmetterLe il punto di vista di una parte non secondaria della comunità interna della Polizia di Stato, nel porgerLe i saluti più cordiali, sentitamente La ringraziamo per l'attenzione prestata.

Cordialmente

Gianni Tonelli

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Alla cortese attenzione dei rappresentanti delle sig le sindacali in indirizzo:

Art. 24-quater (Immissione nel ruolo dei sovrintendenti). - 1. Alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti della Polizia di Stato si accede mediante concorso interno per titoli ed esame scritto, consistente in risposte ad un questionario articolato su domande tendenti ad accertare il grado di preparazione culturale e professionale, e successivo corso di aggiornamento e formazione professionale della durata stabilita di norma non inferiore ai tre mesi

NEI CC, E NON SOLO, IL CONCORSO PER VICE BRIGADIERE CON INDISPENSABILE PROVA SCRITTA VIENE BANDITO PUNTUALMENTE OGNI ANNO DA SEMPRE!!!

NOI GIOVANI IN POLIZIA (CON NON MENO DI 15 ANNI DI SERVIZIO!!), PURTOPPO, SIAMO TAGLIATI FUORI CON QUEST! ANTIMERITOCRATICI "CONCORSONI" NON SI SA PER QUALI OSCURI DISEGNI.... FATE IN MODO CHE TEMPESTIVAMENTE VENGANO RIPRISTINATE LE PREVISTE PROCEDURE CONCORSUALI PER I POST! VACANT! DAL 2013 AL 2017!!!!"

Saluti da un collega che, con quasi 18 anni di servizio, non ha avuto alcuna prospettiva di carriera non potendo partecipare ad oggi ad un concorso SERIO e che con questi fantomatici ed inventati concorsoni mai ne avrà! Grazie!!!!

GLI ITALIANI PREFERISCONO LA POLIZIA DI STATO

Lo dicono gli ultimi dati Eurispes, e noi ne siamo fieri: la Polizia di Stato e in cima al gradimento degli italiani e, con un tasso di fiducia del 61%, supera le altre forze dell'ordine nel cuore dei nostri concittadini. Per noi è una conferma del nostro operato: siamo certi che, visti i disastri causati dalla precedente gestione Alfano Pansa, e il generale calo di consensi che ha riguardato tutte le forze di polizia, la nostra opera quotidiana di denuncia dei problemi dell'apparato abbia contribuito a tenere vivo I'interesse delle persone, avvicinandole alla nostra realtà.

Abbiamo a aginato la falla, a dispetto di quanti ci rimproverano che parlare delle nostre tragedie quotidiane getti una cattiva luce su di noi favorendo le altre forze di polizia.

"Gli italiani non sono stupidi", ha spiegato Gianni Tonelli alle agenzie di stampa, "e capiscono che il problema è del sistema intero. Durante lo sciopero della fame che ho affrontato proprio per denunciare le gravi condizioni in cui versano gli equipaggiamenti, ho avuto un grave malessere: quel giorno abbiamo raggiunto 50 milioni di utenti Facebook, che hanno visto la sofferenza di chi stava cercando di lottare per loro, interpretando il loro disagio nei confronti del tema della sicurezza".

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#CHIDIFENDE I DIFENSORI

GIUSTIZIA E' FATTA, TUTTI I COLLEGHI RIAMMESSI

 

Oltre al sacrificio disumano dello sciopero della fame di 61 giorni affrontato da Gianni Tonelli, per vincere questa battaglia è stato necessario attendere il cambio al vertice della Polizia, la vittoria al Tar del Lazio grazie al ricorso presentato dal Sap e il referendum del 4 dicembre scorso, che ha determinato l'uscita di Angelino Alfano dal Viminale, bocciando, di fatto, le politiche del Governo Renzi sulla Sicurezza. Alla fine, però, LA VERITA' HA VINTO, spazzando via un'ingiustizia che, oltre ai 4 colleghi riammessi in servizio, ha colpito tutti noi.

Ci sia consentita una smorfia di disprezzo nei confronti delle altre sigle sindacali, che non hanno difeso le libertà garantite dalla Costituzione e dalla legge 121.

A breve arriverà un SAP Flash straordinario, nel quale troverete tutte le tappe di questo percorso intrapreso a difesa della libertà e della giustizia.

PILLOLE dal sito web I www.sap-nazionale.org

Firmato il nuovo accordo tra Aiscat e Dipartimento della Pubblica Sicurezza in merito ai servizi di Polizia Stradale sulle autostrade del nostro paese. Riviste anche le indennita per it personale che presta servizio in autostrada.

Sul nostro sito a stata pubblicata la circolare con l'elenco del numero delle domande di trasferimento presentate dal personale, distinte per ruolo e qualifica, nonchè per la sede richiesta

Nella Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2017 verrà pubblicato il bando di concorso per l'assunzione di 45 atleti da assegnare ai gruppi sportivi della Polizia di Stato - Fiamme Oro, che saranno inquadrati nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato.

Gabrielli parla Ia lingua del Sap sul blocco del turn-over

Dopo la sonora bocciatura delle politiche del governo Renzi, e soprattutto di quelle relative a aIla sicurezza, abbiamo accolto con soddisfazione le parole del prefetto Gabrielli che ha recentemente criticato il blocco del turn over nelle file della Polizia di Stato. Ma "ora che è stato sbloccato", ha dichiarato Gianni ToneIli,"restano i problemi relativi ai concorsi e non si è ancora iniziato a colmare il vuoto creato. Attendiamo sviluppi, quindi, ma ci vogliono i fondi".

A Mineo e a Pozzallo regna il degrado, ma il SAP non può entrare

Durante una visita in Sicilia, il segretario generale del Sap ha potuto verificare le condizioni di degrado in cui versa il Cara di Mineo, che ospita circa 4mila persone e dove i reati più diffusi sono spaccio, prostituzione, risse e liti. Nell'hotpsot di Pozzallo, però, Tonelli non è potuto entrare, grazie al prefetto Mario Morcone, che gli ha negato il permesso. Un grazie di cuore dal Sap, per darci sempre modo di fare polemica.

Gorizia: nessuna intimidazione, la nostra querela serve a tutelare Ia verita

Dopo la nostra querela nei confronti di una loro attivista, partita non appena abbiamo ascoltato le parole offensive rivolte ai nostri colleghi di Gorizia, che potete ascoltare nel video pubblicato sul nostro sito www.sap-nazionale.it, l'associazione Tenda per la pace ha fatto sapere di voler proseguire nella protesta contro la riapertura del Cie. Noi non abbiamo mai tentato di fermarli, ma non abbiamo certo esitato a difendere i nostri colleghi accusati di presunti maltrattamenti ai danni di immigrati. La verita è fondannentale, soprattutto quando si combattere per la legalità.