Numero 24

Roma, 19 giugno 2017

 

lo sto con Nicola e l'Italia intera sta con Nicola, il poliziotto che a Guidonia per salvare un cittadino vittima di un tentativo di rapina, ha sparato ai due malfattori uccidendone uno. Come avevamo previsto e non ci siamo sbagliati un provvedimento follemente delegittimante spacciato per atto dovuto, si è concretizzato con l'apertura di un fascicolo di indagine per omicidio colposo contro il collega.

La dinamica dei fatti sembra molto chiara: il collega poliziotto, dopo avere intimato l'alt ai due malfattori che premeditatamente hanno speronato l'auto di un cassiere di un supermercato, colpendolo poi alla testa con il calcio della pistola, se li è ritrovati contro con le armi puntate e ha sparato per difendersi.

L'esame autoptico sul corpo del delinquente rimasto ucciso, conferma che il colpo esploso dal collega, era frontale: ciò sottolinea la situazione di estremo pericolo che lo stesso si è trovato a fronteggiare.

Non c'era alcun bisogno di aprire un procedimento a carico dell'agente per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi. Ma questa è la solita follia di Stato. La follia di uno Stato che deve rivedere completamente le logiche dei propri comportamenti perché quello che sta accadendo è davvero incomprensibile. Anche nella logica dell'azione penale obbligatoria, si doveva a mio parere, nel fascicolo per rapina a mano armata, acquisire elementi a discarico del collega.

Se non viene modificata questa folle logica, che verifichiamo essere un denominatore comune di tutta la gestione della cosa pubblica, il nostro Paese non può avere nessun futuro. Tutto ciò porta i cittadini sempre più lontano dalle istituzioni, abbattendo la fiducia e la stima nello Stato Persona da parte dello Stato Comunità. Noi abbiamo deciso di schierarci dalla parte di Nicola, dalla parte di un eroe che con grande senso del dovere si è esposto ad un grande rischio per tutelare un cittadino, uno dei tanti cittadini che può contare sulla presenza delle Forze dell'Ordine. Per questo motivo, proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica, il Sap ha avviato una raccolta fondi per aiutare il collega a sostenere le spese processuali. L'iniziativa è stata sposata dal Quotidiano "Il Tempo", dal TGS, dalle radio locali.

Nonostante ciò e la gradita adesione da parte di quotidiani e tv, abbiamo però constatato con estrema amarezza, che nella rassegna stampa di venerdì, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha censurato nella rassegna ministeriale, tutti gli articoli nel merito, nei quali compare il Sap. Questo è vergognoso. Sarebbe stato adeguato nella comunità interna, inviare un messaggio di solidarietà e stimolare questa raccolta, invece, per risentimento o per fare un dispetto ad un sindacato, alla fine "la si mette in saccoccia" a Nicola, un collega. Qualcuno una volta disse che in Polizia c'era un cretino... Noi correggiamo, perché di cretini riteniamo ce ne siano tanti.

PER PROMUOVERE LA VERITA’ OCCORRE SPAZZARE #VIALAMENZONA

È online da martedì il sito web www.vialamenzogna.it, una iniziativa del Sindacato Autonomo di Polizia finalizzata a promuovere la verità e a sensibilizzare l'opinione pubblica circa la portata mediatica di alcuni casi giudiziari che vedono coinvolti operatori della Polizia di Stato. Il sito ha l'obiettivo di rendere pubblici atti relativi al processo, proprio per aiutare la gente a capire l'esatta dinamica delle varie vicende che, molto spesso, sono strumentalizzate da circuiti mediatici ideologizzati e "prezzolati" con il solo ed unico scopo di puntare il dito contro il poliziotto in quanto tale.

L'iniziativa alla quale è collegata una pagina Facebook e alla quale seguirà un libro, è stata presentata a Forlì in conferenza stampa, alla presenza del Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia Gianni Tonelli e dell'avvocato Eugenio Pini.

In apertura è stato preso in esame il caso Filippo Narducci di Cesena che vede accusati ingiustamente tre poliziotti, nonostante un parere scientifico di una perizia che esclude categoricamente colpi inferti al Narducci da parte degli agenti.

Tutti i dettagli del caso e le prime news, è possibile consultarle su www.vialamenzogna.it

DANIELE TISSONE, NOI NON LUCRIAMO CONSENSI MA AIUTIAMO UN COLLEGA. TU DOVRESTI SOLO VERGOGNARTI

Daniele Tissone segretario generale del Silp Cgil, ti dovresti solo vergognare. Forse sono stati più utili i tuoi mancati interventi su tutti i processi mediatici che hanno messo alla berlina ingiustamente i poliziotti, mettendo in discussione la nostra funzione, oppure quelli reiterati a favore del reato di tortura e degli alfanumerici (numeretti). Ma forse tu col partito dell'Antipolizia ci vai a braccetto, ecco perché hai detto queste quattro stupidaggini in un'intervista: «Il collega ha agito da manuale. L'indagine è solo un atto dovuto, confidiamo nella magistratura. I poliziotti non hanno bisogno di chi cavalca episodi come questo per lucrare consenso magari, organizzando raccolte fondi senza capire bene a quale scopo».

È evidente il riferimento al Sap, considerato che siamo stati sin da subito in prima linea per la difesa del collega. Bravo, Daniele. Davvero bravo! Tutto questo per una misera tessera o un input superiore?

Anche la questione dell'atto dovuto è una baggianata colossale. Hanno forse indagato i colleghi di Milano che hanno ucciso Amri? E poi forse non vi era già aperto un fascicolo per rapina a mano armata e fatti connessi?

Sai perfettamente a cosa sia finalizzata la nostra raccolta fondi, considerato che il direttore di un giornale e tv nazionali hanno sposato la campagna. Lo scopo della raccolta fondi è quello di sostenere economicamente le spese processuali del collega e soprattutto riportare all'attenzione dell'opinione pubblica la nostra triste condizione... Una sola parola: VERGOGNATI!

CARO CAPO TI SCRIVO

Caro Capo, La ringrazio per aver accolto il nostro appello e per aver dato un segnale concreto sulla questione di Guidonia. Il nostro eroe va tutelato, ma mi creda: la censura del Dipartimento nella rassegna stampa, della nostra iniziativa finita in prima Pagina su Il Tempo, circa la raccolta fondi per sostenere questo nostro collega...

È UNA COSA DA CRETINI!

RIORDINO DELLE CARRIERE

UN PACCO A TUTTI GLI EFFETTI, DISTANTE DA UN RIORDINO SERIO

Questa settimana abbiamo proposto sul sito web nazionale uno schema sintetico del riordino delle carriere, approvato dal Governo alla fine dello scorso mese. Come abbiamo evidenziato, il "pacco" dei parametri e il grossolano errore degli 80 euro una tantum è ormai evidente. Questo provvedimento purtroppo, ci porta a perdere una grossa opportunità per un vero riordino delle carriere. I nuovi parametri non riusciranno a compensare l'eliminazione degli 80 euro e quindi tutti avranno una perdita economica rispetto alla retribuzione attuale. Volete fare una semplice prova? Stampate la vostra busta paga di questo mese e datela a vostra moglie o a vostro marito, poi stampate la prima busta paga con gli effetti del riordino a regime e portatela sempre al vostro coniuge e chiedetegli cosa ne pensa e se secondo lui ci avete guadagnato oppure si tratta di una fregatura.

Cari colleghi, alla prova dei fatti potrete valutare chi vi rappresenta realmente e chi persegue altri interessi.

FONDO UNICO PER L'EFFICIENZA DEI SERVIZI ISTITUZIONALI Il Dipartimento ha reso noto che le problematiche in atto presso il CENAPS sono state superate.

Il FESI sarà quindi erogato con il cedolino di luglio.

«NOI POLIZIOTTI SOTTO ASSEDIO DEL TERRORISMO» IL SAP SU LA7

«Ognuno di noi quando esce di casa, sa che può essere l'ultima volta. Ma lo facciamo con sentimento». Sono queste le parole del Sindacato Autonomo di Polizia su La7, negli ambiti della trasmissione "Tagadà".

Le Forze dell'Ordine sono sempre più nel mirino del terrorismo e fronteggiarlo, con le poche risorse a disposizione, diventa sempre più difficile.

Negli anni '70 il terrorismo politico colpiva e uccideva, oggi si assiste ad un livore profondo dei terroristi verso l'Occidente.

REPARTO PREVENZIONE CRIMINE A FOGGIA: IL SAP LO CHIEDE DA ANNI. OGGI L'ATTENZIONE DEL MINISTERO

La necessità di istituire a Foggia il Reparto Prevenzione Crimine risale a molti anni fa. Fu proprio la segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia a proporre all'epoca, di utilizzare l'ex scuola di Polizia, per istituirvi un Rpc.

CENTRO PRIMA ACCOGLIENZA DI LAMPEDUSA — GRAVI PROBLEMATICHE NELL'IMPIEGO DEL REPARTO MOBILE

Il Sindacato Autonomo di Polizia, con una nota in data 13 giugno, ha segnalato al Dipartimento della P.S. la grave situazione che riguarda gli operatori del Reparto Mobile impiegati presso il Centro di Prima Accoglienza di Lampedusa. Sono stati difatti impiegati appena 40 uomini nell'arco delle 24 ore, a vigilare su circa 350 migranti. Una siffatta gestione del personale, in servizio anche per 20 ore continuative, oltre ad esporre lo stesso a gravi rischi per la salute e il benessere, potrebbe risultare inadeguata per vigilare su un numero così ingente di migranti, esponendo di fatto i colleghi e l'intera collettività, a gravissimi rischi.

GABRIELLI, SEGRETO DELLE INDAGINI: «IO SERVO LO STATO, NON IL GOVERNO»

Polemiche sul caso Consip e sulla direttiva che obbliga gli agenti ad informare i superiori in merito allo sviluppo delle inchieste:

«Mi offende come servitore dello Stato leggere come il CSM abbia chiesto al plenum di sollecitare il Governo Gentiloni a modificare la norma che lo scorso agosto, ha introdotto l'obbligo per la polizia giudiziaria, di trasmettere ai superiori notizie sulle informazioni di reato e i loro sviluppi.

Si dice che la norma sia un tentativo fraudolento di sterilizzare l'azione della magistratura. Come se i vertici delle forze dell'ordine e il sottoscritto non avessero giurato fedeltà alla Costituzione, ma alla maggioranza di Governo del momento».