Cerimonia di inaugurazione monumento "Volti silenziosi" al parco della rimembranza
L'opera con lo scultore, Assistente Capo della Polizia di Stato Angelo Simonetti.
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IL MESSAGGERO VENETO CRONACA DI GORIZIA
Al parco della Rimembranza è stato inaugurato il monumento. La benedizione dell’arcivescovo
Commosso omaggio ai Caduti della Polizia
Nel corso di una toccante
cerimonia al Parco della Rimembranza è stato inaugurato il Monumento ai Caduti
della Polizia. Il drappo, raffigurante il Fregio della Polizia, avvolgente il
"Monumento" è stato rimosso dalla signorina Elisa Bertoneri, figlia
dell’agente Oreste Bertoneri, goriziano decorato di medaglia d’oro al valor
civile, mentre il trombettiere scandiva le note del "Silenzio" in
onore dei Caduti.
L’Arcivescovo, monsignor Dino De’ Antoni, accompagnato dal coordinatore regionale per l’Assistenza spirituale del personale di polizia, monsignor Angelo Santarossa, ha poi benedetto il Monumento realizzato dall’agente scelto Angelo Simonetti, il quale, nel modellare la dura pietra, ha creato dei "Volti silenziosi" memori dei "Caduti della Polizia di Stato al servizio della collettività". La cerimonia ha visto la partecipazione di tutte le Associazioni di Polizia della regione, nonché delle Associazioni combattentistiche e di Arma. Numerose le autorità cui l’onorevole Mario Prestamburgo, l’assessore regionale Ettore Romoli, il prefetto di Pordenone Labia, il brigadiere generale Baldi della Brigata Pozzuolo del Friuli.
Il prefetto di Gorizia Galdenzi, accompagnato dal commissario di Governo prefetto di Trieste, Grimaldi, dal dirigente generale della Ps Vincenzo Santoro, dal questore Umberto D’Acierno, dal presidente della Provincia Giorgio Brandolin e dal sindaco di Gorizia, Gaetano Valenti, ha deposto una corona d’alloro ai piedi del Monumento.
A margine della cerimonia l’agente della Polizia di Stato in quiescenza Mirko Schio, presidente nazionale dell’Associazione "Feriti e vittime della criminalità e del dovere" accompagnato in carrozzella dai colleghi, nonché dal segretario nazionale del Sap, Franco Maccari, ha deposto al lato del Monumento un mazzo di fiori. Il questore di Gorizia ha poi onorato alla vedova Bertoneri, giunta per la circostanza da Pistoia, e all’agente Schio una medaglia ricordo della città.
In serata all’auditorium di via Roma la Fanfara del Reparto a cavallo della Polizia di Stato ha tenuto un suggestivo concerto alla presenza delle massime autorità cittadine e di un folto pubblico, che ha potuto ascoltare celebri brani. A conclusione sono stati eseguiti la marcia d’ordinanza della Polizia e l’inno nazionale.
IL PICCOLO CRONACA DI GORIZIA
Cerimonia al parco
«Il sacrificio dell’agente
scelto Oreste Bertoneri sia d’esempio»
m.c.
La necessità di incrementare il numero di poliziotti sul
confine isontino per contrastare l’emergenza clandestini è stata ribadita dal
dirigente generale della Polizia Vincenzo Santoro. «Il nostro impegno va in
questo senso - ha dichiarato a margine della cerimonia d’inaugurazione del
Monumento ai caduti della Polizia al parco della Rimembranza -. Il fenomeno dei
clandestini non può essere sottovalutato: dobbiamo così pensare ai rinforzi da
dare all’Isontino e a Gorizia. Queste affermazioni sono anche dettate dalla
personale conoscenza di queste terre: come questore di Trieste mi trovai già ad
affrontare questo tipo di problemi».
E la toccante cerimonia al parco ha ricordato l’agente scelto goriziano Oreste
Bertoneri, morto 13 anni fa a Pistoia durante un conflitto a fuoco con quattro
banditi. Bertoneri è stato così preso a esempio di tutti i caduti della
Polizia: sua figlia Elisa ha scoperto il monumento dei «Volti silenziosi»,
opera dell’agente Angelo Simonetti della Polaria di Ronchi. «Bertoneri - ha
affermato il questore Umberto d’Acierno - rappresenta il contributo di sangue
offerto dall’Isontino alla lotta alla criminalità. Bertoneri è un eroe che
ha reso servizio alla collettività fino all’estremo sacrificio. Speriamo che
la sua morte serva alla costruzione, passo dopo passo, di una comunità senza
violenza».
Alla cerimonia erano presenti anche l’arcivescovo Dino De’ Antoni, l’onorevole Prestamburgo, l’assessore regionale Romoli, il sindaco Valenti, il presidente della Provincia Brandolin, il prefetto Galdenzi, il comandante della Brigata «Pozzuolo» generale Baldi e i rappresentanti delle associazioni d’arma.